domenica 18 dicembre 2011
Italiani? Fottetevi
Proposta choc del ministro Riccardi. Case gratis ai rom. E agli italiani? di Paolo Granzotto
Il ministro (hi-tech) per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio e Cavaliere di III classe dell’Ordine di Radonez, non ha dubbi. Per favorire sviluppo e crescita bisogna investire sui figli dei rom (comunemente chiamati zingarelli e zingarelle), sulla loro scolarizzazione. Né ha dubbi su come evitare in futuro episodi di intolleranza nei confronti dei nomadi - episodi che «mettono a rischio l’integrazione», e su questo non ci piove, ma anche «la tenuta del Paese», e su questo concetto, invece, non cade una goccia: dar loro una casa, «perché la vita in una casa favorisce l’integrazione e il superamento della provvisorietà».
Ora, va bene l’emergenza, va bene fare a casa i compiti dettati dalla Merkel, va bene il martellante disprezzo per la classe politica e per chi l’ha eletta, va bene un Napolitano che calza, ma alla ventitré, il kepì di De Gaulle: ma questo Riccardi, che ci azzecca col governo tecnico? Questo Riccardi che ripete, da ministro in carica, con le responsabilità di un ministro in carica, i luoghi comuni buonisti, roridi, multiculturali, multietnici e multi tutto in uso nei salotti buoni (tutti siti a grande distanza dagli insediamenti rom) dove si pratica a chiacchiere, tra un frizzantino e un teuccio, l’«impegno nel sociale»? Questo Riccardi che a chi gli obiettava che gli zingari non vogliono essere «stabilizzati», non ci vanno nelle case, non mandano i loro figli a scuola, risponde, giulivo, che ci vuole più «dialogo», col quale nei salotti buonisti, sempre fra un frizzantino e un teuccio coi Pavesini, s’è certi che tutto s’ottiene, tutto s’aggiusta.
Ammettiamo pure che fino a ieri Andrea Riccardi vivesse tra le nuvole della sua comunità, dividendosi tra i sospiri per la pace nel mondo e i dialoghi con i suoi beneamati zingari. Ma ora, membro di un governo sobrio quanto si vuole ma stangatore cieco come pochi altri, dovrebbe saperlo. Dovrebbe sapere che ci sono migliaia a migliaia di italiani per i quali la casa resta un miraggio. Altrettanti se non di più che non sanno più come seguitare a pagare il mutuo per quelle che dopo mille calcoli, riflessioni e patemi d’animo erano diventate le loro agognatissime quattro mura. Dovrebbe sapere che si mette male e si mette male per tutti: che non c’è più una lira. E lui, il Cavaliere di III classe dell’Ordine di Radonez, cosa ti va a proporre? Di offrire a titolo grazioso una casa ai 130-150mila nomadi temporaneamente stanziati in Italia.
O, in via alternativa, dar loro una consistente buonuscita in contanti - si chiama, in gergo santegistese, «rimpatrio assistito» - perché se ne tornino da dove son venuti. Oltre tutto, se se la passassero davvero male qui da noi, gli zingari se ne sarebbero già tornati, chi pedibus calcantibus chi a bordo della propria Mercedes (esente da bollo e assicurazione, eh, son nomadi...) alle loro regioni, alle loro pustze. Se restano, vuol dire che si trovano a proprio agio avendo trovato terreno fertile per l’accattonaggio, lettura della mano, furti e furtarelli, recupero forzoso d’ogni pezzo di rame in circolazione e altre attività che appartengono, come ci è stato insegnato, alla loro grande cultura. Non che manchino gli zingari dediti a lavori leciti, per carità. Ma caso vuole, quelli coi quali si ha a che fare, quelli che incontriamo per strada nei pittoreschi costumi della loro grande, grandissima cultura, sono i primi. Andrea Riccardi vorrebbe tanto farceli piacere, ma quello di privilegiarli regalando loro case e soldi - negate le une e negati gli altri al cittadino italiano in bolletta - non par proprio essere la strada giusta. Ci manca solo, oltre a quelle che già ci ammorbano, la casta dei Rom da mantenere a pane, burro e marmellata.
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11 commenti:
Ecco. Appunto. Pure il pezzo di Perna è eloquente. L'indagine che fece su Sant'Egidio qualche anno fa Magister per l'Espresso è da brividi (si trova in rete). E noi uno così ce lo siamo caricato in un governo tecnico, che deve risolvere problemi economici... Sì sì: tutto normale.
Elly, perdonami, ma mi sembra di aver lasciato un commento ieri sera molto tardi anche all'altro post di ieri, ma non lo vedo pubblicato. Forse è andato nello spam, o forse non ho clikkato due volte (a volte è necessario). Vabbe', comunque ti rispondo qui: certo che doveva essere un governo tecnico questo, messo lì per risolvere i problemi economici e attuare la lettera della BCE... per i fessi che ci hanno creduto e che ci credono!
Appunto, ma che c'azzecca questo qua col governo dei tecnici. Tecnici nell'inventare sacrifici. Sacrifici sì, ma solo per gli italiani. E quelli chi sarebbero? Una nuova casta di privilegiati - spuntata dal cappello magico di questo ministro improvvisato - a cui assegnare una casa gratis, pagata con i sacrifici degli italiani?
Simili proposte alimentano solo l'irritazione e la reazione del Popolo Italiano verace. Poi si lamentano del "razzismo" quando sono proprio loro i primi responsabili.
Nico, no, no, noi NON lo abbiamo votato, lo ha scelto il governo illegittimo che ora siede a palazzo chigi. E' diversa la cosa... peccato che però, per ogni sua decisione (CHE NON DOVREBBE PRENDERE) NOI italiani ne paghiamo le conseguenze.
Eh, Marsh, tanto siamo da spremere ancora un pò... e dobbiamo ingoiare rospi su rospi.
Massimo, che si prendano le loro responsabilità quando parlano e agiscono a vanvera. E non che poi con una qualsiasi scusa se ne tirino fuori. Si, sono quelli come il tizio che ha il ministero dell'integrazione o i cattolici o i cattocomunisti o gli imbecilli terzomondisti ad aizzare il popolo. La colpa è solo loro quando il bianco ammazza il nero o il rom.
Uh, fa un pò ridere ma qualcuno proprio ieri sera mi ha detto (scusate la delicatezza della frase ma è mooolto eloquente) più o meno così: "cambiano i cazzi ma i culi sono sempre gli stessi".
Io la sapevo nella versione coi cetrioli al posto dei ca..i!! La frase è perfetta, però, e drammaticamente vera.
Sì, Elly, giusto: bisogna evitare di usare la parola "noi" quando si parla di questi usurpatori. E' solo che io me li sento tutti sul groppone... Perché tanto alla fine siamo noi che paghiamo le scelte scellerate di questi mentecatti. E di Riccardi e quelli come lui in particolare, che così facendo non si rendono conto di alimentare il razzismo.
"Ora, va bene l’emergenza, va bene fare a casa i compiti dettati dalla Merkel, va bene il martellante disprezzo per la classe politica e per chi l’ha eletta, va bene un Napolitano che calza, ma alla ventitré, il kepì di De Gaulle...".
No, non va bene per niente, caro Granzotto. E quello che si rifiuta di capire perfino il cronista in questione, è che i banchieri al governo e al servizio dell'esproprio nazionale, vogliono costringerci a vendere le nostre case (dopo averci strozzato a suon di tasse) per SOSTITUIRCI con in cosiddetti "nuovi Italiani" ai quali dare quanto prima lo ius soli (rom, extra, negri ecc.).
Riccardi? E' solo un servo buonista al servizio dei banchieri Monti-Passera-Fornero.
@Marsh: come ho già scritto più volte, questo è un governo di sinistra camuffato da "tecnici" e banchieri in pieno conflitto di interessi.
Non cado nella trappola di pensare che questo tizio non sappia quello che fa. In realtà uno dei tanti tabu di questo paesucolo sono i rapporti tra (onorate) società cattoliche e la gestione del patrimonio edilizio/edificabile. La Lombardia, l'esempio più lampante, è stretta d'assedio da curie e società immobiliari che trattano fra loro nel dis-interesse comune. Fenomeni di dequalifica verticale delle abitazioni, dei condomini, di interi quartieri non possono che fare bene a questi giri di affari. Funziona così dagli anni Cinquanta.
I residenti pagheranno qualunque cifra per scappare, con prezzi folli in provincia e nuove case da costruire -il Chiesa possiede una parte considerevole delle terre agricole intorno alla città, guarda un pò- salvo ritrovarsi prigioneri di ghetti che nessuno vuole neanche avvicinare, come sta succedendo a Milano. Palazzinaggio e immigrazione sono un'accoppiata vincente.
Leggete bene l'articolo, e noterete che Riccardi non ha mai detto quel che quel "giornalista" gli ha messo in bocca. Fate una googlata veloce, e troverete le vere dichiarazioni.
Che sono ben diverse da quelle interpretate in quello pseudo articolo.
Sarebbe bene, ogni volta che si trova una notizia, cercare delle conferme, e non fidarsi della prima fonte che si trova. Soprattutto se stiamo parlando de Il Giornale.
Se volete leggere l'intervista riportata in maniera un po' meno spudoratamente faziosa, eccola qua:
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=74484871
Tratto dalla tua meno faziosa fonte: «Con nuove forme di accoglienza, garantendo almeno i requisiti igienicosanitari fondamentali. Credo si debba lavorare alla stabilizzazione di rom e sinti nelle case, perché la vita in una casa favorisce l`integrazione e il superamento della provvisorietà. Sono un popolo giovane. Investiamo sui loro figli, sulla scolarizzazione».
Ora dimmi dove diavolo sta la differenza. Il giornalista del giornale (che presumo tu odi con tutto te stesso) ha riportato esattamente le stesse cose. E io, QUI nel MIO blog sono LIBERA di riportare le notizie che voglio e non sarai tu a dirmi quali devo pubblicare o no. Chiaro? Ora, ti ho pubblicato solo per questo. Se torni qui di nuovo con l'aria da maestrino con la cazzo di penna rossa, ho deciso che non ti pubblico.
Ah certo, saranno + affidabili repubblica o il fatto (minuscoli)... ma x piacere, và!
Brava Elly, hai fatto bene a rispondere così, non si meritano altro questi trollazzi.
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