domenica 9 settembre 2012

Bersani, il governo e gli stati uniti d'europa...


«Siamo un partito senza padroni». E ancora: «Tocca agli italiani decidere chi governerà». Pier Luigi Bersani vuole così definire l'indipenza del Pd nel suo discorso conclusivo nella festa del Partito Democratico a Reggio Emilia e indicare la strada futura del partito. E chiarire anche la sua posizione di fronte alla possibilità, ventilata in questi giorni, di un secondo governo Monti. «Il Pd è pronto a governare l'Italia, conosciamo le nostre responsabilità, senza sbandierare favole e miracoli: siamo contro i venditori di fumo che porteranno l'italia alla catastrofe». Una dichiarazione di guerra contro gli avversari politici e un vademecum per il partito, un monito a restare unito e guardare in grande, «lavoriamo per gli Stati Uniti d'Europa», «non c'è destino fuori dall'Europa», ha detto Bersani.

FUTURO - Appoggio a Monti, ma anche indipendenza di pensiero e vedute: «La nostra parola verso il governo Monti è stata, è e sarà: lealtà. Una parola che dice l'onestà del sostegno e dice anche della franchezza delle nostre idee e delle nostre posizioni, in quel che ci piace e non ci piace, in quel che faremmo o faremo diversamente», ha spiegato il segretario del Pd nel suo intervento a Reggio Emilia che ha strizzato l'occhi al capo dello Stato, «Ci sarà un confronto aspro e incerto nei prossimi mesi», dice riferendosi alla competizione elettorale, «ma ce la faremo se guardiamo a un uomo integro che è Giorgio Napolitano».

FINANZA - Nel programma elettorale abbozzato a reggio Emilia anche un occhio alla finanza. Servono «interventi per la regolazione della finanza, che deve pagare un po' di quel che ha provocato, non deve più avere licenza di uccidere, deve mettersi a servizio e non a comando delle attività economiche e produttive».

GAY - Spallata alla collega Rosy Bindi, presidente del Pd in merito alle unioni omosessuali: «Non c'è ragione che si neghi agli omosessuali italiani il diritto all'unione civile o ad una legge contro l'omofobia».

TERREMOTATI - Una lunga parte del discorso è stata dedicata a Reggio Emilia e alle zone colpite dal terremoto: «Da ottobre nei comuni del terremoto si tornerà a scuola: l'Emilia colpita tornerà come era prima. Risorgerà e lo faremo con rigore, serietà e sarà un lavoro fatto in casa senza poteri lontani, con i poteri democratici locali al comando», ha concluso il segretario del Pd.

2 commenti:

Nessie ha detto...

«No al governo dei banchieri, basta con i finanzieri con licenza di uccidere».

Posso dire una cosa in risposta a Bersani?
Ah!Ah!AH!AH!AH!Ah!Ah!AH!AH!AH!AH!Ah!

Maria Luisa ha detto...

a prroposito di europa, ormai siamo alla follia pura.
http://www.ilmondo.it/politica/2012-09-10/ue-monti-italia-bosnia-tassello-importante_88664.shtml

Maria Luisa