sabato 7 settembre 2013

L' integrazione vista da Kashetu Kyenge

Integrazione africana. La Kyenge e l'orgoglio congolese: "Mi chiamo Kashetu non Cècile". Il ministro ordina al suo staff di cambiare il nome sui documenti e i comunicati ufficiali per rivendicare le sue origini

Non chiamatela infermiera e neppure Cècile. La Kyenge potrebbe offendersi. Il ministro dell'Integrazione ha dato ordine al suo staff che cura i rapporti con la stampa di "censurare" "Cécile" e di inserire nelle note ufficiali il nome di origine congolese: "Per favore, da oggi in poi io sono Kashetu Kyenge detta Cecile...". Un messaggio chiaro, soprattutto per la stampa. La richiesta di anteporre il suo vero nome, di origine congolese, al nome francese acquisito dopo il suo trasferimento in Europa ha creato qualche malumore nel suo staff. Bisogna cambiare tutta la carta intestata e i comunicati ufficiali.

Orgoglio congolese - A quanto pare la Kyenge avrebbe voluto così esprimere il desiderio di ribadire pubblicamente l'orgoglio delle proprie origini etniche e la sua provenienza geografica. Così in uno degli ultimi comunicati del consiglio dei ministri, Kyenge compare già con il nome di Kashetu. La Kyenge è nata infatti a Kambove, nella provincia congolese del Katanga da una famiglia benestante e numerosa di etnia bakunda. Il padre, funzionario statale, era capo villaggio e aveva quattro mogli e 39 figli ha deciso di chiamarla Kashetu. Eppure in nome dell'"integrazione", forse la Kyenge avrebbe fatto bene a farsi chiamare Cecilia.

Integratissima. L'accusa della Lega: "La Kyenge va al centro massaggi con la scorta". La testimonianza del leghista: "Al centro benessere con la scorta"

Cècile Kyenge va "al centro benessere con la scorta. Due volanti per accompagnare il ministro a fare un massaggio relax". A raccontare l'episodio è Fabio Rainieri, segretario regionale della Lega Nord in Emilia, che racconta di aver visto il ministro Kyenge andare in palestra con la scorta. “Alla fine dobbiamo ammetterlo – dice sarcastico Rainieri –, Letta ha designato Cecile Kyenge alla guida del ministero che maggiormente le si addice. In pochi sono riusciti a integrarsi come lei. Anzi di più, il ministro Kyenge ha imparato a muoversi nel Paese con una disinvoltura impressionante. Ieri sera, ad esempio, alle 20 si è presentata al centro benessere della palestra Roman sport center (Villa Borghese) in via del Galoppatoio accompagnata da due auto di scorta con tanto di lampeggiante sul tetto. Evidentemente – aggiunge – dopo una dura giornata di lavoro e dopo avere risolto molti problemi strategici del Paese, come ad esempio se in futuro la nonna e il nonno debbano chiamarsi avo 1 e avo 2, o se questo possa turbare la sensibilità di qualcuno, un massaggio rilassante era inevitabile e improrogabile”. A quanto pare la Kyenge segue l'esempio di Anna Finocchiaro, che un anno fa passeggiava all'Ikea con tanto di scorta e faceva spingere il carrello al suo autista. Beh almeno la Kyenge pensa al relax, non alle cucine componibili...

10 commenti:

Nessie ha detto...

Insomma, sono tutti orgogliosi dei loro meravigliosi paesi, però poi vengono a scassare le palle a noi qui in Italia. Chissà come mai...

A proposito di orgoglio "nazionale" ecco l'ultima di Cameron furioso contro i russi perché hanno osato chiamare isoletta la GB:

http://www.corriere.it/esteri/13_settembre_06/russia-gran-bretagna-isoletta-cameron-furioso_bc846b54-16ea-11e3-b8be-7779aaf9a586.shtml

Gli unici che dovrebbero farsi invadere e stare zitti siamo solo noi, poveri fessi!
Sig. Cameron, cominci a rispettare le nazioni altrui, se vuole essere rispettato.

Eleonora ha detto...

L'ho sempre detto che Putin è uno dei migliori.

Per quanto riguarda la congolese e il suo orgoglio, che se lo porti in congo. Noi possiamo fare benissimo a meno di gente come lei. E ti dirò di più, ora rivendica di essere congolese... e mi pare di vedere quegli arabi che finchè stanno nelle loro terre d'origine sono atei, partono dalle loro terre per raggiungere l'occidente e diventano di colpo musulmani e odiano l'occidente.

Nessie ha detto...

Purtroppo quelli lì di cui parli (sunniti, wahhabbiti e salafiti) vengono allevati direttamente dai servizi segreti sauditi-americani.
Questo occorre dirlo senza peli nella lingua e senza paura di passare per complottisti. Putin è da mo' che l'ha capito! Chi credi che li finanziasse a fare attentati in Cecenia contro di lui?

Gli Americani li odiano così tanto, che dopo l'11 settembre (di cui tra qualche giorno ci romperanno le palle per il Memorial day) ora ci fanno alleanze insieme per distruggere Assad in Siria.

Eleonora ha detto...

Vogliamo parlare anche dei talebani afghani? Creati dal nulla dagli americani e mandati contro la russia?

Nessie ha detto...

Taliban (noi lo traduciamo in Talebani) sono in realtà "studenti coranici" usciti direttamente dalla Madrasse create e finanziate dall'Arabia Saudita. E sono di etnia pashtùn. Se Putin, per rispondere agli attacchi americani (e israeliani) contro la Siria, dovesse rispondere bombardando l'Arabia Saudita, sarebbe davvero un formidabile e azzeccato colpaccio. Della serie, colpirne UNO (il vero stato canaglia è lei, la dinastia saudita sostenuta dalla Casa Bianca) per educarne cento.

Maria Luisa ha detto...

a Ferrara siamo alle comiche finali, o dovrei ai racconti mensili le libro "Cuore"?


http://www.estense.com/?p=326548

Eleonora ha detto...

Uno schifo, Maria Luisa, un vero schifo. Ma ho letto parecchi commenti che la pensano diversamente da quel grupposcolo in foto.

Maria Luisa ha detto...

sì, per fortuna.raramente avevo letto un articolo così smaccatamenet,come dire, servile, da leccapiedi.E, intanto,ieri sera, la linfa vitale magrebina era stravaccata o seduta su momumento di Garibaldi , con biciclette sparpagliate sull'erba, dei giardinetti di Viale Cavour.IlCastello è a 100 metri

Eleonora ha detto...

Chissà cosa ne pensa la congolese di questo ultimo fatto qui:

http://euroholocaust.blogspot.it/2013/09/martiri-europei-eleonora-cantamessa.html

ovviamente, niente. Dirà che sarà stato solo un incidente.

Maria Luisa ha detto...

Ma sì, un incidente come tanti.Non ho mai sentito la ministra commentare le oscenità commesse dagli stranieri, se non per stgmatizzare il fatto che è colpa nostra