mercoledì 25 settembre 2013

Roma, a scuola...

Un paio di commenti: "L'integrazione razziale è la più grande panzana che ci viene propinata ogni giorno da finti perbenisti, giornalisti radical chic, sindacalisti e altri. Nessuno si vuole integrare con chi è diverso, israeliani e giapponesi ne sono il perfetto esempio:gli stessi extra comunitari che arrivano in Italia vogliono vivere e interagire (al di là degli orari di lavoro) solo con i loro stessi simili o connazionali. Vi è differenza tra un tedesco ed un austriaco, tra un italiano del nord ed uno del sud, figuriamoci tra un cingalese ed un marocchino. O tra un nigeriano ed un italiano. Nessuno in passato ci ha chiesto se volevamo vivere e soprattutto integrarci con un nigeriano, un cingalese o un serbo. Ci è stato semplicemente imposto. Qualcuno ha deciso per tutti, sostenendo che l'integrazione multietnica avrebbe portato ricchezza tanto economica quanto culturale. Ci avevano per questo promesso, che sarebbero entrati a lavorare in Italia tecnici, docenti, dottori, ricercatori, architetti, informatici, scienziati. Purtroppo nella stragrande maggioranza dei casi vediamo solo escort, badanti, spacciatori, balordi disperati e manovali generici privi di particolare professionalità."

"Ma come vi permettete cari genitori di diffidare una preside!! E' tutto in linea con il pensiero dei sinistroidi che hanno abolito le distinzioni tra padre, madre, maschio e femmina, omosessuali e trans. Siamo solo esseri viventi, amebe grigie ed intelligienti, lanciate verso una evoluzione da film di fantascienza, che ci trasformerà in grigie masse pensanti in grado di comunicare ed agire con il solo pensiero. Che diamine!"


Una sola bimba in una classe di maschi (e stranieri): i genitori diffidano la dirigente. La famiglia chiede «più femminucce nella stessa aula: la sproporzione inaccettabile e limita la stessa alunna»

ROMA
- Una prima classe elementare deprivata della «metà del cielo rosa». O quasi. Succede alla scuola Guicciardini di via Merulana, dove la sezione A è composta da tredici piccoli e una sola bimba. Una combinazione che ha sollevato le proteste di alcuni genitori, contrariati dall'idea che i figli debbano confrontarsi in un mondo dal sapore «ottocentesco». E così ieri è partita la diffida al preside affinché provveda ad aumentare il numero delle bambine, pena la denuncia in procura. Sono le ore 16 del 10 settembre quando l'istituto pubblica in bacheca come saranno formate le quattro classi della prima elementare che avvieranno il ciclo scolastico. Dalla lettura dell'elenco emerge subito che nella sezione A c'è uno sbilanciamento del «sesso forte»: ci sono tredici maschietti e cinque femminucce, che tradotto in termini statistici significa il settanta per cento contro il trenta.

Ma quando il 19 settembre comincia la scuola, delle cinque bambine ne rimane soltanto una. Le altre quattro hanno preso strade diverse. Una condizione anomala che stride con le altre tre sezioni dove il rispetto delle «quote rosa» è quasi perfetto: nelle sezioni B e C le donne rappresentano poco più del quaranta percento e nella sezione D addirittura i maschietti sono la minoranza (dodici bambine contro dieci). La sproporzione per i genitori è inaccettabile e ieri attraverso l'avvocato Romana D'Ambrosio è partita la diffida indirizzata al preside affinché intervenga. Nell'atto inviato al dirigente Rosetta Attento, il legale osserva come «in ambito scolastico si può asserire che tra i sei e i dieci anni i bambini tendono a costituire gruppi di amici per genere: mentre le bambine amano l'intensità della relazione, i maschi vivono legami più estesi che si concretizzano nella partecipazione ad attività e giochi di gruppo. La presenza di un'unica bambina è limitante per la stessa, che ha bisogno di relazioni con persone dello stesso sesso». Qualche malumore nella sezione A lo solleva anche la proporzione italiani-stranieri poiché il cinquanta percento degli alunni della classe non è nato in Italia, con la conseguenza - secondo la D'Ambrosio - che «possono sorgere problemi didattici legati alla lingua».

5 commenti:

Huxley ha detto...

Sola soletta sì, ma potrà studiare dal dizionario Bindi-Boldrini (edizioni sinistrati disastrati) il significato della parola 'femminicidio'... bambina fortunata.

Eleonora ha detto...

E parlando di femminicidi, ecco il nuovo auspicio di madonna boldrini:

Femminicidio:Boldrini,sia materia scuola
Da gabbia violenza si esce con la condivisione

ROMA, 25 SET - ''Mi auguro che il ministero consideri l'ipotesi di far divenire le questioni di genere oggetto di insegnamento'': e' l'auspicio della presidente della Camera Laura Boldrini, durante il suo intervento alla manifestazione contro la violenza sulle donne in corso davanti a Montecitorio. ''Dalla gabbia'' della violenza, dice ancora Boldrini ''si esce con la condivisione''.

E, cazzo, mi vergogno per lei.

Maria Luisa ha detto...

scuola di integrazione:ww.ilgazzettino.it/nordest/treviso/alle_elementari_ora_si_studia_anche_larabo_paga_il_governo_marocchino/notizie/0/330598.shtml#commenti

ci mancava pure l'insegnante marocchino

Anonimo ha detto...

I problemi sollevati in questo post troveranno soluzione con l'abbandono della scuola da parte di un numero sempre più grande di bimbi, le cui famiglie non sono più in grado di pagare i libri e la mensa scolastica. Anche negli asili nidi sembrerebbe che il calo d'iscrizioni sia vistoso. Naturalmente il calo riguarderà autoctoni e immigrati e, scendendo rapidamente la china, fra non molto potremo dire addio alla scuola pubblica (veramente gratuita) di massa. La pauperizzazione della popolazione e la descolarizzazione avanzante faranno passare in secondo piano anche i problemi da voi discussi. Il fascismo (con Gentile e Bottai) ha riformato la scuola e ha garantito l'istruzione pubblica la popolo, il neoliberismo - peggiore del fascismo! - sta smantellando tutto.

Eugenio Orso
http://pauperclass.myblog.it/

Maria Luisa ha detto...

io ho il vomito.
http://www.repubblica.it/scuola/2013/09/26/news/bocconi_nuovi_poveri-67292681/