sabato 3 ottobre 2020

La necessità di Trump

 Donald Trump è necessario. E' necessario come antidoto all'asfissia del politicamente corretto e all'ipocrisia dei sedicenti progressisti. E' necessario come argine al tracimare del più bieco conformismo "umanitarista" che ci vorrebbe tutti piegati ai suoi dogmi: riconoscerci razzisti perchè bianchi, assentire a chi ci dice che siamo colpevoli in quanto occidentali perchè è l'Occidente ad essere colpevole, chiedere scusa se si è eterosessuali e se si è eterosessuali bianchi, e anche se si è omosessuali ma non si sposano le istanze dell'LGBT, in quanto, in quel caso si è omosessuali eretici, affermare che opere capitali della letteratura americana in cui appare la parola n..ro, dovrebbero essere purgate o possibilmente eliminate, e insieme ad esse le raffigurazioni di Gesù e della Madonna troppo chiari, troppo bianchi, decapitare o distruggere statue di esploratori o uomini politici, re, o letterati, perchè, non si conformavano alle istanze di Black Lives Matter, e via di seguito. 


Non che Trump possa spazzare via tutto questo pattume, non può, ma può arginarlo, rifiutarlo, dichiarare, "Not in my name. Not in the name of the American people". Lo danno perdente davanti a uno dei più scialbi candidati alla presidenza americana che siano mai apparsi sulla scena. Ora è stato attaccato dal Covid-19, e molti giubilano. L'augurio è scontato. Ritornare presto nell'agone e sconfiggere il rivale contro chi lo dà già perdente. Spiazzare, come l'altra volta, e impedire che prenda corpo la presidenza di una controfigura di Barack Obama, con un partito Democratico sempre più a sinistra.


Dalla bacheca di Niram Ferretti

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