martedì 15 giugno 2010

Spagna e burqa

Peccato però che in spagna c'è Zapatero...


MADRID— Barcellona sarà la prima grande città spagnola a vietare il velo integrale negli uffici pubblici, nei mercati comunali, negli asili e in alcune scuole. Lo ha annunciato ieri il sindaco socialista Jordi Hereu precisando che «non si tratta di questioni religiose ma di sicurezza: non può essere permesso a nessuno di entrare in un edificio pubblico senza essere identificato». Oltre al velo che copre interamente il viso, «burqa» afghano o «niqab» mediorientale che sia, sono infatti già vietati in questi luoghi i caschi integrali da motociclista o da sciatore. In Spagna, dove i musulmani hanno superato il milione su 47 milioni di abitanti, è dalla fine di maggio che alcune città minori hanno decretato il divieto di «burqa». Altre di maggior importanza, come Tarragona e Gerona, hanno annunciato che seguiranno l’esempio. In Francia e in Belgio leggi nazionali sono in via di approvazione.

2 commenti:

Johnny 88 ha detto...

Isabella di Castiglia nel '500 fece l'unica cosa giusta al riguardo. Forse sarebbe il caso di smetterla di usare il paraocchi ideologico e capire perché Isabella prese quei provvedimenti contro i moriscos, e magari ripetere l'esperienza.

Elly ha detto...

Gio, ma figurati. Gli spagnoli, tramite il signor Zapatero, poco più di un anno fa, chiesero scusa ai moriscos per il passato. Si parlava anche di risarcimento... danni.