domenica 16 gennaio 2011

Tbc, altre malattie gravi e immigrazione


Il bollettino dei morti per influenza A sale ogni giorno. Di poche unità ma sale. Finora si contano una decina di vittime in tutta la Lombardia. Persone con un quadro clinico già gravemente compromesso. Eppure i numeri non devono stupire, non sono nulla di eccezionale. Anzi, rientrano perfettamente nella media stagionale. I virus più temibili sono ben altri rispetto all’H1N1. Stiamo parlando dell’Aids e della Tbc, che sembra una malattia appartenente al secolo scorso ma che in realtà sta registrando picchi preoccupanti e non accenna a placarsi. Se ne parla poco, pochissimo. Ma i casi registrati in un anno sono oltre 400, il triplo rispetto alla media italiana. In Lombardia i contagi oscillano tra i mille e i 1200. A dirla tutta, non si riesce nemmeno a stabilire un numero preciso dei casi. Per di più, gli infermieri lamentano una scarsa copertura assicurativa e si sentono esposti al contagio senza essere tutelati.

«A Milano e provincia - spiega l’assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna - ogni 100mila abitanti si verificano 25 nuovi casi all’anno di Tbc. Un’incidenza assai superiore rispetto al resto d’Italia. Ed è molto probabile che si tratti di una sottostima, dal momento che non tutti i casi vengono denunciati, soprattutto se si tratta di immigrati irregolari». Per incoraggiare gli stranieri a rischio a farsi visitare, l’ambulatorio dell’Opera San Francesco ha promosso il progetto «Immigrazione sana»: un test agli immigrati senza verificare né denunciare la loro provenienza o l’irregolarità dei loro documenti. In questo modo è stato ottenuto un discreto risultato, dimezzando la percentuale dei «malati latitanti» che a catena avrebbero corso il rischio di contagiare altre persone. Eppure la tubercolosi serpeggia anche tra i banchi delle scuole: l’anno scorso sono stati registrati più di dieci casi in pochi mesi e non sempre si trattava di bambini immigrati arrivati da poco in Italia. I medici dell’Asl hanno anche catalogato casi di bimbi stranieri residenti in Italia da oltre due anni.

In sostanza, la tubercolosi è più temibile dell’influenza A e, a guardare i numeri, c’è da allarmarsi di più per le morti dovute ad Aids, malattie cardio respiratorie o di natura oncologica. «Sono virus che, in termini di mortalità, sono in aumento - spiega il direttore sanitario dell’Asl Giuseppe Zavaglio - e non sono per niente stati sconfitti ma, essendo cronici, se ne parla meno». Il tema della tubercolosi solleva problemi anche all’interno dei reparti ospedalieri. A denunciarli sono gli infermieri, che spesso hanno a che fare con persone malate e mettono a rischio la loro salute senza essere coperti da indennizzo. O per lo meno: l’indennizzo ce l’hanno ma è una cifra molto bassa. «Direi che è una cifra irrisoria - commentano un infermiere iscritto all’istituto Ipasvi -. C’è giusto per segnarla nelle voci della busta paga ma economicamente ha un valore assolutamente simbolico. Da tempo chiediamo sia aumentata ma non otteniamo risposta». Oltre alla tubercolosi, gli infermieri si sentono scoperti su altri contagi, come ad esempio l’epatite. Nei mesi scorsi l’allarme tubercolosi ha provocato disagi anche all’ospedale di Busto Arsizio, in provincia di Varese: a seguito di un leggero aumento dei casi (una sessantina all’anno), è stato preso alla sprovvista il reparto di broncopneumologia, non attrezzato per far fronte all’emergenza.

2 commenti:

Maria Luisa ha detto...

come dipendente di una struttura ospedaliera sono stata vaccinata contro il Mycobatterio della TBC, vabbeh erano gli anni 80,magari leggi sono cambiate, se si pensa che hanno smantellato sanatori ed a Ferrara + stato soppresso il Dispensario antitubercolare, c'è da rabbrividire di fronte alla mancata previsione di un aumento di tale patologia.Di nuovo soldi da spendere per la prevenzione e l'epidemiologia , se mai vorranno farla-Eè dasgli anni 80 che vedevo extracomunitari affetti da TBC, soprattutto addominale.E' una malattia a denuncia obbligatoria, almeno fino a tre anni fa data in cui sono andata in pensione,ora non saprei, ma di fronte ad una segnalazione penso che parecchi clandestini preferiscano non sottoporsi ad nalisi, per cui temo che i dati siano sottovalutati.
Trovo assurdo il cancan che si fa per l'influenza
Maria Luisa

Nessie ha detto...

OT: Elly, durante le giornate di sole, il tuo template nero coi caratteri chiari si legge malissimo. Almeno per me che mi sto stracciando gli occhi. A quando la prossima metamorfosi con magari una schiaritina di fondale? :-)