lunedì 12 agosto 2013

Sul femminicidio

Il sinonimo corretto per femminicidio: Assassinio del Diritto di Gabriele Adinolfi

Da oggi non c'è più uno Stato di Diritto né più alcun diritto per i cittadini. La decisione, psicopatica e trasversalmente condivisa, di definire il reato di femminicidio equivale alla liquidazione di ogni residuo di equità giuridica. Posto che l'omicidio prevede pene che giungono fino all'ergastolo, determinato che i giudici, che in Italia hanno un potere discrezionale quanto in nessun'altra parte del mondo, hanno a disposizione tutte le facoltà di applicare aggravanti alle sentenze e restrizioni nell'applicazione delle pene, la definizione stessa di “femminicidio” non ha alcun effetto concreto, visto che più dell'ergastolo a un assassino non si può dare. Non ha alcun effetto se non quello di stabilire che da oggi non esistono più cittadini ma categorie, “di genere”. Come del resto non si è risparmiato dal chiarire lo stesso numero due dell'esecutivo, il segretario del pdl. Insomma si è maschi, fenmmine, gay, trans e come tali si ha uno status civile, non come cittadini o come italiani. E' una decisione politica di cui sono corresponsabili tutti coloro che si sono appecoronati alla rivoluzione sociocultuarle ed esistenziale voluta dagli Usa che stanno movendo uno scontro di civiltà accanito e senza quartiere contro la Civiltà e contro l'Europa. E' questo il secondo provvedimento in cento giorni del governo Alfetta. Fa seguito all'altra aberrazione giuridica della legge contro l'omofobia. Anch'essa del tutto inutile se non a determinare “cittadinanze di genere”, visto che c'erano tutti gli strumenti giuridici per appesantire le condanne per aggressione. La legge contro l'omofobia ha un significato inverso e capovolto rispetto al suo enunciato: serve infatti a vietare qualsiasi espressione di pensiero perfino dubitativa riguardo la “rivoluzione di genere” che ci hanno importato dal mondo Wasp. Se così non si fa che confermare l'esistenza di una stratificazione piramidale dei diritti dei sudditi (perché di cittadinanza non è più lecito parlare) in cui la categoria più svantaggiata è quella dei maschi, bianchi, eterosessuali e liberi imprenditori, si determina al tempo stesso una rivoluzione giuridica, civile ed etica che segna la fine del concetto di Nazione, di famiglia e di comunità, facendo sparire del tutto quel famoso adagio secondo il quale ognuno sarebbe uguale di fronte alla legge. Tutti insieme appassionatamente i nostri politici sono colpevoli di quest'aberrazione. Sanno quello che fanno? Qualcuno sì, gli altri, i più, stanno ancor peggio, sono morti che camminano e che ci uccidono camminando in trance. Che possiamo dire loro se non che se ne vadano tutti affan'culo?

2 commenti:

Josh ha detto...

OT ma notizie talmente folli che vale la pena:


_il fisco, ora ...
"più umano", di Befera:

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2013/08/12/933280-coppia-espropriata-casa-multata.shtml



_signora 60enne subisce furto in casa per 50000 euro circa,
e per sua sicurezza decide di girare con un coltello in borsetta.

Hanno denunciato lei:

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2013/08/12/933524-donna-per-paura-gira-con-coltello.shtml

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http://www.imolaoggi.it/2013/08/09/bernardini-ln-notti-brave-birre-e-svago-degli-immigrati-con-carta-di-credito-del-comune/

tanto paghiamo noi...

la prepagata municipale con la regalia di Stato per le baldorie dei migranti!

_tentato "femminicidio" gaiolesbo e pure "migrante":

http://www.veneziatoday.it/cronaca/aggressione-donna-cotello-tagli-feriti-volto-favaro-veneto.html

Maria Luisa ha detto...

non riesco a capacitarmi della stoltezza di noi emiliani.
I più stupidi siamo noi ferraresi,almeno a Bologna per una volta non hanno eletto uno di sinistra