giovedì 25 luglio 2013

Politiche sociali (bipartizan) per immigrati

 Un commento: "Enunciati terzomondisti sono sempre circonfusi da un alone di fascino irresistibile. Il concetto di accoglienza, poi, è in grado di inorgoglire in maniera bipartisan l'intero consesso parlamentare. Manca solo il parere, un po' più prosaico, di qualche umile ragioniere in grado di quantizzare le risorse disponibili alla realizzazione di questi evangelici progetti. Atteso che la popolazione italiana stenta a reperire le risorse per arrivare alla fine del mese."

Accordo bipartisan sui bimbi immigrati. «Garantiamo accoglienza e tutela». Il disegno di legge di Save The Children è stato accolto dal Pd, Pdl, M5S, Scelta Civica e Sel

ROMA - Uniti per tutelare i minori che giungono in Italia. La prima fase di proposta per una nuova legge che tuteli i diritti fondamentali dei minorenni, in fuga da paesi in guerra, afflitti dalla crisi economica o perseguitati per varie ragioni (politiche, razziali, discriminatorie) si presenta carica di ottimismo per una buona riuscita. Scritta e proposta da Save The Children è stata accolta da deputati e senatori di destra e sinistra, tra cui: Sandro Gozi e Sandra Zampa (PD), Mara Carfagna (PDL), Manlio Di Stefano, Silvia Giordano e Matteo Dall'Osso (M5S), Antimo Cesaro (Scelta Civica) e Nicola Fratoianni (SEL). «Un disegno di legge con due aspetti principali: l'accoglienza e la protezione nei confronti dei minori» ha detto Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children durante la presentazione giovedì mattina alla Sala Stampa del Parlamento a Roma.             

«BIMBI NOSTRO FUTURO» - L'Italia è un paese nel quale la legislazione attuale ammette il respingimento. «Save the children ci offre una risposta importante» ha detto Sandro Gozi (Pd), «abbiamo bisogno di procedure più rapide, abbiamo bisogno di sostegno e uscire dall'illegalità». Mentre Dell'Osso del Movimento 5 stelle ha detto: «I bambini sono il nostro futuro? No: siamo noi adulti che con le nostre azioni pensiamo al loro futuro». E poi ancora Gozzi, citando Eugenio Montale: «Usciamo dalla dittatura dell'emergenza, cioè non possiamo essere donne e uomini che non si voltano. Dobbiamo vedere».

A LAMPEDUSA IL PIU' PICCOLO HA 11 ANNI - «Ogni anno arrivano via mare in Italia almeno 2000 minori stranieri non accompagnati, nel 2013 sono già 1257, il doppio dello stesso periodo nel 2012» ha detto Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. Degli 800 migranti nel Centro di Accoglienza di Lampedusa, che ha una capienza massima di 250 posti, ci sono 127 minori. Tra di loro solo 33 hanno uno o due genitori, i rimanenti 94 sono soli. Si tratta prevalentemente di adolescenti, ma vi sono anche 42 ragazzi più piccoli, di 14-15 anni. Il più piccolo in assoluto, non accompagnato, viene dalla Somalia e ha solo 11 anni. Gli altri vengono in prevalenza dall'Eritrea, Somalia, Gambia, Etiopia, Ghana, Siria, Nigeria, Guinea bissau, Bangladesh, Algeria. Il sovraffollamento li costringe a dormire all'aperto per terra, li espone ai conflitti frequenti e li fa vivere in condizioni igienico-sanitarie precarie.

IL DISEGNO DI LEGGE - «Accoglienza stabile, regole certe, pari condizioni di accesso a tutti i minori non accompagnati. Ma anche una rete di accoglienza e di tutela e l'ottimizzazione delle risorse pubbliche che in gestione di emergenza è sempre elevata» ha detto Gabriela Milano. Il ddl proposto da Save the Children recepisce anche i principi fondamentali della Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. In 26 articoli, la proposta parte «dalle procedure di identificazione e accertamento dell'età, all'integrazione sociale, scolastica e lavorativa. Attraverso l'istituzione della figura dei "tutori volontari", adeguatamente formati».

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