martedì 30 agosto 2011
Milanistan
... e quelli di centrodestra che protestano, si sbracciano e si indignano, non sono immuni da tutto ciò. Potevano pensarci prima perchè l'islamizzazione di ogni città, cittadina, provincia o paesino, è cominciata anche con giunte di centrodestra.
MILANO - «È una svolta della città caratterizzata dal dialogo, questo è un momento di festa di una comunità rilevante di Milano, visto che noi siamo la novità che rappresenta il dialogo e il rispetto di tutti portiamo avanti queste iniziative». Così il vicesindaco di Milano, Maria Grazia Guida, ha sintetizzato la sua (storica) presenza nel campo sportivo di via Cambini, che la locale parrocchia ha messo a disposizione della Casa della cultura islamica per la celebrazione del «Aid el-Fitr», la festa che sancisce la fine del Ramadan (terminato al tramonti di lunedì). Accompagnata da Mahmoud Asfa, direttore giordano della Casa della cultura islamica, accolta con un mazzo di fiori consegnatole da due donne arabe e da qualche centinaio di cittadini musulmani in preghiera sotto il sole cocente, il vicesindaco - con il capo coperto da un improvvisato velo fucsia - ha spiegato che la prima visita di un esponente della giunta ad una celebrazione islamica «non ha creato nella maggioranza alcuna polemica perché nella linea del dialogo lungo la quale continueremo».
VISITA STORICA - «Abbiamo l'onore di ricevere questa visita dopo un'attesa di 30 anni, - ha sottolineato al microfono davanti ai fedeli Mahmoud Asfa presentando il vicesindaco -. Da tempo chiediamo luoghi di culto degni e speriamo che con questa giunta il tempo sia finalmente maturo affinché si possano affermare i nostri diritti anche in vista di un Expo a cui la comunità islamica vorrebbe partecipare». Nel frattempo l'assessore alla Sicurezza Marco Granelli è andato in visita al Teatro Ciak, dove festeggiavano circa duemila fedeli legati al Centro islamico di viale Jenner. In via Cambini con la Guida è intervenuto anche Pierfrancesco Majorino che ha spiegato: «Ero qui anche l'anno scorso per dirvi che ci saremmo battuti per il rispetto e i diritti di tutti e credo che questa possa essere una stagione nuova per Milano, per creare una città aperta che non ha più paura ma che scommette sulla ricchezza delle sue componenti».
I SACERDOTI - Al campo sportivo erano presenti anche monsignor Gianfranco Bottoni, responsabile delle relazioni ecumeniche e interreligiose della Diocesi di Milano, e don Piero della Parrocchia di San Giovanni Crisostomo che ospita la festa, ed è da anni attivissimo in zona per mediare e favorire l'incontro tra le diverse comunità straniere molto numerose nella zona di via Padova. Con loro, presenza fissa da anni, l'esponente di Comunione e liberazione, Aldo Brandirali. «Non di parla di una grande moschea, noi abbiamo condiviso ciò che è già esistente, i vari luoghi nei vari quartieri - ha spiegato Guida -. Aiuteremo le comunità a trovare le soluzioni badando soprattutto che siano soluzioni in sicurezza, questo è importante». Lodando le iniziative della comunità islamica insieme alle parrocchie e alla Caritas, per bambini e famiglie, Guida ha spiegato che «è la dimostrazione che questa è una Milano in cui si parla già di nuovi milanesi».
FORFATI DEGLI ASSESSORI - In origine era previsto che vari assessori partecipassero alle iniziative per la festa della fine del Ramadan in più punti della città. Invece dopo una riunione pomeridiana è stato deciso che la sola Guida prendesse parte, intorno alle 10, in «risposta a un cortese invito», alla riunione di preghiera degli islamici di via Padova (centro allestito al campo sportivo di via Cambini). «Impegni istituzionali» dei vari assessori, è stato annunciato. Abdel Shaari, il portavoce del centro islamico di viale Jenner, ha protestato: «Via Padova sì e noi, e gli altri, un bel niente. È un chiaro dispetto».
LE POLEMICHE - L'ex vicesindaco Riccardo De Corato aveva avviato la polemica: «Non sappiamo se la Guida pregherà rivolta alla Mecca. Certo lo farà con poco più di 3 mila musulmani rispetto ai 100 mila che, secondo i responsabili di viale Jenner, risiedono a Milano». Sulla stessa linea Matteo Salvini, Lega: «In tre mesi sindaco e assessori si sono preoccupati più di islamici che di milanesi». Maria Grazia Guida non ha raccolto le provocazioni: «Non intendo rispondere, perché abbiamo un modo diverso di stare nella città». Annunciando la scelta della visita, il vicesindaco aveva dichiarato: «Ci sembra giusto testimoniare il rispetto per una ricorrenza così importante. Il dialogo è fattore di crescita».
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3 commenti:
Non ho parole! Che tristezza :-(!
OT: non riesco più a entrare nel blog di Giovanni. E' un problema della mia piattaforma o succede anche a te? Mi compare la scritta che ci vuole l'autorizzazione e che non sono stata invitata. POtresti provare a vedere un po' di che si tratta?
Ho provato anch'io e mi dice la stessa cosa... L'avrà reso privato, non so, chissà xchè...
Si, probabile che l'abbia privatizzato e bisogna chiedere l'accesso. Magari è solo per un pò.
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