sabato 23 marzo 2013

Cipro cede... sotto a chi tocca


Scure pesantissima sui conti sopra i cento mila euro detenuti presso la Banca di Cipro. Il governo di Nicosia e la Toika (Ue, Bce e Fmi) avrebbero concordato un prelievo forzoso del 20% sui depositi bancari di oltre 100mila euro custoditi nella Banca di Cipro e del 4% su quelli per lo stesso ammontare in altre banche. Lo ha riferito la Tv statale Rik. Dalla super tassa pare siano esclusi i fondi pensione: era questa una delle maggiori preoccupazioni dei cittadini. Da lunedì la Bce non assicurerà più la liquidità.

LE IPOTESI - I media ciprioti affermano che molte opzioni sono state discusse per raccogliere i 5,8 miliardi di euro che ancora mancano in cambio del pacchetto di salvataggio. Il prelievo potrebbe avvenire in cambio di una distribuzione ai risparmiatori di titoli pubblici. La tassa potrebbe colpire la persona e non il conto, salvaguardando così chi ha più di un deposito aperto.

REHN: SOLUZIONI DURE - Progressi sono stati fatti, ma il lavoro per trovare un accordo sul piano di salvataggi di Cipro proseguirà nelle prossime ore. «Sfortunatamente» ora restano solo soluzioni «pesanti» ed è comunque «essenziale» che l'Eurogruppo trovi un accordo domenica sera, ha rilevato in una nota il commissario Ue, Olli Rehn. Ad annunciare che «progressi significativi» si erano registrati nelle ultime ore nei colloqui con la Troika durante i quali il governo aveva sottoposto un «piano globale» per il salvataggio dell'isola era stato in mattinata il ministro delle Finanze, Michalis Sarris, il quale aveva comunque ammesso che restavano ancora da risolvere alcune questioni. In tale piano - era questa la novità - si inseriva la possibilità di applicare un prelievo forzoso sino al 25% sui depositi bancari superiori ai 100.000 euro custoditi nella sola Bank of Cyprus, il maggiore istituto di credito del Paese a rischio bancarotta.

PROSSIMI PASSI - Il presidente Anastasiades parte domenica per Bruxelles per partecipare all' Eurogruppo. Dopo il vertice dei leader, tornerà a riunirsi il Parlamento cipriota. Venerdì l' Assemblea aveva approvato tre dei nove disegni di legge approntati dal governo nell'ambito del «piano B» per il salvataggio dell' isola. Tra questi sono diventati legge i progetti riguardanti: la creazione di un fondo di solidarietà in cui raccogliere «asset» statali, fondi pensionistici e gli ingenti beni immobiliari messi a disposizione dalla Chiesa greco-ortodossa; i poteri del governo di imporre restrizioni sui movimenti dei capitali depositati nelle banche prima della loro riapertura (si spera) martedì; la possibilità di creare «bad-bank» per gli istituti a rischio di fallimento, norma che verrà applicata alla Laiki Bank (Banca Popolare), la seconda per grandezza dell'isola. Nel corso della prossima riunione, il Parlamento dovrà esaminare ed approvare altri sei progetti di legge tra cui proprio il prelievo forzoso del 20% sui maxi-depositi.

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