mercoledì 16 novembre 2011
I salvatori cattocomunisti della patria...
... asserviti a finanza e ue
MILANO - «Io superministro? No, lavoriamo tutti insieme». Lo dice Corrado Passera, neo-ministro dello Sviluppo economico, risponde ai cronisti dopo il giuramento al Quirinale. «Assolutamente sì» risponde a chi gli chiede se l'Italia ce la farà. «L'Italia è molto di più di quel che sembra» aggiunge l'ex ad di Intesa San Paolo. «Tutto è difficile, tutto è semplice», ha detto poi a chi gli chiedeva se non si sentisse schiacciato dal peso della prova che si profila davanti a lui. Bisogna puntare su «crescita sostenibile e creazione di posti di lavoro, dimostrare ai mercati che l'Italia è molto di più di quello che molti pensano». Ai giornalisti che gli chiedevano se la realizzazione del Ponte sullo stretto di Messina restasse archiviata anche con il nuovo Governo ha replicato: «È troppo presto». Passera, rimpiange il suo ruolo in Banca Intesa anche se già detta le linee del suo incarico nell'Esecutivo. Passera risponde alle domande dei giornalisti che gli chiedono se la cosa più difficile sia proprio lasciare il suo incarico nella Banca.
PROFUMO - «Per prima cosa ascolterò gli studenti e i ricercatori per capire quale sono i loro desideri, le loro incertezze e e le loro difficoltà. Andare avanti con il consenso dei diretti interessati» ha detto Francesco Profumo, il nuovo ministro dell'Istruzione a Radio 24. «Sono felice - ha concluso in neoministro - è un impegno molto interessante, molto difficile e molto complicato».
RICCARDI - Andrea Riccardi, ministro alla Cooperazione internazionale e integrazione, si affaccia alla mostra in corso a Roma «Democrazia Cristiana per l'Italia unità ed il fondatore della Comunità di Sant'Egidio» prima di giurare al Quirinale. Risponde con uno «speriamo» ai cronisti che gli chiedono se stia per cominciare una nuova avventura, il ministro , regala ancora una battuta significativa: «O forse è la vecchia che continua...». Poi da buon cristiano mai spergiuro, Andrea Riccardi, non può venire meno ad uno dei dieci comandamenti. La formula di rito per il giuramento dei ministri al Quirinale è la seguente: «Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell'interesse esclusivo della Nazione». Andrea Riccardi legge la formula al Quirinale con voce alta e chiara, ma omette di pronunciare la parola «esclusivo».
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5 commenti:
Riccardi chi? Quello che aveva già rifiutato in partenza qualsiasi nomina aministro? :)
Aspetta... Ma il Passera fresco ministro è lo stesso che esultava da ad di Intesa Sanpaolo per i 308 voti alla Camera? Quello che a governo appena battuto già prevedeva una migliore gestione del Paese? Ma guarda, neh?
Visto si? Certe cadreghe non si possono rifiutare... Il disegno criminale è compiuto. Mi auguro solo che al primo voto in parlamento crolli miseramente... il problema è che sono tutti forzatamente affascinati da questo orrore.
Passa qui: http://www.stavrogin2.com/2011/11/povera-italia.html
e questo che cosa c'entra col risanamento dei conti?http://www.repubblica.it/politica/2011/11/16/news/una_legge_per_i_piccoli_immigrati-25128484/?ref=HRER1-1
Maria Luisa, questo governo (e ricordo e sottolineo che NESSUNO di noi lo ha votato) è nato per distruggerci in due modi: per farci pagare più tasse possibili e per sostituirci.
Elly, ieri sera avevo lasciato la mia risposta ma clikkando una sola volta (distrattamente) non ho inviato il commento. Quindi ora ci riprovo...
E' vero quello che si dice nel post che hai linkato: ho notato anche io un fervore totale di sottomettersi "ai sacrifici". Pure da destra, e questo mi fa grande schifo. Quanto basta poco, eh? Cacciato il nano sono tutti diventati più buoni e deisderosi di risollevare le sorti patrie.
Sul resto del contenuto del post: è tremendo...
Intanto oggi scioperi a gogò e Roma bloccata dal corteo degli studenti. Di giovedì mattina...
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