domenica 17 marzo 2013

Imbecillità allo stato puro


ROMA - Il 19 marzo è la festa del Papà e in molte scuole italiane si celebra la ricorrenza che nel nostro Paese, di tradizione cattolica, coincide con San Giuseppe, padre putativo di Gesù e archetipo del papà e del marito devoto. Ma cosa succede se un bambino è figlio di genitori omosessuali e ha, per esempio due mamme? In una scuola materna di Roma il problema è stato risolto, dopo aver sentito una psicologa, cancellando la festa del papà e optando per una generica festa della famiglia. Ed è scoppiato il putiferio. Un folto gruppo di genitori ha inoltrato una formale protesta al Municipio II, di competenza per l'istituto, e l'assessore municipale gli ha dato ragione: «Mi sento di condividere il disappunto di queste famiglie - ha commentato Gloria Pasquali assessore municipale alle Politiche educative -, non si tratta di discriminare qualcuno ma credo che non sia corretto cambiare così il calendario delle attività scolastiche e che non sia nemmeno educativo per chi non ha il papà». Della stessa opinione anche Emma Ciccarelli, presidente del Forum delle Associazioni Familiari del Lazio: «Quello che ci sta a cuore - ha detto - non è la polemica fine a se stessa, ma il bene del bambino in questione. Quanti altri bambini in Italia vivono senza avere accanto i propri genitori? Penso ai bambini orfani ad esempio o a molti figli di genitori separati, anche per loro bisognerebbe non vivere questa festa? E dopo? Cancelliamo anche la festa della Mamma per tutti i casi inversi?».

Eppure quelle di Ciccarelli sono le stesse argomentazioni adottate dalla famiglie omogenitoriali per sostenere la tesi opposta: «Siamo scioccati - ha detto Tommaso Giartosio, padre, insieme al suo compagno di due bambini -, di casi come questi ce ne sono stati altri in Italia ma a volte la cosa si risolve con il buon senso. Perché dobbiamo tenere questi totem della festa del papà e della festa della mamma? E chi ha i genitori divorziati? E chi ne ha perso uno? Se hai un bambino nero in classe non fai la festa della razza bianca». Giuseppina La Delfa, presidente delle Famiglie Arcobaleno e madre, insieme alla sua compagna, di due bambine, descrive la situazione paradossale in cui si possono trovare i piccoli: «Noi genitori omosessuali - dice al Corriere - siamo madri o padri e non abbiamo nessuna preclusione a festeggiare i papà e le mamme, le nonne e i nonni. Anzi, siamo favorevoli. Ma il problema si pone quando una maestra fa recitare la poesia: "Quanto è bello il mio papà" a un bimbo che ha due mamme». La Delfa racconta che, sempre in una scuola romana, a Francesca, mamma con la compagna di 2 bimbe, è stato risposto: «Se un bambino avesse appena perso il padre si dovrebbe festeggiare la festa del papà lo stesso perché è tradizione e non è giusto che gli altri ci rimettano». L'imbarazzo si può creare anche in altri casi. Sono molte le famiglie adottive che hanno dovuto improvvisare un disegno alla bell'è meglio quando la maestra agli alunni aveva chiesto di portare a scuola una fotografia di quando erano appena nati. E qui sta alla sensibilità delle singole educatrici o dei singoli educatori risolvere la questione. La polemica però non finisce di sicuro qui. Ieri fioccavano le dichiarazioni di Fratelli d'Italia, il movimento nato a destra del Pdl, in cui si gridava alla strumentalizzazione della vicenda per «affermare che esistono altre forme di famiglia differenti dall'unione stabile fra uomo e donna». Eppure esistono se i loro figli vanno a scuola.

Monica Ricci Sargentini

10 commenti:

Maria Luisa ha detto...

la definizione omogenitoriale è una cavolata pazzesca, ci si riproduce solo con l'unione di due zigoti, la partenogenesi non è delle specie superiori e la scissione è propria di organismi monocellulari e fino a prova contrari gli esseri umani non sono delle amebe.Dirò di più perfino nei batteri vi è uno scambio di geni.E' omofoba anche Madre Natura?
Maria luisa

samuela ha detto...

Immagino che il prossimo passo sarà evitare ai padri di prendere i figli a scuola, di farsi vedere in giro per strada -con conseguente strale delle altre femministe che “i padri italiani sono assenti mica come gli svedesi”. Verranno anche riformulati i programmi di biologia inerenti alla fecondazione mammifera, chissà come spiegheranno la sempre avvincente gara dei girini.
Il modello mantide religiosa risolve ogni quesito: fecondazione e pappamento del portatore di girini. Fine della storia.

Massimo ha detto...

Avevo ascoltato la notizia per radio. Una cavolata enorme esposta con incredibile serietà e sprezzo del ridicolo da chi sostiene simili idiozie. Forse addirittura credendo a quel che dice ...

Eleonora ha detto...

Si, è una cavolata Massimo. Come è una gran stronzata la storia del siamo tutti uguali, le famiglie sono tutte uguali e altre cazzate. Sappiamo che le diversità esistono ed esistono soprattutto scientificamente. Eppure, a forza di andare avanti a stronzate, prima si tolgono croci e simboli sacri, poi si tolgono di mezzo i simboli profani e perchè no, anche le festicciole più innocenti che non darebbero fastidio manco alle mosche. Et voilà, tutto in nome di quel cazzo di politically correct per non offendere i sassi.

Nico ha detto...

Lo sai cosa mi fa incazzare di più? Che questo rispetto e questa delicatezza non s'è mai sentita verso i bambini che il papà non ce l'hanno perché magari gli è morto, o perché un bel giorno se ne è andato di casa dimenticandosi di avere un figlio...
Mi consola sapere che c'è gente che ancora non si appiattisce al pensiero unico e ha la forza di protestare. Poi, del resto, queste creature lo dovranno sapere prima o poi che la stragrande maggioranza dei bambini è nato da una mamma e da un papà, no?

ps: ma come mai pure a me non va per niente di scrivere di governo, pur avendo in fondo qualcosina che mi frulla in testa?? fai bene a pensare "solo" alla vittoria di ieri ;)

Eleonora ha detto...

Nico, no, i bambini che hanno un padre deceduto o quelli che non ce l'hanno perchè se n'è andato, quelli non li ha visti nessuno finora. C'erano prima e ci sono adesso ma non credo che vadano a lamentarsi perchè si festeggia la festa del papà. Eh, già, guardacaso, i bambini nascono da un maschio e una femmina, alla faccia di ogni inseminazione artificiale.

Si, guarda, ancora mi sto godendo la festa di ieri e voglio lasciarmela ancora per un pò. Oh, non abbiamo fatto troppo casino in giro per roma noi barbari, vero? ;)

samuela ha detto...

Nico ma staranno peggio i bambini delle lesbiche ottuse e dei loro fiancheggiatori di qualsiasi povero piccolo che deve affrontare la realtà per quella che è. I bambini ODIANO sentirsi raccontare balle.

Questa idiozia va di pari passo con la proposta sessantottina fuori tempo massimo -non ce libereremo MAI- di abolire i voti a scuola. Ritardiamo sempre più lo scontro con ogni minima frustrazione, ogni minima messa in discussione di se, vedremo che ennesima generazione di egocentrici patologici e smidollati stiamo tirando su.

Nico ha detto...

Ma no, Elly!!! Che casino?? :)) E comunque a far casino non sono mai gli italiani, ma gli altri. E gli irlandesi ne hanno fatto tantissimo, purtroppo. Nella notte tra venerdì e sabato, per dire, li ho sentiti urlare sotto casa ubriachi fradici fino alle 3 (poi sono riuscita a dormire e non so se hanno continuato...), senza rispetto per chi a quell'ora magari dorme. Questo è un problema che si pone ogni volta che questi veri barbari calano. Qualche settimana fa ci hanno pensato i tedeschi di non so quale squadra che giocava contro la Lazio, che hanno devastato Piazza di Spagna e sono finiti su tutti i giornali... Gli italiani non li senti e non li vedi, anzi!! E soprattutto i tifosi di rugby sono sempre molto allegri e assolutamente "non barbari". Mi piacciono!! ;) Piuttosto: io spero che la città sia stata accogliente... 'sti giorni stiamo un po' impicciati... :P

Sulla questione del post, e qui rispondo pure a Samuela: l'ipocrisia regna sovrana. Poi qualcuno mi spiegherà perché un solo bambino omogenitoriale deve avere più diritti (che poi non sono diritti realmente suoi, ma delle sue mamme: un esercizio ideologico condotto sulla pelle di quella povera creatura) rispetto a decine di altri bambini... Ripeto: nessuno s'è mai preso cura di non urtare la sensibilità dei bambini orfani, che credo soffrano molto di più rispetto a un bambino con due mamme (che secondo me - per inciso - il giorno della festa del papà non soffre per niente)

Eleonora ha detto...

Nico, stavolta visto il casino che poteva starci in giro per roma, ho scelto di andare in pullman con altri tifosi. E quindi, sono arrivata allo stadio senza passare dentro roma. Si, dei tedeschi che hanno devastato piazza di spagna l'avevo visto sui giornali. Poi siamo noi italiani ad essere devastatori e incivili, certo, come no.

Nico ha detto...

Sempre, Elly. Incivilissimi, a prescindere