lunedì 4 febbraio 2013

Monti e la bruttezza del dileggio e dell'insulto...

Dopo che il guru dell'abbronzato d'oltreoceano gli ha ordinato di attaccare chiunque faccia campagna elettorale, il cagnolino-monti esegue alla lettera. Magari, senza pensare affatto a quel che dice. Tra l'altro, è curioso che dica che l'insulto e il dileggio in politica lo trova orrendo... ricordiamoci della sua battuta sulla "statura di Brunetta"... Comunque, contraddizioni (sclerotiche) montiane a parte, vorrei chiedergli solo una cosa; ossia, lui fa certe affermazioni, però, bisognerebbe anche che venga a portarci prove reali su quanto affermato. Berlusconi compra voti? E' un corruttore? Bene, venga a presentarsi nelle piazze e porti con se scartoffie, intercettazioni e quant'altro. Solo allora, nel caso fosse tutto vero, la gente prenderà coscienza della cosa. Ma per insabbiare lo scandalo Mps, o per non spiegare il proprio programma elettorale, si fa questo ed altro... no?


"L’insulto e il dileggio" in politica lo "trovo orrendo" e "anche quando devo ribattere alle critiche cerco di non usare questo metodo". Mario Monti nutrirà pure questa idea, però, in quanto a dileggio degli avversari nell'ultimo periodo della campagna elettorale non ha sfigurato. Accusare Berlusconi di voto di scambio e di mettere in atto un "simpatico tentativo di corruzione" non è proprio un'affermazione moderata. Al netto delle considerazioni che si possano avere sulla proposta choc del Cavaliere di restituire i soldi dell'Imu. Ai microfoni di Rtl 102,5, il premier dimissionario continua a seguire i suggerimenti dello spin doctor di Barack Obama, Axelrod: attaccare a testa bassa. Più o meno tutti. Una strategia dimostrata pienamente quando il bocconiano spiega che "se vogliamo ancora sostenere con il voto i partiti che sono su piazza da molto tempo, che per vent’anni hanno fatto sì che l’Italia crescesse meno degli altri e che hanno combinato un bel disastro per cui hanno dovuto chiamare un professore al governo, beh le cose non si metteranno tanto bene". Insomma, è sempre lui il salvatore della Patria. Peccato dimentichi che tra i partiti che per 20 anni avrebbero distrutto l'Italia ci sono anche gli alleati Fli e Udc. Ma è un dettaglio che conta poco.

L'importante è continuare a sferrare attacchi, soprattutto nei confronti di Berlusconi. "Chiunque vinca, ovviamente, avrà qualche effetto positivo o negativo per i mesi successivi. Alcuni effetti finanziari si potranno verificare molto presto. Ad esempio, se si votasse domani e valutasse il programma di Berlusconi come si sta configurando, immagino che qualche increspatura nei tassi di interesse dovrebbe verificarsi", spiega il presidente del Consiglio uscente. Che poi rincara la dose: "Quando sento un simpatico, molto simpatico, signore che dice che lui aveva lasciato i conti in ordine e io ho fatto un disastro, un po', perché mi sembra uno schiaffo ai sacrifici degli italiani, mi rattristo e a volte mi innervosisco. Non è nuovo a promesse: promise la rivoluzione liberale, e non ci fu nessuna rivoluzione. Promise la riduzione delle tasse, e non c’è stata durante i governi Berlusconi. È la quarta volta che promette, credo che gli italiani abbiano memoria, altrimenti è questo quello che gli italiani vogliono". Ma l'accusa più grave è quella relativa alla proposta di restituzione dei soldi versati per l'Imu sulla prima casa. È su questo punto che Monti si scatena: "È meraviglioso. Non è la prima volta che qualcuno cerca di comprare il voto degli italiani. Un cinquantennio fa si prometteva qualche chilo di pasta, o una scarpa con riserva di consegnare l’altra dopo il voto... Ma è la prima volta che in modo scientifico qualcuno cerca di comprare il voto degli italiani con i soldi degli italiani stessi, quelli usati per tappare i buchi di bilancio lasciati proprio da lui che ha governato 8 degli ultimi 10 anni".

Insomma, per il bocconiano la promessa di Berlusconi è "un tentativo di rendere appetibile il voto per un partito senza grande attenzione agli equilibri italiani". Un tentativo simpatico di corruzione: "Ti compro il voto con dei soldi, che sono quelli degli italiani. Poi poco importa che come nel 2011 dovrò andarmene perché la situazione non è più gestibile, magari chiameranno un tecnico... Ma intanto sono stato eletto". Il senatore a vita ha poi ribadito il suo pensiero anche su La7 denunciando che nella proposta di Berlusconi sull’Imu "c’è qualche elemento di usura" e ricordando che "come è occorso dopo il quasi crack finanziario del 2011 agli italiani si chiede di pagare più tasse in una fase più negativa". La proposta del Cavaliere ha diviso economisti e politici. E al netto della sua praticabilità, ha dimostrato ancora una volta come sia Berlusconi a dettare l'agenda politica del Paese.

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