lunedì 14 gennaio 2013

La scelta tecnica

... augurandoci che chi ha fatto tale "scelta tecnica" (e chi difende tale porcata) abbia una qualche figlia femmina alla quale possa un giorno toccare la stessa sorte della ventiquattrenne di Bergamo. O dovremo attrezzarci e diventare tutte come Lisbeth Salander? Peccato però, che Lisbeth Salander sia un personaggio uscito dalla penna di Stieg Larsson.


Mentre Vilson Ramaj, il kosovaro 32enne arrestato venerdì scorso per avere stuprato una ventiquattrenne a Bergamo e finito ai domiciliari, sta valutando la possibilità di inoltra la richiesta per cambiare domicilio, il ministro della Giustizia Paola Severino difende la scelta presa dalla procura. "Comprendo le tensioni perchè il caso è terribile, orrendo, aggravato ancor di più dallo stato di gravidanza della giovane vittima - ha spiegato la Guardasigilli - allo stesso tempo bisogna ricordare che il nostro codice prevede da sempre che si possa attendere la sentenza in carcere o ai arresti domiciliari, è una scelta tecnica del giudice". "Abbiamo applicato le norme del Codice di procedura penale", ha spiegato nei giorni scorsi il procuratore Francesco Dettori facendo presente che le linee del Codice di procedura penale impongono certe linee di comportamento "Sono linee di operatività imprescindibili - ha continuato - bisogna capire che il pm non è un accusatore puro e semplice, ma è anche il tutore della legalità. Il Codice va utilizzato come si deve, non possiamo essere asserviti alle reazioni più o meno razionali dell'opinione pubblica. Nemmeno noi magistrati possiamo essere al di sopra della legge''. Ai microfondi di Prima di tutto su Rai radio 1, la Severino è intervenuta spiegando che quello di Bergamo è "un caso orrendo" aggravato dalla circostanza che la donna è incinta. "Pensare che una ragazza non possa andare a riprendere la macchina al parcheggio senza rischiare di essere violentata è veramente atroce", ha continuato la Guardasigilli che, però, ha invitato a fare fare dei distinguo dal punto di vista tecnico. "Il nostro codice prevede che si possa attendere la sentenza vuoi in carcere vuoi agli arresti domiciliari - ha concluso la Severino - si tratta di una scelta di carattere tecnico e qui il giudice certamente avrà valutato anche i precedenti della persona, ritenendo che la sua vita trascorsa consentisse di dire che non avrebbe ripetuto quel reato e che comunque la detenzione domiciliare potesse essere sufficiente". Nel frattempo il legale di Romaj sarebbe pronto a chiedere il cambio di domicilio dopo che sabato sera, sotto la casa dell'immigrato kosovaro, si era raccolto un gruppo di duecento persone infuriate che avevano lanciato fumogeni, bottiglie e altri oggetti contro l'abitazione.


Scena tratta dal film "Uomini che odiano le donne"

4 commenti:

Io Leggo Solo Feltri ha detto...

Il bello è che invece i quattro che hanno preso nella retata su Stormfront, che al massimo hanno scritto qualcosa, ma non hanno compiuto il minimo gesto violento, sono in carcere da oltre due mesi, e chissà quanto ancora ci resterano...

Mentre gli stupratori immigrati vanno sempre a piede libero.

Oltre al caso citato, vorrei ricordare quest'altro: tre bestie romene, tutti pluripregiudicati, hanno minacciato di stupro due ragazzine di 16 anni alla fermata di un bus a Bologna, puntandogli un coltello.

Questi nemmeno ai domiciliari sono andati. Arrestati il pomeriggio, la sera erano già tutti a spasso, con una ridicola denuncia a piede libero.

Tre minorenni minacciate con coltello alla fermata: "Ora ti stupro qui"

Johnny 88 ha detto...

Dove sono le femministe? Le "se non ora quando"? Le galline delle "Femen"?

Eleonora ha detto...

Johnny, le chi? Ah, quelle povere mentecatte lì? Quelle che odiano a morte il berlusca? A quelle se gli parli di extracomunitari e stupri ti verranno a dire che è colpa degli occidentali che li mettono a disagio.

Ioleggo, si, ho visto cosa hanno fatto a quelli di stormfront. Li stanno perseguitando. Per il resto, ho amici nelle forze dell'ordine che si lamentano continuamente. Non fanno in tempo a finire di scrivere i verbali che quelle bestie sono già fuori. Il fatto è che questa cosa si ripete SEMPRE e SOLO con gli extracomunitari, guarda un pò il caso, eh?

Maria Luisa ha detto...

a proposito di poveri migranti:
http://www.ilgiorno.it/sudmilano/cronaca/2013/01/15/830275-Pieve_profughi_protesta_Vigentina_Festa.shtml#js-kit-comments

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/13_gennaio_14/protesta-binari-pavia-treni-bloccati-ritardi-2113545487880.shtml

Se non è una guerra contro di noi...
Maria Luisa