martedì 2 agosto 2011

Effetto domino d'importazione

Parto ancora una volta da un commento preso a caso: "Questo è il Belpaese, dove la legge dice una cosa ma poi se ne fa un'altra. Il Belpaese dove anche l'ultimo arrivato di sfroso può menare i poliziotti, incendiare cassonetti, far casini e distruggere come gli pare, tanto c'è sempre che lo giustifica dicendo che tutti possono manifestare pacificamente e che sono i poliziotti a provocare e picchiare. Mi fermo qui, se no dite che sono un fascista". Poi, leggo nell'articolo che "da almeno due mesi si registrano proteste e tensioni"... e loro continuano a restare in italia (ovviamente a spese del contribuente) a protestare, a distruggere e a dare fuoco mentre il governo continua ad evitare d'affrontare la situazione facendoli restare in suolo italico invece che riportarli a casa.


Bari - Guerriglia urbana nei centri d'accoglienza di Bari e di Isola di Capo Rizzuto. In mattinata si sono registrati violenti scontri con le forze dell'ordine innescati da un gruppo di oltre 150 immigrati che ha bloccato la statale 16 bis e i binari non lontano dal Centro di accoglienza richiedenti asilo di Bari. La polizia ha subito utilizzato gli idranti per disperdere i manifestanti che hanno attivato i blocchi armati di spranghe. Ci sarebbero stati almeno una sessantina di feriti e trenta fermi.

Tensioni all'interno del Centro. Da almeno due mesi si registrano proteste e tensioni all’interno del Cara, il centro di accoglienza per i richiedenti asilo di Bari Polese che ospita oltre 1.200 immigrati, prevalentemente provenienti dal Nord Africa. Gli immigrati hanno acceso alcuni fuochi lungo la linea ferroviaria e dislocato massi lungo i binari per bloccare la circolazione dei treni. I blocchi sono stati progressivamente rimossi dalle forze dell’ordine e dal personale delle Ferrovie. Attualmente i binari sono stati liberati così come la Statale 16. I feriti negli scontri sono tutti lievi e sarebbero almeno una trentina. Si tratta per lo più di personale delle forze dell’ordine che ha subito contusioni per il lancio di sassi da parte degli immigrati che protestano perchè chiedono la regolarizzazione e lo status di rifugiato politico. I manifestanti hanno anche assaltato un autobus di linea che è stato bloccato e danneggiato a sassate.

Rivolta a Crotone. Poi in serata il copione si ripete e questa volta la violenza va in scena a Isola di Capo Rizzuto. Una trentina di immigrati somali che lamentano ritardi nel riconoscimento dello status di rifugiati politic hanno innescato la rivolta. Ci sono stati scontri violenti e prolungati tra gli immigrati e forze dell'ordine, al termine della "guerriglia" si sono contati cinque agenti di polizia feriti, un numero imprecisato di immigrati che hanno riportato lesioni e due stranieri arrestati. Dei cinque agenti feriti soltanto uno è stato ricoverato nell'ospedale di Crotone, mentre per gli altri sono state sufficienti le cure ricevute nel pronto soccorso. La protesta degli immigrati è cominciata all'interno del centro di accoglienza, con il danneggiamento da parte degli immigrati di alcuni mezzi di carabinieri e polizia, ed è proseguita all'esterno della struttura, dove ci sono stati momenti di forte tensione. Gli immigrati hanno dato vita a una fitta sassaiola contro le forze dell'ordine e poi hanno occupato la statale 106 jonica su cui si affaccia il centro di accoglienza.

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