venerdì 10 giugno 2011

Giunta Pisapia (2)


MILANO - «La vera novità della giunta che il neo sindaco di Milano ha presentato, riguarda la presenza all’interno di questa compagine per la prima volta dal dopoguerra ad oggi di assessori che fanno riferimento all’area radicale difensori da sempre dell’area dei centri sociali e quindi di quella cosiddetta "no global". Nemmeno nelle giunte social-comuniste degli anni ’70-80 l’area era mai entrata nella stanza dei bottoni di Palazzo Marino. Come poi quest’area si amalgamerà con un vecchio democristiano come Bruno Tabacci è tutto da scoprire». L'ex vicesindaco Riccardo De Corato, oggi consigliere comunale del Pdl, commenta così la composizione della nuova amministrazione comunale, presentata ufficialmente oggi da Giuliano Pisapia. Secondo l'ex aennino, «a parte Tabacci la giunta di Pisapia è priva non solo di amalgama politico ma anche di quella esperienza ammistrativa al governo della citta’ che nessuno dei suoi componenti, ad iniziare dal sindaco, possiede».

«OPPOSITORI ELIMINATI» - Critico anche il giudizio di un altro ex assessori pdl, Carlo Masseroli, che ha voluto fare i suoi «complimenti» a Pisapia per «avere annullato i potenziali oppositori in giunta», per avere «ridimensionato le aspettative di Boeri» e aver «beffato le ambizioni terzopolisti» ma «ha fatto l’errore di non portare in giunta una persona capace come Carmela Rozza». Masseroli definisce il nuovo esecutivo cittadino una «giunta bindiana-vendoliana» e sottolineato come non ci siano in giunta esponenti di Rifondazione, Idv e radicali «che forse diventeranno oppositori in consiglio comunale».

«PROMESSA NON MANTENUTA» - Di asse Bindi-Vendola all'ombra della giunta parla anche Igor Iezzi, segretario provinciale della Lega: «Auguriamo buon lavoro alla nuova giunta cattocomunista - ha commentato -. Speravamo che i partiti rimanessero fuori come aveva promesso Pisapia, ma dobbiamo registrare la prima promessa non mantenuta». «Tra il vecchio democristiano Tabacci che mantiene il doppio incarico nonostante le promesse elettorali - ha aggiunto Iezzi -, l'assessore al Welfare che ha come priorità gli immigrati e l'assessore alla Sicurezza che considera gli sgomberi l'ultimo strumento per far rispettare le regole, speravamo in qualcosa di meglio per Milano. Ora li aspettiamo al governo della città».

«FAMIGLIA PENALIZZATA» - «Esprimo perplessità sulla frammentazione in tre assessorati diversi dell'assessorato alle Politiche sociali, scuola e famiglia», è il commento dell'ex assessore Mariolina Moioli (i nuovi assessorati sono Educazione e istruzione, cui è delegata il vicesindaco Maria Grazia Guida, Politiche sociali con Pierfrancesco Majorino e Servizi civici con Daniela Benelli). «Peccato che l'innovazione che prevedeva l'unificazione di tutte queste competenze sia stata considerata dal Cnel uno degli elementi più qualificanti della capacità innovativa dei sistemi di welfare locali - dice Moioli -. Tra l'altro, nelle nuove deleghe, si parla di istruzione, di welfare ma è del tutto assente ogni riferimento alla famiglia, nucleo su cui si fonda ogni comunità».

«TABACCI? NON CI RAPPRESENTA» - L'ex candidato sindaco del Terzo Polo, Manfredi Palmeri, ha invece evidenziato come Bruno Tabacci «in giunta non rappresenta il Nuovo Polo, non è una scelta fatta in ragione del Nuovo Polo e non ci riguarda, noi faremo opposizione alla giunta Pisapia anche se dentro ci sarà Tabacci».

GARAVAGLIA: BENE LE QUOTE ROSA - Di segno opposto le reazioni del centrosinistra. Mariapia Garavaglia del Pd osserva: «Con il varo della sua giunta, formata per metà da donne, Giuliano Pisapia ha compiuto un grande atto per il bene della città di Milano e, più in generale, per la politica nel nostro Paese. Sono convinta che il nuovo sindaco, messa in campo la squadra, potrà dare vita a una stagione nuova e di grande innovazione in una città importante come il capoluogo della Lombardia». Garavaglia ricorda l'esperienza come vicesindaco a Roma nella giunta Veltroni: «Anche allora uomini e donne erano equamente rappresentate e anche allora si diede corso a un grandissimo lavoro amministrativo a favore della Capitale di tutti gli italiani. Auguri a Pisapia affinché la città da lui amministrata possa ora ripartire dopo anni di malgoverno della destra».

Mi chiedo dove stavano i candidati e dirigenti di centrodestra quando ci sono state le elezioni... Resta comunque il fatto che i milanesi hanno votato per Pisapia.

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