giovedì 15 dicembre 2011

Basterebbe una cosa...

... armarsi di coraggio, prendersi la responsabilità, votare no alla fiducia e rimandare a casa questo governo NON eletto e tornare ad elezioni vere e proprie. Solo così, caro il mio B. potrai riprenderti i tuoi voti... Il fatto è che dei sondaggi non ce ne frega un cazzo. Ci interessa di strappare l'italia dalle mani dei terroristi, dei leviatani e dei poteri forti, poi si ricomincia tutto daccapo. Fuori dai coglioni i vampiri asserviti ai poteri forti.


E' ancora indeciso se parlare domani alla Camera in occasione del voto di fiducia sulla manovra, ma di una cosa Silvio Berlusconi è sicuro: "In Italia nessuno riesce a fare quello che vuole. Anche Monti, disperato, ha capito che l’architettura dello Stato va cambiata, se ne è accorto presentando un certo decreto legge che ha poi dovuto cambiare, ma giustamente ha i giornali dalla sua parte che non lo hanno criticato". L'ex presidente del Consiglio, alla presentazione del libro di Bruno Vespa, parla della manovra e spiega che "è molto difficile parlare in questo momento perché molte misure sono contrarie a quello che vorremmo noi da liberali veri". Lo stesso Monti, dice il Cavaliere, "aveva proposto un provvedimento di riforma, ma poi il Professore è stato costretto a fare retromarcia su tutto. Monti è davvero disperato". Nonostante questo, rassicura Berlusconi, il Pdl voterà la fiducia sulla manovra perché "in un’emergenza si tratta di scegliere il male minore" e "se votassimo no al provvedimento presentato da Monti e che siamo riusciti a cambiare in molti punti creeremmo un danno al Paese molto superiore all’approvazione di questo decreto che contiene molte disposizioni che potremo sicuramente cambiare in futuro quando gli italiani ridessero a noi il governo del Paese".

Entrando nel merito dei provvedimenti, il leader del Pdl ha espresso critiche su pensioni e scudo fiscale. "Molte misure negano i principi liberali. Le pensioni, per esempio, non si possono cambiare perché si negano diritti acquisiti o fare la patrimoniale continuativa per i capitali rientrati con lo scudo fiscale. Non ne facciamo una battaglia perché gli evasori non sono simpatici, ma uno Stato non può e non deve fare queste cose. Lo Stato deve essere il primo a dire pacta servanda sunt". Per quel che riguarda l'Ici, il Cav ha specificato che "se ce ne fossero le possibilità, sarebbe una delle prime imposte da abrogare", perché "la casa è un bene fondamentale su cui una famiglia costruisce il proprio futuro. La prima preoccupazione di un capo famiglia è che la sua famiglia abbia una casa e si deve fare tutto ciò che si può fare per renderla inattaccabile, per far sì che chi ce l’ha non debba pagare un affitto allo Stato per essere proprietario. In una situazione eccezionale come questa è anche accettabile che venga introdotta un’imposta del genere ma se ce ne fossero le possibilità sarebbe una delle prime imposte da abrogare".

L'ex premier ha aggiunto che "rispetto alla manovra europea mi ero già opposto diverse volte a questa volontà di introdurre come obbligo assoluto il fatto che i vari Paesi puntassero, entro il 2013, 2014 o 2015 a seconda dei Paesi, alla parità di bilancio eliminando il deficit. Questa è una cosa assolutamente assurda. E appena io non sono stato là a porre il veto è passata". Per questa ragione, Berlusconi ha precisato di appoggiare la scelta del premier britannico David Cameron di non sottoscrivere il patto sull'unione fiscale. Sul completamento della legislatura da parte del governo Monti, Berlusconi ha detto: "Non c’è nessuna certezza che questo governo abbia di fronte a sé tutto il tempo della legislatura, che è un breve periodo ma in un momento come questo un giorno può portare a cambiamenti importanti". E a chi gli domandava se si sentisse già in campagna elettorale, ha risposto: "Un movimento politico è sempre in campagna elettorale. Noi riteniamo di essere pronti per le elezioni in qualsiasi momento. Se non ci fosse più il consenso nostro e dell’altra parte politica circa i provvedimenti proposti da questo governo ci sarebbe lo scioglimento delle Camere. Questo può accadere domani, dopodomani...".

Sempre convinto che la Costituzione vada cambiata "altrimenti il Paese diventa ingovernabile", Berlusconi ha ribadito la necessità che "sia modificata l’architettura costituzionale" in modo da accelerare ad esempio l’iter delle "leggi in Parlamento". A chi gli ha chiesto se i componenti del governo tecnico possano rimanere in politica, Silvio Berlusconi ha risposto: "È una domanda che dovete fare a loro, credo però che dopo torneranno al loro lavoro anche se Monti e i suoi ministri sono delle persone capaci e potrebbero far parte anche di un altro governo". Al Tempio di Adriano, Berlusconi è tornato a parlare anche delle cene ad Arcore e dell'attacco giudiziario nei suoi confronti e ha precisato: "Si tratta solo di calunnie. Per queste cene del tutto eleganti e normali sono stato sottoposto ad un linciaggio da parte dell’opposizione, della stampa italiana e di una parte della stampa internazionale. Io rifarei tutto, non cambierei nulla". E sull'asta delle frequenze tv, il leader del Pdl ha scritto sul suo proflio facebook che "l'argomento mi lascia indifferente, non me ne sono per niente interessato, ma ho una consapevolezza: con il numero incredibile di frequenze oggi disponibili ci sarà pochissima gara per occuparle". Così come non si sente di dover chiedere scusa agli italiani, in merito alla previsione della crisi economica perché, dice Berlusconi: "Non è vero che il governo non avesse previsto la crisi, che era chiara. La verità è che il fatto psicologico era la prima causa della crisi".

Il Cavaliere ha parlato anche della legge elettorale che "va cambiata comunque, anche se la Corte Costituzionale bocciasse i quesiti referendari", perché "il primo punto da cambiare è il meccanismo del premio di maggioranza per il Senato: è ragionevole perché non garantisce la governabilità. Il referendum ha avuto più di un milione di firme e per questo bisogna introdurre almeno una quota di preferenze".

Poi ha rivelato di stare "leggendo i diari di Mussolini e le lettere della Petacci. Devo dire che mi ci ritrovo in molte situazioni. Perché viene fuori come chi sta al governo del Paese non abbia veramente dei poteri". Parlando dell'alleanza con la Lega, l'ex premier la considera non ancora persa, ha detto di "non essere riuscito a vedere Bossi", ha osservato che al Carroccio "è tornato carattere" e che secondo lui il Senatùr lo critica perché "cerca di raccogliere voti". Ma alla fine, dice il Cav, la Lega "non è masochista, sa che senza di noi alle prossime elezioni amministrative perde voti". Quanto al rapporto con Tremonti, e al possibile passaggio alla Lega, Berlusconi ha rilevato che l’ex ministro dell’Economia "ha spesso partecipato alle manifestazioni della Lega, mai a quelle nostre...". Per quanto concerne l'Udc, secondo Berlusconi il partito di Casini "sarà costretto a stare nel centrodestra perché i suoi elettori sono moderati, in gran parte cattolici, e quando l’Udc in Piemonte per le elezioni regionali ha deciso di stare con la sinistra ha perso metà dei suoi elettori". "I sondaggi - ha aggiunto Berlusconi - dicono che se in una elezione regionale la perdita è del 50%, potrebbe essere di 2/3 alle elezioni nazionali nonostante Casini abbia il suo pubblico affezionato: quasi il 70% delle elettrici di età superiore ai 50 anni lo votano perché gli piace. Io non sono assolutamente geloso: è un bel fieu, è un bel ragazzo".

3 commenti:

Massimo ha detto...

Giustissimo, Elly. O Berlusconi cambia registro e affossa Monti e le sue rapine, oppure si gioca, forse definitivamente, tanti voti che saranno liberi e in cerca di una casa che, al momento, per come si sta comportando, si chiama Lega.

Anonimo ha detto...

495 si e 88 no. Tutti si sono profusi in critiche, hanno spiegato le loro differenze di opinione ma a noi hanno detto che questa manovra si doveva fare e cosi si sono prostrati e compatti hanno votato per la dittatura contro il popolo. Questa sera la palla passa allo squallido teatrino del senato. NON ERA QUESTO IL PAESE CHE VOLEVAMO. Buon Natale a tutti.

Eleonora ha detto...

Massimo, no, non voterò mai più. Nemmeno per la Lega.

Anonimo, sto leggendo ora il disastroso risultato del voto. Già, tutti hanno avuto da ridire della manovra e poi ecco il risultato. Perfetto. Ma daltronde, stamane il presidente rosso napolitano ha detto che TUTTI debbono pagare, anche (e soprattutto) gli indigenti altrimenti non ci sarebbe sviluppo.

E nel frattempo, circa 3000 detenuti stanno per tornare a casetta... approvato il pacchetto svuota-carceri. Si, sarà un buon natale per tutti mentre l'italia affonderà per davvero.