giovedì 9 maggio 2013

Ah, noo?

Un paio di commenti: "Agli italiani interessa solo e solamente bloccare le frontiere a chi non porta ricchezze ed investimenti... il resto sono svergognate propagande destabilizzanti. Dopo aver sentito e letto per intero cio' che vuole fare questo Ministro, mi associo a chi la insulta e le auspica di ritornare in Congo. Sia chiaro, ad essere insultati, fino ad adesso, siamo noi italiani, che dobbiamo sopportare queste sventurate e vergognose politiche. Con che coraggio e che faccia puo' qualcuno ancora dare precedenza alla ius soli o ai diritti degli immigrati? Una persona qualificata avrebbe incluso queste comunque sventurate politiche dopo aver delineato come fermare l'immigrazione, come integrare le varie etnie e culture con la nostra (sono loro che devono abbracciare la nostra e mai viceversa), come restringere le regole per avere la cittadinanza (e' una cosa seria, e non si puo' darla a chi non qualificata...i nostri padri dei padri hanno lottato per darci questa Italia, e non siamo pronti a regalarla a NESSUNO!!!). Gli italiani hanno decretato "basta immigrazione"... ma Kyenge sembra volerci insegnare a noi di abbracciare l'immigrazione....La democrazia ed il volere popolare e' stato disatteso!"

"è chiaro che dietro la ministra congolese, ci sono le organizzazioni del "traffico umano" : "uno al Kg": caritas, opera nomadi, comunità di sant' egidio, croce rossa, ecc ecc".

"Una giornalista turca in tv da Floris ha detto che in Italia, essendo un paese altamente democratico, gli immigrati hanno già molti servizi e assistenza, si è meravigliata del perchè insistono ad ambire a questa cittadinanza. Perchè?"


Ius soli sì, ma non "puro". Il ministro dell'Integrazione, Cecile Kyenge, specifica il suo punto di vista sul diritto di cittadinanza, ricordando che ciò che ha in mente non è una formula come quella che viene applicata soltanto negli Stati Uniti, ma piuttosto uno "ius soli temperato". Questa formula, verso cui va l'Europa, è la stessa di cui ha parlato in questi giorni il ministro. "Sarà un processo lungo - ribadisce - che coinvolgerà le due Camere". La Kyenge è stata pesantemente contestata a Macerata, dove uno striscione che la invita "a tornare in Congo" è stato esposto fuori dalla sede locale di Forza Nuova. In suo sostegno si è mosso tutto l'arco politico, che ha condannato gli insulti e l'amministrazione locale, che ha invitato il ministro a tornare in una città che ha "grande capacità di accoglienza e integrazione", definendo "ignobile" l'attacco.

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Tra l'altro, non erano i demokrat a dire che la contestazione pacifica è il sale della democrazia? E che c'entra il razzismo sul manifesto di FN?

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