mercoledì 29 agosto 2012

Draghi e la sovranità...

... perchè, secondo la geniale mente del signor Draghi, ce l'abbiamo ancora la sovranità? Viscido e fasullo massone. Forse non sono bastati tutti i trattati firmati della ue? Non è bastata la firma del fiscal compact? Ma per favore.


"La politica monetaria a volte può richiedere misure eccezionali". Ne è convinto il presidente della Bce, Mario Draghi, che lo ha ribadito in un articolo pubblicato dal giornale tedesco Die Zeit e diffuso su Twitter dalla Bce. Draghi ha voluto puntualizzare che la banca centrale europea non è un’istituzione politica, ma è impegnata nelle sue responsabilità come istituzione dell’Unione europea. Per assolvere il suo mandato la Bce "a volte" può trovarsi a dover andare "oltre gli strumenti standard di politica monetaria". La missione che la Bce intende assolvere è questa: "Fare tutto quello che è necessario per garantire la stabilità dei prezzi". Ma Draghi assicura: "Resterà indipendente e agirà sempre entro i limiti del proprio mandato".

Draghi risponde alle dure critiche tedesche degli ultimi giorni scrivendo che "quando il mercato dei capitali è dominato dalla paura e dall’irrazionalità, quando il mercato finanziario comune si divide di nuovo lungo i confini dei paesi, allora il segnale di politica monetaria lanciato dalla Bce non raggiunge allo stesso modo tutti i cittadini dell’eurozona". Le politiche fiscali dei Paesi dell’area euro rendono necessario un "vero controllo sui bilanci nazionali". E "le conseguenze di politiche fiscali sbagliate in un’unione monetaria sono troppo gravi perché queste restino affidate ai singoli Paesi". Ma che fare, dunque, per rafforzare l’unione economica dell’Eurozona? Per Draghi "non dobbiamo scegliere fra i due estremi" rappresentati "dal ritorno al passato o dagli Stati Uniti d’Europa". Serve invece una "nuova architettura" nella quale "integrazione economica e politica procedano in parallelo" e "la sovranità in alcuni settori specifici di politica economica può e deve essere messa in comune, rafforzando la legittimazione democratica". Alla fine resta una domanda che ci poniamo (e vi poniamo): gli stati dell'Ue, sostiene Draghi, devono cedere parte della loro sovranità perché "le conseguenze di politiche fiscali sbagliate in un’unione monetaria sono troppo gravi perché queste restino affidate ai singoli Paesi". Ma se prima non si costruisce una nuova architettura politica democratica, alla fine chi comanderà? I soliti pochi tecnocrati. E la democrazia che fine fa?

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