giovedì 14 luglio 2011

Criminali...

... di stato e crimini di stato. Legge sul fine vita. Quando lo stato sbaglia profondamente. Mi piacerebbe sapere chi davvero ci guadagna a mantenere in vita una persona già morta da tempo. Nessuno me lo dirà perchè queste sono cose che non si devono sapere. Ma lor signori sanno cosa significa accudire un malato terminale di cancro? Lo hanno mai visto un malato del genere a pochi giorni dalla morte? Bhe, se non lo hanno visto, potrebbero chiedere anche a me. Hanno mai visto una persona colpita da un ampio ictus come è ridotta? Anche questo potrebbero chiederlo a me... Le persone, hanno tutto il diritto di morire così come hanno il diritto di restare in vita. Ma se un medico dice che NON c'è più alcuna speranza, allora perchè bisogna lasciar vegetare a forza una persona già morta?

Ecco, rispondevo a Samuela e ricordavo del film "Coma". Chi non lo ha visto, qui la trama. Ma quello era solo un film... che sta diventando realtà.



6 commenti:

samuela ha detto...

Marchetta -letteralmente- alla Cupola al di là del Tevere.
E non dimentichiamo che sì, vegetali, ma spesso con un bel pò di carne ancora in buono stato. Ricordo la fregola di un dottorino che s'infervorava che Eluana poteva essere "utile ad altre persone". La dignità del supermercato di organi.
La prossima mossa quale sarà, che mio marito vuole un figlio e io no mi insemineranno a forza per "favorire la vita"?

Eleonora ha detto...

Hai mai visto il film Coma? Ecco, pensando a questa horrorifica legge, vedo tanti malati terminali o in coma appesi a dei fili che scendono dal soffitto... ma quello era un film di tantissimi anni fa. Ora è realtà. Almeno qui nella bigotta e stupida italietta.

samuela ha detto...

Appunto, non persone quarti di bue. Metafora perfetta.

Ma se un poveraccio in totale e cieca disperazione -e se continua così ne vedremo diversi- si volesse buttare da un ponte? Che gli fanno, lo mettono in galera come nel Medioevo, motivazione "attentato a Dio"?
Basta vedere il modo in cui tutto l'arco parlamentare si è avventato sulla morte di Monicelli, strumentalizzando il gesto certo estremo e non esemplare di un uomo che si pensava in un vicolo cieco, ma del tutto individuale. Una delle pagine recenti più infami della nostra già spesso indecente storia politica.

Eleonora ha detto...

A me la "difesa" della vita (non vita) a tutti i costi fa letteralmente schifo. Dico, come si fa solo a pensare che una persona in coma vegetativo da oltre 15 anni possa tornare normale o essere utile agli altri? E per davvero si può pensare che uno steso su un letto d'ospedale attaccato a delle macchine, possa risultare vivo? Sul serio.

samuela ha detto...

Ah, ma è Coma Profondo! Bel film, io da piccola avevo la passione per i thriller-horror! Magari lo rivedo, anche se basta girare un pò la cronaca italiana...

Ci sarebbe da indagare a lungo sull'idea morbosa che certo cattolicesimo ha del corpo, come quelle suore che dissero che Eluana "sotto" era bellissima. Un qualcosa di oscuro e inquietante.
L'aspetto che mi fa paura è che se il tuo corpo non è l'unico confine invalicabile agli altri, potenzialmente non ci sono limiti. Credo che chi ha blaterato di libertà fino ad ora, da una parte e dall'altra, non abbia capito un milionesimo della posta in gioco.

Comunque oggi vedevo un servizio sul leone paralizzato in Brasile che si fa di tutto per tenere in vita. Nella savana si sarebbe trascinato da parte e sarebbe morto, si spera prma che lo trovassero le iene.
Ma perchè? Perchè applicare la mostruosità umana anche alla natura? Abbiamo perso ogni senso del limite?

Eleonora ha detto...

Argh, si il film si intitola Coma profondo in effetti e il libro da cui è stato tratto il film invece si intitola semplicemente Coma. Si, ricordo quelle suorine idiote, si, dicevano che sotto era bellissima e che AVREBBE potuto procreare come una persona normale. Altro che inquietante la cosa... io la vedo proprio marcia fin nel profondo. SE i lorsignori vogliono parlare di libertà vera, allora diano ai cittadini la possibilità di morire DIGNITOSAMENTE. Perchè qui non c'è in gioco la morte di un singolo ma ci sono di mezzo anche i familiari. E la morte deve essere dignitosa. E no, ormai con quella legge non ci saranno più limiti.

Si, ho visto anche io quel servizio del leone paralizzato. Ho visto le lacrime... e forse avrebbe preferito morire infatti.