giovedì 31 maggio 2012

Oh, macchè scherziamo?

Ora, in un paese normale (anomalo quando c'era B.), ad un qualunque ministro (specie di centrodestra) che avesse ammesso uno sbaglio, gli si sarebbero chieste da dovunque le dimissioni... ma in un paese ancora anomalo, con un governo non eletto, ad un ministro che ammette un grave errore, cosa gli si dovrebbe chiedere? Ah, giusto, non gli si deve chiedere niente perchè, bhe, tutti possono sbagliare, specie i ministri plurilaureati lontano miliardi di km dalla strada e dai cittadini qualunque. Ci mancherebbe!


MILANO - I conti non tornano. E dopo mesi di polemiche con i sindacati, arriva l'ammissione di Elsa Fornero. «Sugli esodati abbiamo sbagliato» ha detto il ministro del Lavoro a Focus Economia su Radio 24. «Non ho mai pensato che i professori non sbagliano mai. Ma per me sarebbe difficile non essere 'professorale' visto che lo sono stata per trent'anni e più. Questa è la mia natura, la mia professione e la cosa che amo» ha aggiunto.

TUTTI SBAGLIANO -«È vero con gli esodati abbiamo sbagliato, tutti sbagliamo. Ma una cosa che vorrei ricordare- ha precisato- è che quando abbiamo fatto la riforma delle pensioni, l'abbiamo fatta in 20 giorni perchè il paese era sull'orlo di un baratro finanziario. Questo la gente l'ha già dimenticato. Non abbiamo avuto il lusso di un tempo di riflessione più lungo perchè altri governi in precedenza si erano presi il lusso di tempi di gradualismo eccessivi e molto molto lunghi. E noi abbiamo dovuto agire in fretta».

CIFRE SBAGLIATE - «Mi hanno dato una cifra sbagliata? Non so, forse. Ma non mi metto subito ad imputare -ha concluso il ministro Fornero - Dico che è compito del governo risolvere il problema di quelli che sono più prossimi alla pensione e prendere l'impegno di cercare modalità eque per risolvere il problema di quelli che non sono compresi in questi primi 65.000».

1 commenti:

Nessie ha detto...

Allora se ha sbagliato vada fuori dalle palle, e in fretta!