venerdì 7 ottobre 2011

Immigrati, una risorsa


ROMA - Una proroga di 6 mesi per motivi umanitari. Questa la soluzione adottata per gli immigrati arrivati in Italia tra il primo gennaio e il 5 aprile di quest'anno, sull'onda della crisi scoppiata in Nord Africa. Si tratta in particolare di cittadini tunisini. Quasi undicimila persone. I loro permessi temporanei 1 stavano scadendo proprio in questi giorni. Da molte associazioni, impegnate a favore dei migranti, era stato lanciato l'allarme: "Si trasformeranno in clandestini", avevano detto Arci, Caritas, l'Alto commissariato per i rifugiati, l'associazione studi giuridici. Che avevano duramente criticato il silenzio del governo. Oggi, in extremis, la decisione della proroga adottata con un decreto firmato dal presidente del Consiglio e pubblicato sul sito di palazzo Chigi. Un provvedimento - si precisa in una nota - elaborato d'intesa con i ministri Frattini, Maroni, Tremonti e Sacconi. Insomma, nessun veto da parte della Lega. Dall'opposizione è arrivato un giudizio positivo. Livia Turco, responsabile del forum immigrazione del Pd, ha detto: "La proroga dei permessi di soggiorno per motivi umanitari è una decisione giusta. Si evita così di aggravare la situazione di persone che rischierebbero di ritrovarsi in uno stato di clandestinità. Adesso però è fondamentale che il governo impegni ogni sforzo per siglare un serio e duraturo accordo bilaterale con la Tunisia".

Questi immigrati - così come i libici arrivati nei mesi successivi, dopo lo scoppio della guerra - sono in gran parte ospiti di strutture pubbliche e associazioni. Ma, su di loro, non ci sono dati ufficiali. Non si sa quanti abbiano trovato lavoro e quanti siano riusciti a lasciare il nosto Paese, nonostante le misure restrittive adottate dalla Francia. Laura Boldrini, portavoce dell'alto commissariato Onu per i rifugiati, lancia anche un altro allarme: a fine anno, scadranno i fondi per le persone provenienti dalla Libia. Una scadenza che mette a rischio 22mila richiedenti asilo, inseriti in un sistema di accoglienza gestito dalla Protezione Civile. "E' importante - ha detto Boldrini - che questi fondi vengano rinnovati perchè si tratta di gruppi familiari con bambini che rischiano di trovarsi privi di alloggi o di assistenza. Essendo a ottobre, gli enti locali e gli enti gestori cominciano a chiedersi che cosa succederà allo scadere delle convenzioni che hanno firmato, e comincia a esserci uno stato di incertezza, che pesa perchè parliamo della vita di molte famiglie". Dunque "un segnale adesso sarebbe molto importante".

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