venerdì 5 aprile 2013

Pensieri non convenzionali... scatenano il putiferio


«I padri sposeranno i figli, per evitare la tassa di successione». Jeremy Irons, conosciuto dal grande pubblico per la straordinaria interpretazione che gli valse il premio Oscar come migliore attore del Mistero di von Bulow, è protagonista di un'affermazione-choc nei confronti della legge sui matrimoni gay. La dichiarazione - riportata dal Daily Telegraph - fa subito il giro dei media anglosassoni. Così l'attore - nel gotha del cinema mondiale - scatena un putiferio.

IL PERSONAGGIO - Da sempre irriverente per le sue battute, spesso politically uncorrect, Jeremy Irons. Eppure stavolta non sembra soltanto una boutade utile a dargli visibilità e a far qualche titolone sui giornale, ma una vera e propria tesi negazionista nei confronti dei matrimoni gay. Il 64enne Irons non prova una particolare simpatia per il tema - e lo ha rivendicato più volte - ma stavolta alza il tiro e sostiene come possano dare adito a una manipolazione collettiva nei confronti dell'erario per sfuggire alle sue maglie. La tesi è che le unioni gay permetteranno le nozze tra padri e figli per pagare meno imposte relative alla tassa di successione: «I genitori non potranno sposare i figli?», si chiede.

L'INCESTO - Alle obiezioni di chi gli fa rilevare l'ipotesi dell'incesto risponde tranchant: «L'incesto non è tra uomini, perché questa fattispecie serve a proteggerci da procreazioni innaturali, ma evidentemente la procreazione non può esistere tra uomini». Questa affermazione crea immediatamente sbigottimento tra i social network e i siti inglesi, tanto da suscitare un vespaio di polemiche. Ma la gran parte dell'opinione pubblica - almeno quella prettamente social - etichetta Irons come «ignorante per una frase così offensiva». Qualche altro su Twitter nota come sia «la prova evidente di mancanza di intelligenza». Certo è che il tema dell'evasione fiscale connaturato ai matrimoni gay presenta il crisma della novità assoluta. Grazie a Irons.

Fabio Savelli

4 commenti:

samuela ha detto...

Ecco perchè Warhol ce l'aveva a morte con questo bellissimo uomo, non c'era trippa per il suo gatto!

Comunque ovviamente si tratta di un paradosso per mettere in luce tutta l'ipocrisia e la strumentalizzazione del rapporto famiglia/Stato e privato/pubblico che sta dietro alle lobby gay. Un ragionamento è sempre passibile di essere portato all'estremo per essere testato e trovarne la realtà, qualcuno avvisi i moralmente superiori.

Eleonora ha detto...

Samuela, infatti uno dei commenti dice proprio così: "Infatti uno degli argomenti preferiti di chi sostiene il "matrimonio per tutti" con conseguenti vantaggi fiscali è che "quello che conta è l'amore", quindi perché un padre non potrebbe sposare il figlio? È solo una delle grottesche situazioni a cui portano queste assurde sperimentazioni di ingegneria sociale."

... sempre che qualcuno capisca che bisogna usare paradossi o provocazioni gratuite per arrivare a ragionamenti logici. Ma tant'è che gli hanno dato dell'ignorante e cretino addirittura.

Lif di euro-holocaust ha detto...

Ridicoli sono coloro che insultano Irons, come se fosse un buzzurro qualunque e non un ottimo attore, abituato anche a storie-limite sul sesso (come "Inseparabili", ad esempio). Comunque, segnalazione interessante. Chissà quanti altri stanno oltre la cortina dell'ipocrisia e della convenienza.

Eleonora ha detto...

Ciao Lif. Ridicoli e patetici. Oltre ad essere un bravissimo attore non convenzionale, è anche uomo di grandissima cultura. E non credo proprio che abbia parlato a vanvera o per provocazione o peggio, per ignoranza. Di ipocriti ce ne sono tanti. Di intelligenti non ipocriti ne sono davvero pochissimi.