martedì 20 ottobre 2020

Giulia Grillo e il Remedisivir

Io mi ero ripromesso di parlare il meno possibile di questa presunta epidemia di Covid19, anche perchè chi ha capito non ha bisogno di ulteriori dimostrazioni, chi purtroppo per lui è immerso nella narrazione dominante rimarrà della sua qualunque cosa si dica. Ma di fronte alla denuncia della ex Ministro Grillo (dunque una persona non pregiudizialmente contraria a questo governo visto che il partito nel quale è stata eletta, il M5S, fa parte della maggioranza) rimango veramente perplesso. Evidentemente si è passato il segno, e chi capisce non può esimersi dal parlare, anche perchè presto o tardi l'enorme crimine in corso emergerà in tutto il suo orrore. La ex Ministra spiega che il Remdisivir acquistato dalla Ue (ovviamente, l'Italia oltre ad avere i suoi rappresentanti nell'istituzione dovrà pagare a pie' di lista quanto dovuto) per combattere la presunta epidemia è stato pagato ad un prezzo irragionevole: ben 2500 euro a trattamento quando il costo di produzione è di 5 (cinque) euro per 5 (cinque) giorni di trattamento. Un vero e proprio furto con scasso. Che si aggiunge all'enorme furto dell'acquisto dei vaccini (che a detta di chi se ne intende non serviranno ad un emerito razzo) e per ora comunque inesistenti. Un enorme fiume di danaro sta uscendo dalle tasche dei contribuenti, e si sta indirizzando dio solo sa dove. Questo fenomeno sta avvenendo a tutti i livelli: a livello europeo (vaccini e medicinali), statale (pensiamo alla porcata dei banchi rotellati pagati a peso d'oro) e per quanto riguarda l'Italia anche a livello regionale: basta pensare all'enorme mangiatoia delle regioni tra mascherine acquistate a peso d'oro e rimborsi pazzi per le degenze dei covidici nei nosocomi. E come se non bastasse, per reggere questa enorme commedia macabra sono costretti a gonfiare i dati epidemiologici e inscenare blocchi dell'attività economica nel paese che stanno distruggendo completamente il tessuto produttivo. E i nostri famelici lestofanti, come se non bastasse vogliono mettere le mani anche sui 37 mld della linea di credito pandemica del Mes che verranno platealmente dissipati confidando nella instupidimento generale causato dal terrorismo pandemico mandato avanti da giornalisti che sanno bene come battere la lingua sul tamburo. Così come vuole chi si ritiene il padrone del vapore. Un disastro totale.


Giuseppe Masala


Ho deciso di interpellare il ministro della Salute, Roberto Speranza, per conoscere i criteri con cui è stato definito l'accordo dell'UE per il Veklury®️ (Remdesivir ), primo farmaco autorizzato lo scorso 25 giugno dall'Agenzia Europea per i Medicinali per il trattamento del COVID-19. Se i dati raccolti attraverso atti ufficiali del Parlamento Europeo e primarie agenzie di stampa sono corrette, non si capisce come sia stato possibile siglare un accordo che prevede un prezzo pari a 2.100€ per un medicinale di sintesi chimica che l'azienda USA Gilead aveva realizzato negli anni passati per debellare l'epidemia di virus Ebola, il cui costo di produzione è stimato inferiore a cinque euro per un ciclo di trattamento di cinque giorni. Il prezzo definito nell'accordo dell'8 ottobre scorso - per una fornitura pari a 500.000 trattamenti - è lo stesso di quello definito il 29 luglio, sempre in sede europea, per il trattamento di circa 30.000 trattamenti. Come se non bastasse, l'intesa raggiunta per i 500.000 trattamenti è stata siglata poco prima che l'Organizzazione Mondiale della Sanità rendesse noti i risultati degli studio Solidarity che sembrerebbero evidenziare per il Remdesivir un'efficacia limitata ai tempi di recupero dei pazienti, ma nessun esito statisticamente favorevole in termini di mortalità. Come indicato anche in un documento dell'Ufficio parlamentare di bilancio sul governo della spesa farmaceutica, in assenza di una disponibilità da parte delle case produttrici di farmaci a contenere i prezzi, potrebbe essere necessario intervenire per ripensare il sistema dei brevetti. Io avevo intrapreso questo percorso promuovendo l'approvazione della Risoluzione per il miglioramento della trasparenza dei mercati dei medicinali presso la 72° World Health Assembly. Spero che il ministro Roberto Speranza sia del mio stesso avviso anche perchè ci avviciniamo ad un rapporto debito/pil intorno al 160% e ogni euro - qualsiasi sia il fondo dal quale provenga - va utilizzato con giudizio.


Giulia Grillo 

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