martedì 6 agosto 2013

Il no di Malta al diktat ue

 Malta si ribella ai diktat ue e non lascia sbarcare i clandestini (nell'articolo vengono chiamati erroneamente "naufraghi". Ma non sono naufraghi, sono clandestini punto e basta), ed è giusto così. Però, a farne le spese della negazione maltese, siamo noi che dobbiamo accoglierli forzatamente perchè, è evidente non sappiamo ribellarci allo stesso diktat.

Immigrati, l'Ue: "Lasci sbarcare i naufraghi". Ma Malta: "No all'attracco". Un centinaio di clandestini soccorsi al largo e portati a Malta. Il governo della Valletta vieta l'attracco al porto. L'Ue: "la priorità è salvare la vita degli immigrati soccorsi" di Sergio Rame

Braccio di ferro tra l'Unione europea e Malta. Al largo un centinaio di immigrati clandestini che chiedono di poter sbarcare sull'isola. Ma il governo della Valletta non vuol sentir ragioni. "È dovere umanitario delle autorità maltesi lasciar sbarcare queste persone. Rinviare la nave in Libia sarebbe contrario alle leggi internazionali", ha spiegato il commissario europeo agli Affari interni Cecilia Malmstrom dopo che è statp impedito l’attracco nel porto della Valletta al capitano di una nave soccorsa in mare. "La priorità è salvare le vite delle persone soccorse". Mentre il governo di Malta continua a ribadire che la nave non può attraccare al porto della Valletta, l'Unione europea fa di tutto perché i clandestini non siano costretti a tornare in Libia. "Qualsiasi disputa sull’autorità responsabile della ricerca e del soccorso, incluso il coinvolgimento delle autorità italiane e libiche - ha spiegato la Malmstrom - così come il posto giusto per lo sbarco, non aiuta le persone in immediata necessità di aiuto. Queste questioni saranno chiarite in seguito". Secondo le informazioni della Commissione europea, il proprietario della nave Salamis avrenne portato a compimento i doveri umanitari per salvare la vita di 102 clandestini naufragati in mare. Tra questi ci sarebbero quattro donne in stato di gravidanza, una donna ferita e un bimbo di circa cinque mesi. Dopo il soccorso, il proprietario della nave ha fatto rotta verso il porto della Valletta. La nave è vicina a Malta in attesa di far sbarcare gli immigrati. "È assolutamente importante salvare le loro vite", ha spiegato la Malmstrom in una nota in cui "sollecita le autorità" della Valletta a intervenire. Il commissario ha, inoltre, evidenziato che "il capitano della nave ha diffuso una richiesta medica urgente poich‚ la donna ferita ha necessità di un immediato ricovero in ospedale".

2 commenti:

Io Leggo Solo Feltri ha detto...

Ma a chi avrà la sfortuna di incontrarli sul proprio cammino, quando saranno a bivaccare e delinquere in Italia, la vita chi la salva?

(perchè, lo sappiamo bene, finirà così: come al solito Malta scaricherà la propria spazzatura nella discarica italiana)

NB

La scorsa settimana 1200 detenuti comuni sono evasi dopo una rivolta nel carcere libico di Bengasi.

Questi provengono dalla Libia.

Non mi pare difficile capire di chi si tratti...

Eleonora ha detto...

Si, sono stati fatti evadere parecchi detenuti e non soltanto in libia, l'avevo letto da qualche parte qualche giorno fa. E' ovvio che arrivano qui. Tanto ormai siamo terra di conquista. Inutile discutere sulle conseguenze, vero? Le conosciamo già... ma noi che pensiamo male siamo razzisti. Malta e cipro, ovviamente (essendo piccolissimi stati) scaricano su di noi.