domenica 31 luglio 2011

Ops...

... e si sbrigano persino a farcelo sapere.


MILANO - La strage di Oslo porta consensi al partito labusista norvegese. Secondo un recente sondaggio pubblicato nel paese scandinavo, la popolarità della formazione al governo sta conoscendo un livello altissimo di popolarità.

SONDAGGIO - Il partito del primo ministro Jens Stoltenberg ha raggiunto il 41,7% dei consensi, secondo questa indagine svolta tra il 29 e il 30 luglio, con un incremento di 11,1 punti percentuali rispetto allo scorso mese di giugno. Il Partito del progresso (destra populista), a cui faceva riferimento l'autore degli attacchi Anders Behring Breivik, ha invece registrato un calo di tre punti percentuali, scendendo al 16,5%. I conservatori, da parte loro, hanno perso quasi cinque punti passando dal 28,5% di giugno all'attuale 23,7%. Il sondaggio è stato svolto dall'istituto Synovate, contattando 500 persone in rappresentanza della popolazione norvegese.

2 commenti:

Massimo ha detto...

Cui prodest ?
Quando le brigate rosse imperversavano con i loro omicidi (i cui colpevoli oggi sono tutti liberi !) la sinistra rifiutava di considerarli assassini comunisti in base alla domanda "cui prodest?", "a chi giova" ? Sono omicidi che giovano alla destra, quindi gli assassini sono di destra. Solo molto, troppo in ritardo riconobbero che sì, erano compagni, ma "compagni che sbagliano".
Cosa dovremmo dire noi di Breivik ? Prima dovrmmo chiederci "cui prodest?" e la risposta l'abbiamo dal tuo post e poi, al massimo, dire ch è un identitario che sbaglia ... ;-)

Nessie ha detto...

Massimo ha ragione. Non so per quanto tempo ci siamo sopportati gli omicidi (molti dei quali ancora impuniti come nel caso Battisti) della BR & affini (che pure erano dei marxisti esattamente come era marxista l'allora PCI). Eppure nessuno si è mai sognato di mettere in galera o di mettere la mordacchia al più grande partito comunista d'Europa. Cioè quello italiano. E tuttavia l'albero genealogico era lo stesso e della stessa provenienza. Ma la libertà d'opinione, di stampa, espressione e propaganda il PCI se lo tenne ben stretto comunque. Perché gli identitari dovrebbero sentirsi intimiditi solo perché c'è qualcuno che sbarella di brutto, passando alle vie di fatto?