venerdì 30 dicembre 2011

E bon

Peccato che non si possano fare posts singoli "nascosti" agli occhi dei più... perchè ogni tanto si è in vena di confidenze e ogni tanto, non si può farne a meno di esternarle. Tuttavia, dopo due anni orribili, questo 2011 non mi è dispiaciuto granchè. Cominciamo dall'inizio... 23 dicembre 2008, una delle segretarie dell'azienda per cui lavoravo, mi da in mano la tredicesima e mi dice che da quel momento sono licenziata. L'azienda è in cattive acque (e lo sapevamo tutti) ma ad ottobre, i titolari ci assicuravano che no, nessuno sarebbe stato licenziato. Io ero solo la prima. E avevo già prenotato per una cinque-giorni a parigi. Sono partita il 25 dicembre piangendo e piangendo sono andata a parigi perchè altro non potevo fare. Il 2009 s'è snodato tra domanda di disoccupazione, ricerca frenetica di un qualsiasi straccio di lavoro e serie ristrettezze... senza ottenere niente. 23 dicembre 2009, il medico di mia madre mi chiama in privato e mi dice che lei ha un cancro al polmone; aspettativa di vita, relativamente bassa. Il 31 dicembre 2009 lei è in ospedale e io a casa a piangere e disperarmi perchè so cosa spetta a lei e so cosa spetta a me. A gennaio 2010 cominciano le chemio... io vomito in continuazione e inizio ad andare in depressione (l'impotenza, il faccia-faccia giornaliero con la malattia, il dolore, la morte) ma davanti a lei, sorrido e impotente cerco di aiutarla in qualunque modo e le comincio a raccontare tante di quelle cazzate che manco un grande comico le saprebbe raccontare meglio di me. Giugno 2010, sono lì con lei (sotto morfina) in reparto terapie palliative e lei se ne va tanto che non ho fatto in tempo nemmeno a chiamare papà. Forse non me l'aspettavo che sarebbe stato in quel giorno e a quell'ora. Mio padre era in strada e stava arrivando. La mia depressione peggiora e la mia magrezza anche. Ricomincio a cercare lavoro che non c'è. Qualsiasi lavoro. E chiudo il 2010 affacciata alla finestra del mio appartamento a guardare i fuochi d'artificio con il mio uomo, mio fratello e mio padre al mio fianco. La depressione va e viene e la mancanza di mia madre è forte, fortissima. Però, vado avanti. Il 2011, tra lavoretti saltuari e stipendi interi, posso dire di essere stata discretamente fortunata. Ho avuto (e ho) vicina ciò che resta della mia famiglia e amici che con discrezione non mi hanno mai lasciata sola e che tuttora mi stanno aiutando a rimettermi in sesto, almeno dal punto di vista psicologico. Quindi, si, cazzo, stavolta festeggio eccome!



Quest'anno festeggio. Mi sono comprata una bottiglia di Moet, ho buttato via soldi ma chi se ne frega. Bevo ai miei lavori saltuari, a questo anno discreto, ai miei amici (quelli veri e quelli di blog), alla mia famiglia e a mia mamma, alla probabile chiusura dell'attività del mio uomo e alle facciacce di cazzo di monti e napolitano. Chè io, nel 2012  voglio farmi un bel viaggio.

11 commenti:

Kizzy ha detto...

Oh cavolo che anni orribili hai passato... non ho parole ma ti abbraccio virtualmente e spero in un 2012 al meglio x te nonostante la fine del mondo (tiè, ma non han altre str... da dire? Siamo già abbastanza angosciati tra tutto quello che ci succede, anche 'grazie' a monti e napo). Inutile dire che il tuo giudizio su costoro che citi alla fine è anche il mio...

Eleonora ha detto...

Si Kizzy, due anni due dimmerda proprio. Aaaaaaaah, la profezia dei maya. O è la fine di un'era o è davvero la fine del mondo. Ma ancora non l'ha capito nessuno quale sia delle due. :P

Un abbraccio a te e buon anno, ovviamente. :) E comunque, anche voi mi avete fatto parecchia compagnia e involontariamente mi avete aiutato a non perdermi completamente.

Nessie ha detto...

Carissima Ele, ma tu dopo tutto quello che hai passato trovavi pure la forza di scrivere sempre e di aggiornare sempre il blog con tutti questi porconi che aggiungono sofferenza alla tua? Grande! Te lo meriti eccome il viaggetto!
Adesso pubblico la letterina antiMOnti-Napolitano di fine anno e ti auguro un buon 2012 comunque vada.

Eleonora ha detto...

Diciamo che era più per scappare (anche solo per poco) dalla mia realtà che mi rifugiavo anche in internet.

Buon 2012 anche a te. :)

marshall ha detto...

Che storia!
E non t'avevo mai vista sotto questa ottica.
Ti credevo fredda e glaciale, invece, sotto la "scorza" celi un animo molto sensibile. D'altronde, è questa la carratteristica principale di chi cade in depressione: estrema sensibilità, che i "veri" freddi e glaciali non hanno. E infatti loro non cadranno mai in depressione. Ed io, su questo tema ho esperienze da vendere.
Auguri per tutto quanto.

Eleonora ha detto...

Ciao Marsh, si, con altre cose (o anche persone) sono insensibile, senza dubbio. Non so se il fatto di cadere in depressione sia una cosa di sensibilità. Io credo di essere caduta per impotenza, per il dolore della perdita e per aver visto un mondo (quello del cancro, dell'oncologia, ecc) che non mi ero (fortunatamente) mai immaginata. Ad esempio, non sono caduta in depressione per la perdita del lavoro. Mi ci sono incazzata, quello si... ma la malattia di mia madre mi ha messa completamente a terra.

Auguri di buon 2012 anche a te :)

Nico ha detto...

Mia cara Elly, leggo solo ora il tuo post... E allora che viaggetto sia!!! Un viaggione, piuttosto, che te lo meriti tutto! :)

Da parte mia non posso che augurarti un 2012 di serenità e salute. Sei una donna tosta, forte, non molli mai. Hai raccontato i tuoi orribili ultimi due anni con consapevolezza ed equilibrio. Non è facile parlare del dolore (soprattutto del proprio) come hai saputo fare tu: chi ci riesce (come tu hai fatto) ha evidentemente una luce speciale dentro. E tu ce l'hai ;)
Ti mando un abbraccio grande grande e il mio augurio di un super 2012, alla facciaccia dei Maya (che secondo me stanno d'accordo con Monti e Napo!!!)!

Nico

Massimo ha detto...

Il tuo post mi ha riportato a quei due anni in cui anche a mia madre accadde la stessa vicenda, con il medesimo esito. Purtroppo dopo quindici anni la medicina non ha ancora trovato una cura. La vita ha alti e bassi. Dopo quel 1994-1996 poi ci sono stati momenti felici (anche molto) ed altri meno felici (anche molto meno). La nostra mente per fortuna tende a mantenere vivo il ricordo dei primi e ad avvolgere di forti dosi anestetiche i secondi. Buon Anno ! :-)

Maria Luisa ha detto...

Ho letto il tuo post e mi domando come tu abbia trovato tanta forza:ti auguro un felice 2012, un abbraccio.
Maria Luisa

Eleonora ha detto...

Maria Luisa, Nico, obiettivamente non so dove ho trovato la forza per sopportare tutto ciò. Spesso mi dico che ho solo svolto il mio dovere/diritto di figlia. In malattia, lei non mi avrebbe mai abbandonata. E così ho fatto io con lei, non l'ho abbandonata. Poi, il resto sono "effetti collaterali". La mia depressione prima o poi passerà.

Massimo, secondo me, da ciò che ho visto io nel 2010, quei malati non potranno mai essere guariti. Ne sarebbero troppi... poi le case farmaceutiche, che fanno? Il tarceva, (farmaco specifico per il cancro del polmone) costa oltre tremila euro (30 pasticche in ogni scatola, terapia giornaliera)... servirebbe a "contenere" la bestia... ma non la contiene ugualmente... però, qualcuno ci guadagna. Così come qualcuno guadagna con le chemio (che più che salvare ammazzano) e con tutto il resto. L'unica cosa buona che stanno facendo, sono gli hospice o centri per le cure palliative. Perlomeno lì i malati vengono aiutati sul serio con dolcezza e tanta morfina. Ma bisogna avere stomaco per stare a guardare.

Nico ha detto...

E' bello e molto dolce quello che scrivi sulla tua mamma, che lei non ti avrebbe mai abbandonata e tu hai fatto lo stesso. Semplice. Non c'è altro da aggiungere. Sei forte, con tutte le tue umane e dovutissime debolezze che ti rendono la persona che sei. La depressione passerà :)