martedì 15 maggio 2012

Ma si, includiamoli...

... e inculiamo gli italiani...


L'Unione europea è ai minimi termini scossa dalle turbolenze finanziarie e traumatizzata dalla caos politico che minaccia di scoppiare in Grecia. La disoccupazione nei Paesi dell'area Ocse è arrivata a livelli da record: oltre 11 milioni giovani sono senza lavoro. Lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi è tornato a sfondare la soglia drammatica dei 450 punti base. Ma tra i primi punti dell'agenda del governo spuntano i rom. Dopo aver ammesso nei giorni scorsi una serie di errori in materia di pensioni, mercato del lavoro e misure di austerity, il ministro del Welfare Elsa Fornero ha fatto saper che l'escutivo guidato da Mario Monti punta a uscire dalla "gestione emergenziale" e lavorare per una vera inclusione dei rom. "Dobbiamo lavorare in modo sinergico e non disperdere energie", ha spiegato la Fornero parlando a una audizione a Palazzo. Secondo il ministro del Welfare, troppo spesso le istituzioni si limitano a "fare convegni e conferenze" senza, però, risolvere i problemi: "Dobbiamo andare oltre". Senza spiegare quali sono le misure per riuscire - effettivamente - a "includere" i rom nelle comunità in cui vivono, la Fornero si è limitata a spiegare che i temi su cui il governo intende lavorare per dare "risposte specifiche" sono quattro: abitazione, istruzione, lavoro e salute. Insomma, per il momento ci sono soltanto le linee guida. Non una parola sui campi abusi, sull'accattonaggio, sull'inserimento scolastico dei minori o sui crimini connessi. "La sinergia deve essere effettiva - ha spiegato il ministro del Welfare - evitando le gelosie istituzionali". Quello che, purtroppo, la Fornero non dice è che per essere inclusi i rom devono volersi far includere, che le risposte del governo devono passare prima di tutto attraverso la legalità e la lotta ai cambi abusivi, che la "gestione emergenziale" è dettata dal fatto che in città come Roma e Milano la convivenza con le comunità rom è emergenziale. Tutto questo, la Fornero non l'ha detto all'audizione al Senato. Purtroppo, finché non si daranno risposte concrete a queste poroblematiche, non si riuscirà mai ad arrivare a una vera e propria "inclusione".

1 commenti:

Nico ha detto...

Inclusione o reclusione? E' arrivata lei... Ma che strazio! Con tutti i problemi che ci sono questa è davvero una priorità. Qualcuno lo ha mai detto alla signora ministra che sono i rom a non volersi includere? E che forse è per questo che qualsiasi processo di inclusione non avrà mai successo e sarà solo uno spreco inutile di denaro pubblico, che forse sarebbe il caso tornasse a chi l'ha versato nelle casse dello Stato pagando le tasse sotto forma di servizi e di aiuti?
Oppure anche alla signora è arrivata la solita lista di organizzazioni da foraggiare con la scusa dell'inclusione rom? Gleil'ha passata l'amico suo ministro di Sant'Egidio? Che rabbia che mi fanno questi!