domenica 22 novembre 2020

Difendere l’indifendibile

Si critica Nicola Morra e ci si dimentica dello scandalo Calabria


Ieri si è scatenata una bufera politica dopo l’intervista di Nicola Morra, Presidente della Commissione Antimafia, a Radio Capital sull’arresto di Domenico Tallini, Presidente del Consiglio Regionale calabrese. Morra ha detto che Tallini “è stato il più votato nel collegio di Catanzaro, se non il più votato in Calabria a  dimostrazione  che ogni popolo ha la classe politica che si merita”.  Poi dichiara: “Sarò politicamente scorretto, ma era noto a tutti che la Presidente della Calabria Jole Santelli fosse una grave malata oncologica. Umanamente ho sempre rispettato la defunta Jole Santelli, politicamente c’era un abisso. Se però ai calabresi questo è piaciuto, è la democrazia, ognuno dev’essere responsabile delle proprie scelte”.  


C’ è stata un alzata di scudi da parte della destra perché l’accenno alla malattia di Jole Santelli è stata interpretata come un attacco ai malati oncologici quando al sottoscritto, che conosce bene Nicola Morra, appare evidente come l’attacco Morra l’ha portato alla forza politica rappresentata dalla Santelli e che l’accenno alla malattia era solamente perché la sua morte, avvenuta recentemente, aveva riempito le pagine dei giornali. Infatti ha anche dichiarato:  “I cittadini chiamati al voto e ad esprimere la loro preferenza lo fanno sulla base della loro libera e insindacabile opinione. E proprio in virtù di questa libertà dovrebbero essere i partiti del centro destra a chiedere scusa ai cittadini calabresi per aver candidato e fatto eleggere personaggi come Tallini, oggi agli arresti".  Non si deve dimenticare che all’indomani dell’elezione di Tallini era stata proprio la Santelli ad assicurare che Tallini era privo di macchie ed assolutamente rispettabile. 


Invece i partiti del centro destra hanno usato queste dichiarazioni per chiedere le dimissioni di Morra, come se il colpevole dello sfascio calabrese che ha visto ben 5 commissariamenti, dei 6 verificatisi in Italia, proprio in Calabria. Il culmine della vicenda è stata poi l’annullamento della partecipazione di Morra alla trasmissione “Titolo V” di Rai 3 dove le dichiarazioni di Morra avrebbero potuto essere chiarite. 


Morra ha comunque dichiarato  «Chiedo scusa a chi si è sentito offeso da parole che sono state volutamente tagliate e cucite per far intendere ciò che non ho mai pensato. Io mi batto per una sanità pubblica universale che intervenga per chi è più debole e chi è più debole è il malato».  Non credo assolutamente, come lui stesso ha dichiarato e come testimonia la storia politica di Morra abbiano voluto colpevolizzare i malati oncologici. L’attacco era, e non poteva essere diversamente, alla politica del malaffare calabrese reso EVIDENTISSIMO dall’arresto di Tallini.   Nicola Morra non pensare neppure lontanamente a dimetterti. Stai facendo un lavoro immenso.


“PERCHÉ GUARDI LA PAGLIUZZA CHE È NELL'OCCHIO DI TUO FRATELLO, MENTRE NON SCORGI LA TRAVE CHE È NELL'OCCHIO TUO? (MATTEO 7, 3-5):


Mauro Coltorti M5S

0 commenti: