mercoledì 30 giugno 2010

Magistratura da ergastolo


TORINO - Prima ha ucciso una ex compagna, sparandole tre colpi di pistola alla testa a Chieri, nel Torinese. Poi ha raggiunto Rivolta D'Adda, in provincia di Cremona, e qui ha ucciso un'altra ex, ancora a colpi di pistola alla testa. Infine ha rivolto l'arma verso se stesso e si è tolto la vita. Si è conclusa tragicamente la folle giornata di Gaetano De Carlo, 55 anni, carrozziere della provincia di Cremona, divorziato con precedenti per molestie e minacce e già denunciato per 7 volte per stalking.

PRIMA VITTIMA - La prima vittima si chiamava Maria Montanaro: è stata uccisa mercoledì mattina a Riva di Chieri, nel Torinese. Aveva 36 anni. L'omicida le ha sparato tre colpi di arma da fuoco al volto, nella sua casa: soccorsa dal personale del 118, è morta prima del trasferimento in ospedale. La Montanaro lavorava come grafica in una tipografia. A Riva di Chieri si era trasferita da pochi mesi, forse proprio per lasciarsi alle spalle la turbolenta storia d'amore con l'uomo di vent'anni più grande di lei. «L'abbiamo vista sempre sola, non sapevamo neanche come si chiamasse lui» dicono i vicini di casa. Sono stati loro, poco dopo le 8, a dare l'allarme: «Abbiamo sentito tre esplosioni - hanno detto ai carabinieri - è successo qualcosa». La donna è stata trovata a terra in una pozza di sangue, all'interno di un monolocale che fa parte di un complesso di villette a schiera di nuova costruzione. E dalle testimonianze emerge anche un sms che la vittima avrebbe ricevuto ieri sera dall'ex: «Vengo lì e ti ammazzo».

SECONDA VITTIMA - Nonostante l'allarme, De Carlo è però riuscito a fuggire e a raggiungere Rivolta D'Adda. Qui, all'interno del Parco della Preistoria, ha ucciso Livia Balcone, 42 anni. Anche lei era una ex dell'uomo, anche se la loro storia era finita 8 anni fa e nel frattempo lei aveva anche un marito ed un figlio, ed era da tempo vittima di stalking da parte sua. De Carlo le ha sparato mentre lei, che aveva avuto una bambina con un altro uomo, si trovava in auto. Il suo assassino è scappato e poco dopo si è ucciso sparandosi un colpo di pistola al capo davanti al cimitero di Truccazzano (Milano) . In questo caso, l'allarme è scattato dopo che alle 17.52 è arrivata al Coeu 118 di Cremona una richiesta di intervento per persona colpita al capo da colpo di arma da fuoco. L'arrivo dei carabinieri ha permesso di identificare il terzo cadavere, quello di Gaetano De Carlo, che a casa sua ha lasciato un biglietto di scuse. Troppo poco per giustificare una strage.

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