martedì 6 dicembre 2011
L'ipocrita
Ripetiamo, Monti ci dice che: "I mercati? Bestie feroci da domare"... bella frase d'effetto. Peccato che lui è quello che sta dalla parte dei mercati... e del potere bancario. Lui che da ipocrita dice che rinuncia allo stipendio di premier (che equivale a 12,000 euro) ma non rinuncia al resto, tassa i soliti tassati e tartassati perchè, prima o poi, capiranno. Già, capiranno che gli italiani sono al cospetto delle banche sue amiche.
MILANO - Per niente tecnico e persino un po' sentimentale: Mario Monti ha molte cose da chiarire agli italiani chiamati a sacrifici senza precedenti dalla manovra appena varata dal governo d'emergenza. «Sono qui per spiegare, non sono qui per far piacere a lei» è la premessa all'intervista e anche la stoccata al conduttore Bruno Vespa, mattatore di quel salotto tv anche detto la «terza Camera» per le ripetute ospitate di Silvio Berlusconi che tra quelle poltrone bianche firmò addirittura il «contratto con gli italiani». Ai cittadini oggi in ansia da default, il presidente del Consiglio conferma che alla manovra non c'erano alternative: «Ho invitato tutti a considerare che questa operazione di rigore, equità e crescita chiedeva sacrifici. Ma l'alternativa non era quella di andare avanti come niente fosse ma quella di correre il rischio che lo Stato non potesse pagare stipendi e pensioni. Le proteste sono giustificate, ma i cittadini italiani capiranno». Di seguito una sintesi dei principali temi trattati nel primo intervento tv del premier, che non declina una domanda sulle donne della sua vita, la madre e la moglie.
MERCATI - «I mercati sono una bestia feroce e oggi sono imbizzarriti: noi li dobbiamo domare. Lavoriamo per i cittadini e non per i mercati, ma dobbiamo tenerne conto perchè il loro funzionamento è essenziale senza però doversi inginocchiare». Ma chi è l'uomo nero? Chiede Vespa. «Non è uomo nero, magari è uomo giallo inteso come i cinesi, o uomo bianco come gli investitori canadesi. Chi può gestire i beni sulla scacchiera mondiale può usufruire dei piccoli errori dei Paesi, ma ci sono anche gli speculatori. Noi dobbiamo domare i mercati».
FAMIGLIA - Il presidente del Consiglio respinge le critiche, avanzate per lo più dal mondo cattolico, di aver trascurato le istanze della famiglia. «Non è vero - dice - ci siamo occupati di donne e di giovani che sono elementi fondamentali della famiglia e della società. E anche se "sgravi" non è una parola che va molto di moda di questi tempi, c'è l'allegerimento del carico fiscale sul lavoro attraverso l'Irap per le imprese che assumono donne e giovani a tempo indeterminato: non diamo premio fiscale per il precariato».
CASA- «La prima casa è importante per la vita dei cittadini ma è anche qualcosa che consuma risorse pubbliche: ci vogliono infrastrutture intorno alle case, le città costano. In tutti i paesi anche la prima casa contribuisce al mantenimento dei servizi pubblici» dice Monti per motivare la reitroduzione dell'Ici sulla prima casa.
PENSIONI - «Capisco il disorientamento dei pensionati ma la spesa italiana è squilibrata sulle pensioni e equità è anche quella verso generazioni future. Non è un tema astratto ma in passato la politica per motivi di consenso ha soddifatto tutti caricando il debito sui giovani» dice.
SVILUPPO - «Le prossime iniziative riguarderanno lo sviluppo, le liberalizzazioni, misure che non chiedono sacrifici ma modificano la struttura per togliere ingessature all'economia italiana» assicura Monti.
EUROPA - Dopo una manovra che ha permesso al paese di «non deragliare dai binari» occorre che anche «le politiche economiche europee facciano i loro progressi. L'area dell'euro, insomma, deve essere ripensata rapidamente. La Ue spalanchi gli occhi, i mercati spalanchino gli occhi per guardare a quello che ha fatto l'Italia. E lo ha fatto per se stessa oltre che per le esigenze europee» ridando al paese «titolo per partecipare da protagonista e non da osservatore ai vertici internazionali».
POPOLARITA' - Secondo un sondaggio di Renato Mannheimer il presidente del Consiglio ha perso nove punti nei sondaggi sulla popolarità dopo il varo della manovra, passando dal 73% al 64% «Solo 9 punti? Allora dovevo farla più dura...» ironizza lui.
MINISTRI - «Sono molto orgoglioso di avere in questa piccola squadra ministri che per ora sono apparsi poco, ma che presto avremo modo di far apprezzare ai cittadini nelle loro qualità»
EQUILIBRISMO - «Il mio Governo è in una situazione in cui deve fare, rispetto al mondo politico parlamentare, un equilibrismo. Ma lo faccio molto volentieri e credo ci riusciremo. Metà del parlamento vuole una continuità rispetto al governo Berlusconi, l'altra metà una discontinuità». Sul fronte della continuità, Monti assicura il rispetto degli «impegni che il presidente Berlusconi ha preso, molto responsabilmente, nei confronti dell'Ue; la discontinuità cerchiamo di metterla nel dare più accento sociale e nel tirare fuori l'Italia da questo guaio».
LA FRASE «Quando ieri sono andato alla camera e in senato a spiegare le nostre decisioni un senatore ha usato, rivolgendosi direttamente a me nell'Aula, l'espressione che mi ha colpito: "A lei abbiamo chiesto di salire su un treno in corsa che stava per deragliare". Credo sia stato mio dovere fare quello che con l'appoggio grandissimo dei miei ministri abbiamo fatto».
LE DONNE - «Le donne nella mia famiglia hanno un rapporto particolare con la politica. Il motto di mia madre era: alla larga dalla politica. Io sono stato fedele a quel motto, poi la politica è venuta a me. O la tecnica, perchè il mio è un governo tecnico». «Mia moglie mi ha molto incoraggiato, quando ottenni la nomina a Commissario europeo, ad accettare sostenendo che era meglio andare da Milano a Bruxelles, fare questa esperienza in Europa, perchè prima o poi mi avrebbero chiamato a Roma. Ora mia moglie fa la sua parte nel sostenermi, anche se non credo sia molto contenta degli orari che faccio e faccio fare ai miei colleghi».
Paola Pica
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1 commenti:
T'è capì? Siamo dentro ad un videogame, mica nella merda fino al collo! SuperMario Stross!
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