sabato 11 giugno 2011

La "polveriera" castel volturno


MILANO - È stato trovato il corpo senza vita della bimba di sette anni, Mary, la cui scomparsa nel Casertano era stata denunciata dalla mamma, Edik, 38 anni, di origine ghanese, incinta al quarto mese. Il corpo della piccola è stato ritrovato in un canale dei Regi Lagni, nel comune di Castel Volturno (Caserta), nei pressi del ristorante Scalzone. A lanciarla nel canale sarebbe stato un cittadino ghanese, Osofu Secondo quanto riferito alla polizia da alcuni connazionali e dalla stessa madre, un uomo, anche lui ghanese, non si sa ancora per quale ragione, avrebbe sequestrato la bambina portandola via a spalle e poi la avrebbe lanciata da un ponte nei Regi Lagni. Durante le verifiche della polizia, lungo la Statale Domitiana, il presunto omicida è stato fermato e dopo aver aggredito la polizia, ha confermato di aver gettato nel canale la bimba. L'uomo soffrirebbe di disturbi mentali.

LA RICOSTRUZIONE - Secondo una primissima ricostruzione, è probabile, ma è in corso di verifica, che tra l'uomo e la mamma della bimba, ci sia stato un diverbio: anche se la polizia ritiene che il ghanese possa avere agito in preda ad un raptus di follia. Mary prima di essere gettata nel canale, dove è morta annegata nell'acqua e nel fango, è stata picchiata a bastonate. La piccola viveva con la mamma; il papà, un liberiano, era recentemente tornato nella sua terra per motivi familiari.

IL RACCONTO - «Ho sentito gridare il mio nome, poi qualcuno mi ha detto "salvala salvala", sono corso in strada ma quando sono arrivato era troppo tardi». È il racconto della tragedia di Giulio, immigrato del Ghana, come Mary. Quando Giulio è giunto sul luogo della tragedia, non ha esitato a gettarsi nel canale per recuperare la bimba anche se ormai era troppo tardi. Quell'uomo «se l'è messa in spalla e l'ha portata via e nessuno ha fatto qualcosa per bloccarlo», grida Giulio che poi aggiunge «tutti sapevano in che stato era. Non fumava nè si drogava, ma matto lo era di sicuro. Spesso si metteva in mezzo alla strada a dirigere il traffico. Quello lì non doveva essere libero, doveva essere chiuso in qualche ospedale per le cure».

LA RABBIA - C'è rabbia tra la comunità ghanese di Castel Volturno (Caserta), molto numerosa in zona. In tanti avevano segnalato la pericolosità del cittadino ghanese fermato per la morte della piccola e che soffrirebbe di disturbi psichici. Ed oggi, in tanti, ripetono la stessa versione: il loro connazionale già altre volte aveva causato problemi e, denunciano, nessuno ha fatto nulla per evitare la tragedia. Il sindaco, Antonio Scalzone è allarmato: «Qui è una polveriera». A breve si riunirà la giunta per valutare le dimissioni in blocco: «Non è un voler gettare la spugna, ma è l'ennesimo campanello d'allarme». Adesso il sindaco teme la rivolta «per il disagio in cui sono costretti a vivere e che ha anche causato la morte della piccola».

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