giovedì 16 dicembre 2010

L'asilo e le canzoni natalizie


La festa di Natale per bimbi e genitori si farà. A comunicare la marcia indietro della scuola materna comunale di via Forze Armate 59 — che aveva annullato la tradizionale canzoncina natalizia a causa dell’alto numero di studenti con famiglie non cristiane — è l’assessore comunale all’Educazione, Mariolina Moioli. «Ho contattato i vertici della scuola e si è deciso che la festa sarà fatta — dice l’assessore — ritengo che, a prescindere dall’appartenenza religiosa o culturale delle famiglie, chi vive nella comunità abbia diritto a partecipare pienamente alla nostre tradizioni. E la festa di Natale è un’ottima occasione di integrazione per bambini e genitori». A chiedere alla direttrice che la festa fosse fatta è stato sin dall’inizio un gruppo di mamme, «in maggioranza laiche e per nulla razziste», come tengono a precisare. La scuola, dove un quarto dei 175 bambini è figlio di genitori stranieri, aveva spiegato con una lettera le ragione dell’annullamento della cerimonia, votato a maggioranza dalle maestre. «Nella scuola c’è la presenza di un’alta percentuale di bambini appartenenti ad altre culture e religioni — si legge nell’avviso — e di stranieri appena ammessi alla frequenza, che non parlano neppure italiano». Il collegio dei docenti aveva così deciso di non fare cantare le canzoni di Natale ai bambini di fronte ai genitori, ma tutt’al più durante una festicciola “a porte chiuse” fra di loro. Una scelta motivata anche dal possibile disagio che, a detta delle maestre, avrebbero potuto vivere i bimbi più piccoli, iscritti già a 2 anni e mezzo o quelli i cui genitori non avrebbero potuto essere alla festa per ragioni di lavoro.

Il responsabile Scuola del Pd lombardo, Marco Campione, è critico nei confronti del Comune: «Siamo contenti che la festa ora si faccia — dice — ma la Moioli anziché dare lezioncine di integrazione dovrebbe trovare le risorse necessarie alle scuole per integrare davvero i bambini stranieri». Non è ancora noto il giorno in cui le mamme saranno invitate in aula per sentire i bimbi cantare. Di certo, invece, le canzoncine natalizie scelte saranno “laiche”: incentrate su renne e Babbo Natale, senza riferimenti a Gesù Bambino. La stessa scelta è stata fatta la scuola elementare Radice, in via Paravia, dove i bimbi italiani sono appena 6 dei 98 iscritti. La festa, a cui prenderanno parte anche i genitori, lì si farà venerdì. «Della scuola di via Paravia purtroppo si è spesso parlato come di unistituto ghetto” — dice Diana De Marchi, consigliere provinciale del Pd — il fatto che invece si festeggi il Natale, tutti insieme e in modo ragionato, prova lo sforzo delle maestre di creare un laboratorio di integrazione».

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