martedì 13 ottobre 2020

Il dittatore magnanimo

“Non manderemo le forze di polizia nelle abitazioni private, però dobbiamo assumere comportamenti prudenti per gestire la fase”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi per spiegare le misure dell’ultimo Dpcm. Per la scuola tanti sacrifici. Conte ha difeso anche oggi la scuola, sottolineando che oggi «le cose vanno bene, peggio tra le relazioni familiari e amicali», ed è per questo che sono richiesti atteggiamenti ispirati alla sobrietà anche negli ambiti privati. Per ora non ci sono i presupposti per tornare alla didattica a distanza, richiesta da alcuni governatori, ma bocciata dalla ministra Azzolina. «Per la scuola abbiamo fatto tanti sacrifici in termini di investimento di risorse e impegno per consentire ai ragazzi di tornare a scuola in condizioni di sicurezza perché in una situazione di difficoltà abbiamo pensato che la scuola deve essere un asset privilegiato da tutelare. Continueremo a farlo. Dalle verifiche nell’ambito della scuola le condizioni di sicurezza si stanno rivelando efficaci anche per la responsabilità dei docenti, del personale e dei nostri ragazzi. Non si creano generalmente focolai di diffusione del contagio. Ma dobbiamo stare attenti a tutto quello che ruota attorno alla scuola. Faremo di tutto per proseguire in questa direzione», sottolinea


Scongiuriamo un lockdown generalizzato


«Vogliamo scongiurare un lockdown generalizzato, dobbiamo rispettare le regole e muoverci in modo fiducioso». Il premier invita gli italiani a «continuare con senso di responsabilità e atteggiamento prudente. Questa è la nostra forza. Ho sempre detto che qui non c’è il merito del singolo ministro o del presidente del Consiglio. Ma è merito di tutta la comunità nazionale. Lo stesso vale per l’opposizione».


Nessuna torsione della democrazia

Il premier si difende dalle accuse di aver forzato la mano sulle restrizioni: «Cosa significa torsione della democrazia? Noi abbiamo fatto tutto quello che è necessario fare compatibilmente con la Costituzione per far fronte a una pandemia, noi abbiamo il dovere prioritario di tutelare la vita e la salute dei cittadini oltre a evitare che l’economia vada a rotoli. Le nostre misure sono nel segno dell’adeguatezza e della proporzionalità».


Il confronto con gli enti locali


«Abbiamo lavorato intensamente per preparare queste misure, c’è stato un intenso confronto con i presidenti delle Regioni e gli enti locali: ci siamo confrontati ampiamente, alcuni suggerimenti, li abbiamo accolti, altri no», ha spiegato Conte a proposito del malcontento espresso da alcuni enti locali. «Si è stabilito un clima di grande collaborazione, dobbiamo proseguire perché questo clima ci ha consentito di gestire la fase più dura».


Salvo Sottile

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