mercoledì 16 gennaio 2013

Facce come culi (nuovi Torquemada)


Il procuratore capo: sarebbe bene che le donne di sera non uscissero da sole. Olivari (Pd): avrei voluto sentire ben altre parole. Oriani (Pdl): non ci si deve arrendere alla criminalità ma fornire maggiore sicurezza ai cittadini. Le parole del procuratore capo di Bergamo Francesco Dettori («Lo dico con tutto il rammarico, ma sarebbe bene che le donne di sera non uscissero da sole»), in un'intervista rilasciata all'Eco di Bergamo, stanno scatenando reazioni nel mondo politico, a destra come a sinistra. Le dichiarazioni di Dettori arrivano in seguito al caso di violenza sessuale di dieci giorni fa quando un kosovaro (ora agli arresti domiciliari), residente a Bergamo da dieci anni, ha violentato una ventiquattrenne incinta nel centro della città, nel quartiere di Borgo Santa Caterina. Di seguito le lettere di Elisabetta Olivari (candidata alle Regionali per il Pd) e di Matteo Oriani (consigliere provinciale Pdl)

Egregio Procuratore della Repubblica, Dottor Francesco Dettori, Sono una donna, ho 34 anni, abito in città, lavoro in città, faccio politica in e per la mia città. Sono Candidata al Consiglio Regionale della Lombardia per le prossime elezioni del 24-25 febbraio. Contando che la campagna elettorale si organizza anche con incontri, riunioni, assemblee serali – dopo cena e almeno fino alla mezzanotte – Le chiedo: ci sta forse suggerendo di restare a casa? Di rinunciare agli appuntamenti serali perché troppo rischioso rincasare la sera? Di rinunciare, perché donne? Voglio credere che il senso della sua frase sia stato male interpretato. Da Lei, dalle forze dell’ordine, dai rappresentanti delle Istituzioni e da tutti coloro che hanno un ruolo (e una responsabilità!) noi donne vorremmo sentire ben altre parole. Parole che devono contribuire, insieme ai fatti, a creare una cultura condivisa basata innanzitutto sul rispetto, 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno. Questo per me significa: promuovere – anche dando un peso alle parole – una cultura basata sulle pari opportunità; costruire città vivaci, illuminate, pulite (sì, pulite!); incoraggiare in ogni modo possibile il senso di comunità che ci fa sentire, tutti, responsabili del bene comune; garantire alle forze dell’ordine le risorse adeguate per essere presenti sui nostri territori. E infine, affrontare con il cuore, con la testa e con il portafoglio le gravi marginalità, che restano sveglie anche quando si spengono le luci del giorno. Ad ogni modo, io continuerò a far circolare le mie idee anche dopo l’orario dell’aperitivo! Sono certa che farà il tifo per donne!


Elisabetta Olivari (candidati alle Regionali per il Pd)


«La dichiarazione rilasciata alla stampa dal Procuratore di Bergamo Francesco Dettori («Lo dico con tutto il rammarico, ma sarebbe bene che di sera [le donne] non uscissero da sole») mi lascia esterrefatto. Compito di chi si occupa della gestione pubblica non è arrendersi alla criminalità ma fornire maggiore sicurezza ai cittadini. Se le donne fossero costrette a girare “scortate” sarebbe un fallimento per qualsiasi servitore dello Stato, che sia un politico o un magistrato». Ad affermarlo è il consigliere provinciale del Popolo della Libertà Matteo Oriani, che insiste sulla necessità di investire sulla sicurezza a Bergamo: «La frase di Dettori ha il sapore di una vera e propria resa delle istituzioni. Ma non è alzando bandiera bianca che si impedirà ai criminali di colpire, anzi – afferma – È necessario reagire con forza e migliorare la sicurezza: con più forze dell'ordine a Bergamo, con maggiori controlli, con pene più severe e certe per chi compie reati».


Matteo Oriani (consigliere provinciale Pdl)

4 commenti:

Maria Luisa ha detto...

Sono profondamente schifata dalle parole del procuratore.Mi sono sempre mossa di notte, come medico reperibile non potevo certamente rifiutarmi di andare in laboratorio se mi veniva richiesta una analisi urgente ,che cosa dvevo rispondere ?la compatibilità di gruppo sanguigno la faccio domani perchè il babau mi prende?ma al di là del lavoro una donna vive, ha una vita di relazione, ha amicizie,si muove di giorno e di notte.Che cosa facciamo?ci adeguiamo alla mentalità da neanderthal di certi tipi che sono giunti in Italia e che prtendono di adeguare i nostri costumi ai loro?ma dove sono ora le femministe?il loro silenzio è assordante o sono d'accordo col procuratore?dobbiamo indossare il burqa per non indurre in tentazione i poveri seguaci di maometto?

Eleonora ha detto...

Tu sei schifata? Io lo sono ancora più di te. Questo è l'ennesimo classico esempio di "uomo che odia le donne" e molto profondamente. No che non dobbiamo farci accompagnare o vestirci di più di notte. Perchè questo esimio imbecille non è a conoscenza di fatti di donne stuprate coi loro compagni costretti a guardare senza poter reagire. Noi donne, abbiamo il diritto/dovere di fare ciò che ci aggrada. E non dobbiamo farci colpevolizzare proprio da nessuno. E il peggio è che gente come questo (ripeto) ESIMIO IMBECILLE è un pubblico ufficiale che si permette di dire qualcosa come: "non dico che la ragazza sia colpevole"... mi è salito il vomito in gola dopo averlo sentito. Mi auguro che tocchi alla figlia (sperando che ne abbia almeno una) la stessa disgrazia che è capitata a quella povera ragazza. E se fossi dio, lo farei morire tra atroci dolori.

E lasciamo perdere le femministe, va là che quando gli stupratori o gli assassini di donne sono extracomunitari, queste svaniscono sempre nel nulla o hanno altro da fare.

Maria Luisa ha detto...

Non di co che la ragazza sia colpevole:ennesimo esempio di colpevolizzazione della vittima!e fa il paio con le esternazione dell'altro imbecille prete.

Eleonora ha detto...

Appunto Maria Luisa, io che non sono femminista e non sono nemmeno per la troppa parità dei sessi, mi sono anche rotta i coglioni di essere colpevolizzata costantemente in quanto donna.