venerdì 30 dicembre 2011

Lo spread a 523 punti


19 ottobre Giorgio Napolitano: “Le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti, se è vero che è trascorso un mese dalla approvazione in Parlamento del decreto di stabilizzazione finanziaria varato alla vigilia di Ferragosto, a queste difficoltà guarda con preoccupazione l'Europa, in attesa dell'attuazione e di ogni necessaria integrazione delle decisioni già adottate e di impellenti scelte di riforma strutturale e di stimolo alla crescita. E' un momento in cui si richiede una forte, netta assunzione di responsabilità: largamente condivisa perché risulti più credibile, più garantita nella sua efficacia realizzativa''. In questo giorno lo spread era a quota 388 punti

23 ottobre Silvio Berlusconi incontra i vertici dell'Unione Europea. Merkel e Sarkozy nel rispondere a una domanda sulle rassicurazioni fornite dal presidente del Consiglio italiano, incrociano lo sguardo e si lasciano andare a un sorriso beffardo. Lo spread è a quota 402 punti.

24 ottobre 50 minuti di faccia a faccia tra Napolitano e Berlusconi. Il Colle pressa il Cavaliere e chiede risposte convincenti 25 ottobre Napolitano: “Annunci del premier sullo sviluppo siano definiti, compiere tutte le scelte necessarie per ridurre il rischio a cui sono esposti nei mercati i titoli del nostro debito pubblico e rilanciare la crescita economica. Ora misure, non parole”. Spread a 386 punti.

26 ottobre Napolitano: “Fin dalla nascita dell'Europa Unita l'intesa tra Francia e Germania ha giocato un ruolo essenziale, rispettiamo ancora oggi l'insostituibile apporto, ma esprimo preoccupazione per quella che appare una riluttanza della Germania ad accettare ulteriori e inevitabili trasferimenti di sovranità a livello europeo". Lo spread rimane a 386 punti.

26 ottobre Napolitano: “L'Italia dia risposte necessarie”

27 ottobre ''Per chi abbia la missione di garantire la stabilità monetaria e finanziaria in Italia e in Europa, anche al fine di sostenere nuove prospettive di crescita economica e sociale è una fase di particolare complessità e difficoltà, bisogna garantire stabilità”

28 ottobre Berlino spera che il governo di Roma pensi come Napolitano. “Il Colle ha detto nei giorni scorsi che ora più che mai ci troviamo in un mare in tempesta e questo è il momento che l'Italia agisca nell'ambito dello sviluppo, delle riforme strutturali realizzando con risolutezza le decisioni annunciate. Non possiamo che essere d'accordo con Napolitano e confidare sul fatto che anche la guida dello Stato la veda così”. Lo spread ritorna sopra i 380 punti.

1 novembre Secondo quanto riferito da Bersani, Napolitano ha espresso forte preoccupazione per la situazione di queste ore sulla crisi economica. Lo spread è a quota 442 punti base.

1 novembre Berlusconi sente Merkel e Napolitano sulle misure da adottare. Napolitano: "Le scelte efficaci che l'Europa, l'opinione internazionale e gli operatori economici e finanziari si attendono con urgenza dall'Italia non possono più attendere un solo momento, sono ormai improrogabili".

3 novembre Napolitano attende la verifica del voto, "dopo valuterò quadro politico. Tutti sono liberi di agire" e sulla crisi rassicura l'Unione europea. Spread sotto i 430 punti.

4 novembre Per queste cose dobbiamo avvertire ''l'assillo quotidiano'', ha detto Giorgio Napolitano, parlando ''della turbolenza dei mercati finanziari e delle tensioni che si avvertono sulla gestione e sulla prospettiva del nostro debito pubblico e per le ricadute che puo' avere sulla complessiva condizione economica del paese''. ''E' un assillo a cui non si puo' sfuggire, che richiede risposte quotidiane e non deve impedire di riflettere esaminando il problema su molteplici piani". "Bisogna attuare tempestivamente gli obiettivi sottoscritti a Bruxelles, rimasti generici o controversi. Vanno attuati, rafforzati e anche arricchiti. Non si può ripartire ogni mese con nuove indicazioni e prescrizioni". Lo spread raggiunge i 462 punti.

9 novembre Napolitano: a breve nuovo governo o scioglimento camere. Nessuna incertezza su scelta Berlusconi di rassegnare le dimissioni.

9 Novembre Il presidente della Repubblica ha nominato il professor Mario Monti senatore a vita. "L'Italia è di fronte a passaggi difficili e scelte particolarmente ardue per superare la crisi. L'Europa attende con urgenza segni importanti di assunzione di responsabilità da parte di uno dei suoi paesi fondatori. Saremo all'altezza del compito". Lo spread si attesta sui 550 punti base.

11 novembre Il capo dello stato francese, Nicolas Sarkozy, ha espresso oggi al presidente Giorgio Napolitano la ''piena fiducia nell'azione determinata ed efficace'' del Quirinale in vista della "costituzione di un nuovo governo dalla composizione politica il piu' ampia possibile". Lo spread scende sotto i 480 punti.

12 novembre "L'attuale grave momento di crisi finanziaria ed economica, interna e internazionale, rappresenta una seria sfida per la coesione sociale del nostro Paese'': lo scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio di saluto inviato al 2/o congresso nazionale de La Destra che si svolge oggi e domani al Lingotto di Torino.

3 commenti:

samuela ha detto...

Primo commento trovato sul web a questa non-notizia: "Bisogna fare un monumento alla Merkel". Questi sono gli italiani.

Eleonora ha detto...

Questi mentecatti ancora non hanno capito in che mani siamo finiti. Peccato che paghiamo anche noi il colpo di stato di napolitano.

marshall ha detto...

Articolo interessante e molto istruttivo. Andrebbe bene per istruire adeguatamente i tanti gonzi creduloni che girano per l'Italia e per il mondo, quei gonzi creduloni che credevano sarebbe bastato allontanare Berlusconi dai bottoni di comando dell'Italia per capovolgere una tragica situazione: poveri gonzi creduloni!
L'ho giocoforza linkato qui .