martedì 24 maggio 2011

Milano da bere...


Milano - I milanesi ce l'hanno ancora fissa nella testa. L'immagine di centinaia di musulmani che, nel gennaio del 2009, si erano messi a pregare sul sagrato del Duomo. Domani ci sarà una nuova marcia. Da piazza San Babila al Castello Sforzesco, passando proprio sotto la Madonnina dorata: i musulmani impegnati nella campagna elettorale per il ballottaggio delle ammnistrative di domenica scenderanno in piazza per sostenere il candidato della sinistra, Giuliano Pisapia. "Riteniamo che la realizzazione di un grande centro di cultura islamica che comprenda, oltre alla moschea, spazi di incontro e di aggregazione, possa essere non solo l'esercizio di un diritto, ma anche una grande opportunità culturale per Milano". Nel programma di Pisapia gli intenti sono chiari. Il polo islamico, che sarà costruito sul "modello di via Padova", sarà pronto per l'Expo del 2015 e, con buone probabilità, sorgerà in uno dei quartieri periferici del capoluogo lombardo. Questa proposta - così come l'accesso ai concorsi pubblici anche agli stranieri in possesso del solo permesso di soggiorno - ha spinto la comunità islamica a tifare per Pisapia. Ne è nato addirittura un Comitato a sostegno del candidato della sinistra.

Domani, a quanto apprende l'Adnkronos, il Comitato musulmani per Pisapia scenderà in piazza. Mentre in Italia infiamma il dibattito sulla costruzione di nuove moschee, l’appuntamento di domani promette già di far discutere. Il vendoliano Davide Piccardo fa sapere che l'appuntamento è previsto per il pomeriggio in piazza San Babila: il corteo degli islamici sfilerà verso il Castello Sforzesco passando davanti al Duomo. "Invito tutti a venire vestiti con qualcosa di arancione - chiede l’esponente del Sel - che può essere una maglietta, ma anche un hijab (velo islamico, ndr). Cammineremo fino al Castello Sforzesco volantinando e convincendo le persone a dare fiducia al cambiamento". "L’idea di portare i musulmani in piazza per sostenere Pisapia - spiega Piccardo - è venuta in questo contesto in cui lo scontro politico si fa aspro e il centrodestra, con il premier Silvio Berlusconi in primis, utilizza i musulmani come spauracchio. Partecipare attivamente alla campagna elettorale ci sembra la migliore risposta a chi alimenta la paura e le discriminazioni". E' una settimana che Pisapia è finito sotto il pressing dei media per il suo progetto di costruire una moschea a Milano e, al tempo stesso, di depotenziare le mansioni dei vigili. A questo pressing, però, il candidato della sinistra continua a sfuggire evitando il confronto con il sindaco uscente Letizia Moratti. Pisapia non ha ancora annunciato dove sarà edificata la moschea che rischia di essere la più grande del Nord Italia. A questo progetto la Lega Nord si è opposta strenuamente: "Se vinceremo noi la moschea non si farà mai. Se vincerà Pisapia, Milano avrà una grande moschea, come scrive nel suo programma a pagina 27, e diventerà pioniere di decine di moschee". "E' questa la visione che Pisapia ha della città - tuona il leghista Igor Iezzi - Milano con Pisapia non sarà più dei milanesi".

3 commenti:

Nessie ha detto...

Come volevasi dimostrare. La Moratti sarà un'oca, ma Pisapia è un pazzoide pericoloso che usa la forza numerica dei "nuovi italiani" per accrescere il suo consenso. E se va su lui, il progetto è chiaro: farli votare per poter essere rieletto.

Kizzy ha detto...

Quel piccardo... degno figlio di cotanto padre, puah!
Spero che i milanesi, quelli veri (ma ci sono ancora?), abbiano un sussulto di dignità e votino nel modo giusto (turandosi il naso, certo...), altrimenti... povera Milano: la mia Milano dove ho studiato 15 anni fa, chissà ora com'è ridotta (sono anni che non ci vado +)...

samuela ha detto...

Non so questa cosa sia vera o una bufala disperata...Comunque mi fa ridere chi crede che basterà una enorme moschea dove dicono loro -ovvero nel Parco Agricolo, ambientalisti????- per farli stare buoni. Si prenderanno quella e ne faranno a decine di altre. Tanto il sindaco non può negargli niente, gliel'ha promesso! è questo il punto, non viene fatta passare come male necessario, ma gli si dà il braccio ancora prima del dito.

Dall'altra parte abbiamo gli amici delle opere che si pisciano sotto al pensiero che qualche ettaro di terra sfugga alla loro ingordigia.

http://www.ilgiornale.it/milano/le_imprese_scoprono_bluff_sinistra/25-05-2011/articolo-id=525275-page=0-comments=1#commenta

Questa è la gentaglia su cui Berlusconi ha puntato per accattare voti. Perdendo quelli dei cittadini. Quello che questi chiamano bluff per altri sarebbe la liberazione dalla vergogna. Milano in crisi senza di loro? E come no, la bruttezza estrema è così competitiva!
Momento sbagliato per mostrare la vera anima del PDL, quella che in fondo tutti sospettavamo.