lunedì 7 giugno 2010

Scuola coranica... scuola d'odio


A Martinsicuro, estremo nord del litorale abruzzese, c’è il placet comunale sull’apertura di una scuola coranica, inaugurata appena due settimane fa e già al centro di alcune polemiche. Non solo perché rappresenta la prima «scuola» autorizzata dalle istituzioni, ma anche perché i locali sono stati concessi a titolo gratuito. Una delibera di Giunta dello scorso 13 maggio ha infatti formalizzato l’utilizzo, seppure temporaneo, di alcuni plessi. Il responsabile, sulla carta, sarà il console del Senegal per le Marche, l’Abruzzo e l’Umbria, Tullio Galluzzi, di stanza nella vicinissima Ascoli. Ma come ha spiegato lui stesso durante l’inaugurazione, per insegnare il Corano ai bimbi dai tre ai sei anni saranno interpellati educatori di madre lingua. In molti hanno cominciato a chiedersi quale titolo avranno gli insegnanti, ma sembra di capire che per la lettura e l’interpretazione del Corano in Via Cesare Battisti, sede del Villaggio dell’amicizia dove si svolgeranno questi speciali corsi, non si richiedano attestati riconosciuti dallo stato italiano relativi a questa pratica, o quantomeno non sembrano necessari per prendere parte al progetto. La delibera n. 56 del maggio scorso non parla neppure della stesura di un programma dettagliato, che né l’amministrazione comunale, né quella regionale hanno richiesto. Niente linee guida, dunque, niente verifiche da parte di nessuno. Carta bianca soprattutto sulla lingua d'insegnamento: l'arabo, principalmente.

Il console sostiene che l’ausilio di una lingua nota a tutti rappresenta «un modo importante per aiutare l'integrazione della nostra comunità», come riporta il quotidiano locale Il Centro. «Spesso i minori stranieri nati in Italia perdono la padronanza della loro lingua – spiega Galluzzi – della loro cultura». Tradizioni che possono riscoprire il sabato e la domenica, dalle 16 alle 19, in questa piccola grande scuola coranica. La prima d’Italia autorizzata, ma non controllata. Il progetto ha infatti una portata considerevole: ci sono circa 700 famiglie africane residenti a Martinsicuro e altri adolescenti, secondo i promotori, arriveranno dalle città limitrofe. La lezione di Corano attira. D’altronde non sono molte le scuole che si possono autogestire, con insegnanti che non devono essere controllati dallo Stato. Per tutte le associazioni di stranieri iscritte al Registro Regionale, lo prevede invece l’istituito Centro Polivalente per l’Immigrazione.

4 commenti:

Emix ha detto...

Ero proprio indeciso su quale corso universitario seguire.. oh, al diavolo l'università, la scuola coranica è molto più figa
-"cosa studi tu?"
-"Ingegneria chimica"
-"Tsè, sfigato, io studio il corano!"

Bah.

Maria Luisa ha detto...

fatemi capire, quale sarebbe la lingua nota a tutti?l'arabo?
E' vero Tutti in Italia parliamo arabo.
Ma si è reso conto di aver detto una cavolata?
Di quale integrazione parla se questi non riescono ad esprimersi nella lingua della nazione in cui abitano.

Elly ha detto...

Il tizio mente sapendo di mentire. Non hanno alcun interesse di imparare la lingua italiana ma PRETENDONO di diffondere l'arabo. Nel mio paesello d'origine, anche la bella giunta (inesistente per problemi enormi) di sinistra ha pensato bene di istituire un corso di arabo tuttora aperto. Spende i soldi per mandare avanti una cosa del tutto inutile e poi non ha soldi per fare cose più importanti.

Elly ha detto...

Emix, grandioso!