sabato 20 agosto 2011
Il profugo col bisogno di stuprare
Molti di loro, non sono profughi bisognosi d'aiuto, sono solo animali paraculi...
MILANO - Un profugo ghanese di 23 anni ha inseguito aggredito e violentato una donna di circa 50 anni che stava tornando a casa in bicicletta a Chiavari (Genova). L'hanno arrestato: e quello che ha fatto, oltre a essere un crimine contro quella donna, è diventato un crimine anche contro la società che ha accolto lui, profugo, che con altri migranti è scappato dalla sua terra per cercare la pace. Prima a Lampedusa, poi nel centro della Croce rossa a Chiavari.
L'AGGRESIONE - Per questo, adesso, a Chiavari e in Liguria scoppia una polemica che rischia di diventare pericolosa. I fatti sono quelli sempre terribili di una violenza sessuale: la donna sta andando in bicicletta lungo il fiume Entella, a Chiavari. Sono le 14,30. Lui la vede, la insegue, la fa cadere e le è addosso. Le strappa pantaloncini e biancheria, le frattura la mano, la violenta ma una donna, un'altra donna, interviene e lui scappa. Assistita la vittima e chiamata la polizia diventa caccia all'uomo: gli uomini del commissariato di Chiavari e personale della squadra mobile di Genova raccolgono le prime testimonianze. Una ragazza si fa avanti e dice alla polizia che un ragazzo di colore verso mezzogiorno l'ha molestata ma è stato messo in fuga da un passante.
L'IDENTIFICAZIONE - I poliziotti trovano anche una videocamera di sorveglianza che ha registrato le immagini della fuga dell'uomo. Le immagini vengono mostrate alla vittima che si trova all'ospedale. Viene identificato: adesso quel ragazzo ha un nome e una storia: arrivato con i barconi della disperazione a Lampedusa nel maggio scorso, era stato trasferito nel centro di accoglienza di Chiavari in base alla risposta di solidarietà che la Liguria ha dato in nome dell' accoglienza. La polizia va al centro della Croce rossa ma lui se n'è andato: ha lasciato gli abiti che gli avevano procurato. Ci sono tracce biologiche e i vestiti vengono sequestrati. Lo cercano: tutto il paese lo cerca. E infine lo trovano, di sera, nel centro storico. Scattano le manette per violenza sessuale aggravata e lesioni personali.
LE POLEMICHE - Il suo gesto rischia di inficiare quella volontà di pietà, di generosità che tutta la Liguria ha avuto nell'accogliere i migranti. «Con tutti gli sforzi che il mondo del volontariato, i sindaci, le istituzioni e le forze dell'ordine stanno facendo per far fronte all'emergenza profughi - ha detto l'assessore regionale Lorena Rambaudi -, di fronte a fatti del genere bisogna agire duramente. Spero che dopo una giusta condanna sia espulso dal paese». E mentre la Lega nord dice basta al «buonismo» arriva la notizia che altri 40 migranti arriveranno la prossima settimana a Genova. In fondo, sarà questa la risposta migliore a un crimine così vigliacco.
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