sabato 10 ottobre 2020

La commissione di salute pubblica

Nancy Pelosi è diventata psichiatra. Ha fatto un corso superaccelerato che le ha permesso di dichiarare che Donald Trump è "in stato di alterazione". Non essendo riusciti a rimuovere Trump dal suo incarico, prima con il Russiagate e poi con l'impeachment, ed evidentemente non così sicuri di avere la vittoria in tasca, nonostante tutti i sondaggi diano in netto vantaggio Joe Biden, la controfigura di Barack Obama, ora propongono di rimuovere il presidente in carica  grazie al 25esimo emendamento, l'articolo della Costituzione americana  che prevede la possibilità di trasferire i poteri nel caso in cui il presidente sia "incapacitato" e dà al Congresso l'autorità di creare "un organismo" che lavori con il vice presidente per rimuovere un capo di Stato definito "non in grado di svolgere le proprie funzioni e compiti". Chiaro? La Pelosi ha subito aggiunto che "Questa legge non si riferisce a Trump, lui dovrà affrontare il giudizio degli elettori, ma ha mostrato quanto sia necessario creare un processo del genere per i futuri presidenti". Insomma una commissione stile sovietico che decida, sulla base della maggioranza che la dovesse presiedere, se un presidente è nel pieno possesso delle sue facoltà mentali.  Dal 1776 anno della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d'America, nessuno aveva mai fatto una proposta simile. Ovviamente, a poche settimane dal voto, questa proposta non ha nalcuna possibilità di essere approvata dal Congresso ma il fatto che venga presentata è assai indicativo del mindset dei suoi promotori. 


Tuttavia, come ha scritto Trump in uno dei suoi tweet,  "La pazza Nancy Pelosi sta guardando al 25mo emendamento per sostituire Joe Biden con Kamala Harris. I democratici vogliono  che accada rapidamente perché l'addormentato Joe è fuori di testa". Rimuovere Biden, nel caso in cui dovesse essere eletto, non sarà difficile in realtà, ma non sarà nemmeno necessaria una commissione apposita, avverrà naturalmente, quando l'eventuale presidente darà le sue dimissioni per "questioni di salute". A quel punto subentrerebbe la mai eletta Kamala Harris, una, al cui confronto, in quanto a estremismo, Barack Obama era un boyscout. Fantapolitica? Forse. Resta il fatto che questi disperati che hanno scelto il cavallo zoppo Biden come candidato, sanno benissimo che non è assolutamente in grado di esercitare con la dovuta lucidità e competenza un ufficio come quello della presidenza degli Stati Uniti. Il rimpiazzo è pronto.


Niram Ferretti

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