martedì 12 giugno 2012

Il grande successo di Monti Mario.

Il fallimento dell'italia. Missione compiuta.


MILANO - Un Mario Monti irritato risponde a quella che definisce un'interferenza. Per una volta non interna al nostro Paese: «Siccome considero del tutto inappropriato che il ministro delle Finanze di uno stato membro commenti in questo modo la situazione di un altro stato membro, mi astengo dal commentare le dichiarazioni del suddetto ministro», ha aggiunto rifiutandosi di esprimere qualsiasi parere a proposito delle affermazioni del ministro delle Finanze austriaco, Maria Fekter, che non ha escluso la prospettiva che l'Italia possa aver necessità di chiedere aiuto ai partner europei nei prossimi mesi. Successivamente la Fekter ha cercato di raddrizzare il tiro dicendo «Non abbiamo indicazioni che l'Italia farà una richiesta. Non vedo questo», ma ormai la frittata era fatta.

L'OTTIMISMO - Al contrario il premier italiano è fiducioso nel futuro: «L'Ue ha dimostrato di saper compiere scelte importanti» e «continueremo a garantire la stabilità della zona Euro con tutti gli strumenti a disposizione». Un auspicio espresso durante l'incontro con il presidente della Confederazione Elvetica e ministro delle Finanze, Eveline Widmer-Schlumpf. «Mi attendo nei prossimi giorni che la discussione sulle modalità per rilanciare la crescita in Europa si sviluppi e approfondisca in vista di decisioni operative» nel prossimo consiglio Ue.

CAPITALI ITALIANI - Tra Italia e Svizzera c'è «l'obiettivo comune di contrastare l'evasione fiscale» e «sono molto soddisfatto di poter annunciare il buon andamento del gruppo di lavoro bilaterale» sulla «doppia imposizione e sullo scambio di informazioni» dice il presidente del Consiglio Mario Monti al termine dell'incontro con la presidente della Confederazione elvetica Eveline Widmer-Schlumpf. «Il negoziato è complesso, mi è difficile formulare una previsione precisa sulla data di conclusione, la volontá importante è di concludere questo negoziato bene e presto» ha aggiunto il premier. Monti ha annunciato che «ci sarà una nuova riunione a breve e i risultati saranno riferiti direttamente ai presidenti del Consiglio».

EVASIONE - «Ogni Paese è impegnato nella lotta all'evasione fiscale: l'Italia ha raddoppiato il suo impegno in questi ultimi tempi, già con il governo degli ultimi anni e poi con questo governo abbiamo aumentato e approfondito questo impegno, che non è solo un impegno ma anche un'azione molto concreta». E ha poi sottolineato: «L'opinione pubblica italiana a volte è un pò turbata dall'intensità di questo sforzo, ma questo sforzo deve essere rigoroso e scrupoloso, e sempre nel quadro delle regole esistenti. È uno sforzo- ha aggiunto- che deve cambiare una cultura del Paese, e non è solo l'Italia che ha questo problema».

GAFFE - Quella della Fekter è una vera e propria gaffe: in una intervista ha evocato i rischi di una richiesta di aiuti anche da parte dell'Italia, dopo quella appena preannunciata dalla Spagna. «Dati gli elevati rendimenti che l'Italia deve già pagare per rifinanziarsi sui mercati - aveva detto - potrebbe richiedere aiuti sui pagamenti». Ma poi ha dovuto affrettarsi a rimangiarsi tutto sminuendo le probabilità di uno scenario simile. «Non vediamo alcun segnale che l'Italia farà richieste simili. Io non ne vedo» ha affermato. Non è certo la prima volta che l'irruente ministra austriaca incappa in gaffe o incidenti con le sue dichiarazioni, spesso avventate. Uno degli episodi più eclatanti risale alla fine del marzo scorso, quando fece andare su tutte le furie il capo dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, spifferando ai giornalisti le decisioni appena prese nella riunione prima che Juncker stesso le illustrasse alla stampa.

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