E nel frattempo Di Pietro pensa ad una ammucchiata globale.
lunedì 16 maggio 2011
Fottetevi e cominciate...
... finalmente ad interrogarvi su come e dove state sbagliando, signori politici. Immigrazione? Cancellazione dell'identità nazionale (voi che difendete tanto l'italia e gli italiani), accoglienza a tutti i costi? Incapacità reale? E intanto la sinistra radicale e la sinistra in generale vi ha fottuti per bene. Per intanto, questo è il risultato iniziale... chi sbaglia paga e porta a casa i cocci.
1) Prevale il voto di protesta. La sinistra, comprensibilmente, esulta, ma analizzando i voti di lista appare evidente che il Pd ha trionfato solo a Torino. A Napoli è stato addirittura estromesso dal ballottaggio, a Bologna, città rossa, arranca attorno al 50%, a Milano prevale un candidato che proviene dall’estrema sinistra. In molte città emergono invece i grillini, o il Sel di Vendola o l’Idv di Di Pietro, formazioni che raccolgono il malcontento popolare ma incapaci di proporre un progetto credibile. Vince l’ammucchiata di sinistra, come quella che sosteneva l’ultimo Prodi, non il progressismo maturo, democratico e moderato. Passata l’euforia, anche il centrosinistra dovrà affrontare non pochi problemi.
2) Il centrodestra paga un prezzo altissimo per non essere stato capace di captare gli umori dei cittadini. Ci si aspettava che la Lega potesse approfittare di un ridimensionamento del Pdl e invece – a quanto pare – non ha guadagnato consensi; anzi a Milano ne ha addirittura persi rispetto alle regionali. La bocciatura è complessiva, riguarda anche il Carroccio e come tale dovrà essere analizzata.
3) Per una volta il centrodestra ha sbagliato sia le strategie di comunicazione che la scelta dei candidati. La Moratti aveva l’elezione in mano, ma con il suo improvvido attacco alla fine del dibattito tv, come previsto, è riuscita a rovinare tutto, dando il destro a molti milanesi di punire un sindaco che, anche a destra, non hanno mai amato. Il risultato di Napoli, altra città su cui il Pdl puntava è deludente. La destra è stata incapace di imporre la propria agenda, di costruire una campagna coerente, di individuare e promuovere temi forti. L’impressione è che il Cavaliere abbia cercato, nelle ultime battute della campagna di porre rimedio agli errori commessi a livello locale, ma che questa volta nemmeno il suo intervento sia bastato per assicurare il colpo di reni finale. Da meditare.
4) E ora? L’unico modo per rimediare a questa sconfitta è quella di procedere a una profonda pulizia nel centrodestra. Berlusconi deve spezzare le dinamiche delle troppe correnti del Pdl che negli ultimi tempi hanno agitato la vita della coalizione, compromettendone l’immagine davanti agli elettori e al contempo rintuzzare chi gli rinfaccerà di non avere più il carisma di prima. Ma la Lega non sta meglio: per la prima volta il Carroccio sembra non avere più il vento in poppa e ora non può certo presentarsi come l'unico vincitore di una coalizione perdente. Il rischio è che inizi lo scaricabarile. Dopo il terremoto elettorale, scosse anche a Roma?
E nel frattempo Di Pietro pensa ad una ammucchiata globale.
E nel frattempo Di Pietro pensa ad una ammucchiata globale.
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6 commenti:
A Milano la Moratti ha perso perchè i Milanesi l'hanno capita benissimo: fare un mare di soldi sulla pelle della città. Non siamo sorpresi, sono almeno 50 anni che ci tocca essere abusati dal primo che arriva. Ma lei ha davvero esagerato e non mi riferisco all'ecopass. Chissà cosa ne pensa il suo compare alla Regione. Adesso parte l'era delle moschee e tutto quello che si portano dietro e gli Italiani superstiti in città fuggiranno in massa verso la provincia. Wow, ci sentivamo troppo larghi qua nell'hinterland!
Sui festeggiamenti dall'altra parte taccio per carità della mia gastrite, come sull'idiozia delle provocazioni di Bersani verso la Lega -perchè un partito identitario settentrionale dovrebbe accodarsi a dei meridionalisti immigrazionisti? Per quello c'è già il PDL e i risultati si sono visti. Chiaro che dei programmi politici, non parliamo di idee, se ne fottono tutti altamene.
Samuela, è giusto così. Ne devono prendere altre dieci di batoste simili e forse poi cominceranno a svegliarsi e a pensare davvero agli italiani e ai programmi fatti bene.
Basta questa come batosta. Dal 29 maggio si deve ricominciare a vincere, sennò ci rimettiamo tutti. Credo che a guardare i numeri assoluti e non le percentuali, la sconfitta abbia un nome: immigrazione. Quando il Governo gestisce l'emergenza immigrazione come avrebbe fatto qualunque governicchio di sinistra, allora è naturale che gli elettori se ne stiano a casa, soprattutto se il candidato ha fatto e detto solo cose di sinistra. Adesso, però hanno due settimane per ripensarci e impedire che Milano (e Napoli) finisca nelle mani degli estremisti e Pdl e Lega hanno due anni, senza voti, per prepararsi alle politiche del 2013.
Elly il problema è che ancora dopo la batosta c'è gente che pensa che la Moratti ha perso perchè i cittadini non son diventati tutti in 5 anni dei piccoli Berlusca col portafoglio pieno e la briglia sciolta nell'applicare un'idea alquanto bizzarra di libertà personale -sfreccio col SUV come mi pare, mi faccio la villetta in mezzo al Parco Agricolo e queste silviesche amenità, non diversamente da un rom qualsiasi tra l'altro. La Moratti in 5 anni è stata più berlusconiana di Berlusconi e forse molti elettori di CDX hanno realizzato che quello NON era il loro modo di essere di centrodestra. I soldi senza cultura -del lavoro, della dignità, della vita collettiva- sono deleteri. Il PDL è questo, la Lega lo è solo in parte ma chi va con lo zoppo perde anche la gamba sana a quanto pare.
Già iniziano i primi proclami "Milano città aperta, tollerante, basta odii basta limiti". Fra 5 anni indiremo il referendum per scegliere il nuovo nome al cumulo di macerie e spazzatura una volta noto come Mediolanum, le opzioni 1. Little Bari 2. Little Napoli 3. Little La Mecca
Non nascondo che ho davvero paura.
Immagino, Samuela. Hai paura si. Avrei paura anche io e sono solidale con te. In entrambi i casi, che rivinca la moratti o che vinca pisapia e poi, 5 anni sono comunque lunghi da passare. Altro che macerie. Non conosco esattamente la realtà quotidiana milanese, se passo per milano è perchè vado in aereoporto... ma mi fido di ciò che dici. E le tue riflessioni sono davvero interessanti, quindi ti prego di esporle qui come e quando vuoi.
Massimo, il tema immigrazione ha giocato parecchio. Si, hanno due settimane ma riusciranno a formulare un qualcosa di concreto e realistico? Secondo me è comunque troppo tardi ora.
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