domenica 21 aprile 2013

Punti di vista (realistici)


Amo tanto le metafore escrementizie e mai come ora sarebbero quelle che piu’ si adattano a far da commento alla situazione politica attuale…. ma vi risparmierò la coprolalìa e cercherò di essere civile, anche se di civile, in questo dannato paese, mi sa che ci è rimasta solo la guerra… napolitano definiva “al limite del ridicolo” la sua candidatura solo una settimana fa La situazione pre-elettorale la conosciamo tutti: c’era convergenza di tanta parte del parlamento su Rodotà (M5S e SEl) che, lo ricordiamo, è del Pd. Pero’ poi il PD stesso ha espresso un chiusissimo “niet”. Politici hanno provato a far pressioni sulla figlia di Rodotà affinchè facesse ritirare il padre, hanno provato a far eleggere prima Marini e poi Prodi (entrambi meno peggio di Napolitano), andate male le due cose e poi… voilà, rielezione del vecchio “migliorista”. A latere della questione ci sarebbe la telefonata di Draghi a Napolitano per convincerlo a ricandidarsi, la riunione dei capi di PD, PdL, Napolitano stesso e Monti (che ha preso il 6% alle elezioni ma governa tuttora e governerà in futuro).

Una grande massa di italiani, non solo del M5S gridano al golpe e a questi italiani, qualche politico purtroppo ancora con un certo margine di gradimento (Finocchiaro, Boldrini (1) e Renzi: tra le figure piu’ oscene di questa classe dirigente) ha pure rimproverato i cittadini che parlavano di golpe. Niente golpe: tutto istituzionale. Tutto regolare. Come gli arbitri corrotti che si girano dall’altra parte per non vedere il fallo in area di rigore che non sanzionano. Pero’ richiamano gli italiani moralisticamente alla fiducia nell’osservanza della costituzione. Almeno gli uomini del PdL hanno avuto il buon gusto di stare zitti su questo punto e tutto sommato l’assenza in loro, oltre che di morale, di moralismo, me li fa essere piu’ simpatici di un’ipocrita boldrini (2) o di un arrivista zerbino Renzi. Molti pensano che Berlusconi sia l’artefice e il maggior beneficiario di questo golpe legale, in realtà è Draghi, il regista, è Draghi che ne beneficerà perchè la prospettiva sarà Amato premier e Monti agli esteri. E’ evidente, purtroppo, la palese volontà di questa classe dirigente di portare avanti la politica di Monti ad ogni costo, in un’escalation di tagli e di salassi (sui conti correnti e tramite equitalia) a beneficio di finanziarie, banche ed enti assicurativi. La loro “base politica” è all’estero, negli USA, precisamente e si chiama Goldman Sachs. Non a caso Obama si è precipitato sorridente ed entusiasta a complimentarsi per l’ottima scelta. Non siamo mica il Venezuela, noi. La costituzione in effetti è diventata di un’elasticità disarmante… abbiamo un governo di emergenza che dura da 15 mesi e l’emergenza che si è aggravata, ciononostante lo stesso governo tecnico legifera in modo mortifero anche dopo le elezioni.

Puzzava che Napolitano non avesse ancora sciolto le camere. Puzzava che Monti sembrasse (sembri) così inamovibile. Puzzava una nomina a senatore a vita di uno che non si era mai presentato ad elezioni fino ad ora e puzza che questa stessa persona sia stato presente alla ristrettissima cerchia di politici che ha rideciso per Napolitano presidente. Puzza che proprio due giorni fa la cassazione avesse deciso di stralciare e distruggere le intercettazioni di Napolitano. Puzzava che due settimane fa la magistratura facesse un’offensiva a coloro che “offendevano Napolitano sul web” partendo con decine di denunce. Tutto puzzava, peggio delle fogne di Calcutta. Non s’era mai verificata una situazione del genere, dal ’48 ad oggi: Berlusconi ora avrà quel che voleva sicuramente: l’impunità, la prescrizione. Ma non per aver orchestrato tutto questo, ma per aver accondisceso. Draghi gli darà quel che chiede. Monti comanderà ancora e Amato ruberà nuovamente i soldi dei cittadini dai conti correnti. Goldman Sachs, vero artefice del disastro italiano (3) ha fatto nuovamente vincere i suoi uomini e se non si mette di mezzo qualcosa, una situazione tipo Grecia aspetta presto questo paese. Non concludo riponendo speranze nel M5S, perchè soltanto un riscatto da parte di quegli italiani sbattuti e offesi potrebbe sortire un effetto. Ma la speranza, come diceva il bravo Monicelli, è un sentimento che risponde alla volontà padronale. Come l’applicazione della costituzione in questo paese.

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