lunedì 20 agosto 2012

Milano, arena civica


MILANO - Sono terminate domenica mattina poco dopo le 10, all'Arena Civica, le celebrazioni per la festa di chiusura del Ramadan, il mese sacro per i fedeli musulmani. E' la prima volta che la maggior parte delle comunità milanesi islamiche festeggiano insieme questa ricorrenza. La festa è stata organizzata dal Caim, il Coordinamento delle associazioni islamiche milanesi. Quasi diecimila persone di molte nazionalità diverse (egiziani, somali, bengalesi, tunisini, marocchini) erano presenti all'Arenacivica. L'afflusso dei fedeli, arrivati in gran parte con i mezzi pubblici, è stato regolato da un servizio d'ordine presente ai semafori, agli incroci e fuori dalle stazioni della metropolitana. Un'area all'interno dell'Arena era dedicata a donne e bambini.

I DISCORSI - Prima dell'inizio della preghiera, guidata dall'Imam Abdelfattah Mourou, gli organizzatori e l'assessore Cristina Tajani hanno parlato al pubblico. Toni distesi sulla polemica dei giorni scorsi per l'assenza del sndaco Giuliano Pisapia, definita come uno sgarbo dal Abdelhamid Shaari, presidente dell'Itsituto culturale islamico di viale Jenner. Il rappresentanti del Caim hanno accolto la Tajani che ha detto «in questo momento rappresento il sindaco di Milano fuori da ogni polemica», ma poi hanno rilanciato, invitando il sindaco alla prossima festa del sacrificio, che si terrà il 26 ottobre. L'assessore Tajani ha poi sottolineato che «Il mese del Ramadan è anche il mese della solidarietà e dell’attenzione verso chi ha più bisogno. Questa attenzione è ancor più necessaria in un momento di crisi economica in cui molti nostri concittadini soffrono le conseguenze della perdita del lavoro. È verso queste persone, spesso giovani, che deve andare la solidarietà concreta delle istituzioni, civili e religiose».

IL SALUTO DI SCOLA - Non è stato invece neppure citato il saluto mandato alla comunità musulmana dall'arcivescovo di Milano Angelo Scola, sebbene il rappresentante della diocesi Don Giampiero Alberti avesse esortato a farlo. «Ho consegnato il messaggio e Davide Piccardo (il portavoce del Caim) lo ha messo in tasca - ha spiegato don Alberti - Mi sembra che avrebbe potuto essere citato. Mi dispiace che si sia persa un'occasione per mostrare tanti anni di collaborazione». Poco dopo Piccardo ha ribattuto che «abbiamo ricevuto tanti messaggi ma a questa celebrazione abbiamo invitato solo le istituzioni». Più tardi anche don Alberti ha smorzato la polemica: «Forse si è trattato di un disguido perchè alla fine, al momento dei saluti, hanno ricordato anche il messaggio del cardinale» ha detto il responsabile per il dialogo interreligioso della diocesi di Milano: «Da quindici anni lavoriamo con tutte le comunità islamiche e abbiamo ottenuto buoni risultati. Anche nei giorni scorsi abbiamo visitato le varie comunità e abbiamo consegnato il saluto del cardinale. Oggi forse c'è stato un disguido ma tutto si è risolto perchè alla fine è stato citato. Tra l'altro è stato fatto anche un discorso importante di apertura dell'Islam»

LA REPLICA - Nel pomeriggio la precisazione di Davide Piccardo: «Il messaggio dell'arcivescovo di Milano Angelo Scola è stato apprezzato e l'Imam lo ha citato. Non c'è nessuna ostilità con la Curia e anzi spero che chi ha sollevato la polemica possa ravvedersi» ha detto il coordinatore del Caim. «Il nostro Imam ha fatto un riferimento al messaggio del cardinale. Quando si porta un messaggio - precisa Piccardo - non si può decidere anche su come deve trasmesso. Per la nostra comunità oggi è stata una giornata storica, quasi 20mila persone, una grande unità nella diversità con tutte le comunità: un giorno di festa e di grandissima partecipazione».

Alessandra Coppola

4 commenti:

Nico ha detto...

Che dici? Se ne renderanno conto che la politica della mano tesa porta a questo? Cioè allo stesso identico risultato della politica della mano non tesa? Pensano davvero che gli islamici si facciano intenerire dai loro patetici tentativi di fratellanza universale? E che valga pure per i compagnucci, che si pensano che queste siano nuove masse da convertire al verbo comunista, poveri illusi...

Maria Luisa ha detto...

http://italia.panorama.it/Il-Ramadan-e-l-orgoglio-laico-di-Pisapia-La-riflessione-del-magistrato-Guido-Salvini

che ne pensi?
Maria Luisa

Eleonora ha detto...

Che ne penso? Bella domanda. Penso che a loro gli si stia dando più spazio e importanza di quel che gli spetterebbe in terra straniera.

Maria Luisa ha detto...

è quello che penso anch'io