mercoledì 27 febbraio 2013

Punti di vista


Pierluigi Bersani, dopo avere vinto (ma anche no) le elezioni, ostenta grande magnanimità e dichiara di voler aprire la porta a Beppe Grillo, infischiandosene del fatto che lo stesso Grillo non abbia nessuna intenzione di andare a cenare a casa sua. Angelino Alfano, ritornato in TV dopo avere affidato ad altri la campagna elettorale, si colloca in posizione attendistica, in attesa che Bersani faccia delle proposte sulle quali esprimersi. I media ricamano intorno a fantasiose ipotesi di modelli siciliani applicati su scala nazionale ed appoggi esterni o a termine che Grillo potrebbe garantire a Bersani, naturalmente per il "bene" del paese. Tutti sembrano inorridire di fronte all'unica ipotesi di fatto praticabile che è quella di un "governissimo" basato sull'unione del PD e del PDL, con Monti a fare sintesi del tutto. Con Berlusconi? Mai! Con Bersani? mai! E' l'atteggiamento che lasciano trasparire i leader delle due coalizioni, con sotteso il fatto che probabilmente l'elettorato non capirebbe...

In realtà dietro a questo gioco delle parti, creato con lo scopo di fare cadere fin da subito Beppe Grillo nel trappolone delle contraddizioni, esiste da parte di tutti la piena consapevolezza che la strada del "governissimo" oltre ad essere l'unica percorribile, sia anche la più comoda ed assolutamente praticabile. Il PD di Bersani ed il PDL di Berlusconi (o di Alfano per chi ama le controfigure) stanno governando insieme da 14 mesi e continuano a governare tuttora, nel nome di Mario Monti, senza che i loro elettorati abbiano avuto nulla da eccepire. Da 14 mesi votano di comune accordo tutte le "riforme" imposte dalla BCE e dalla UE con il sorriso sulle labbra, pranzano insieme, cenano insieme e vivono un rapporto simbiotico fatto di abbracci e pacche sulle spalle. Con la regia di Mario Monti hanno portato il paese nel baratro, aumentato la disoccupazione, eliminato le pensioni, incrementato la tassazione, svenduto il patrimonio pubblico, regalato miliardi alle banche, annientato qualsiasi speranza che prescinda dall'espatriare o dal suicidarsi. Sempre insieme, sempre di comune accordo, sempre a braccetto l'uno con l'altro. Non devono cambiare nulla, non devono fare svolte, solo continuare insieme, mano nella mano come sono anche in questo momento.

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