lunedì 20 giugno 2011
Pisapia e le richieste...
Milano - A pochi passi da Palazzo Marino è apparso uno striscione con la scritta "Che il vento spazzi via gli sgomberi". Un riferimento allo slogan elettorale "Il vento cambia davvero". Mentre Giuliano Pisapia giurava davanti al Consiglio comunale riunito per la prima volta, in piazza San Fedele l'associazione "Immigrati autorganizzati" e il centro sociale Cantiere hanno manifestato per chiedere conto al neo sindaco. "Sanatoria subito. Non siamo clandestini, siamo i nuovi cittadini". Questa la richiesta del corteo che ha consegnato a Pisapia una lettera per "spiegare come la legge Bossi Fini ci incateni al lavoro".
Il giuramento di Pisapia. Era il terzo punto all’ordine del giorno ed è arrivato puntuale: Pisapia ha giurato di fronte ai componenti del consiglio comunale. "Giuro di essere fedele alla Repubblica, di osservare la carta costituzionale e le leggi dello Stato, e di adempiere al mio ufficio per il pubblico bene": questa la formula letta dal sindaco e arrivata dopo l’esame della condizione di eleggibilità degli eletti e la surrogazione dei consiglieri dimissionari che l’Aula è stata costretta a votare per alzata di mano. Il sistema di voto elettronico, infatti, ha deciso di dare forfait alla seduta inaugurale del parlamentino milanese. L’imprevisto ha provocato qualche momento di ilarità raccolto da Carlo Masseroli, che presiede il consiglio fino all’elezione del presidente da parte dell’Aula, che si è auto interrogato ad alta voce, domandandosi se avesse autorizzato il voto per alzata di mano e rispondendosi positivamente.
Basilio Rizzo presidente del Consiglio. Basilio Rizzo è stato eletto presidente del consiglio comunale. Al termine della terza votazione un applauso dai consiglieri del centrosinistraha annunciato la sua elezione ancora prima dell’annuncio formale da parte del presidente dell’aula Carlo Masseroli. All’annuncio ufficiale tutta l’aula si è alzata in piedi applaudendo. Rizzo è stato eletto con 28 voti, mentre Riccardo De Corato ha ottenuto 15 voti e Marco Cappato 3.
Anche don Colmegna in piazza. Il "popolo arancione" che ha portato Pisapia alla vittoria è tornato in piazza per il primo Consiglio comunale davanti al maxi schermo allestito per l’occasione in piazza San Fedele. Anche la Sala Alessi, dove è stato posizionato l’altro schermo, si è riempita. Tra i presenti a seguire da fuori il Comune i lavori d’aula ci sono anche il presidente della Casa della Carità don Virginio Colmegna e il coordinatore milanese di Sel Daniele Farina. Nel frattempo il ristorante Papà Francesco, in via Marino, ha iniziato a servire gratuitamente l’annunciato risotto arancione alla zucca, ideato appositamente da uno chef.
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3 commenti:
e hai letto questa?
http://www.ilgiornale.it/milano/ora_islamici_vogliono_moschee_quartiere/21-06-2011/articolo-id=530604-page=0-comments=1
fra poco cisaranno quartieri in cui si mporrà il burqa atutte, si vieteranno gli alcoolici e si farà la caccia al gay?mi domando che cosa avessero in testa i Milanesi quando hanno votato.
Maria Luisa
Bella domanda... eppure sapevano. Dovevano solo scegliere il meno peggio e turarsi il naso... ma evidentemente hanno preferito altro.
che tristezza!
Povera Milano!
Maria Luisa
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