venerdì 24 agosto 2012

E li paghiamo per delirare...


Pedaggi autostradali differenziati a seconda dei consumi di carburante e quindi delle emissioni di andidride carbonica rilasciate in atmosfera. E' questa la proposta più appariscente del pacchetto di iniziative a sostegno della crescita sostenibile che il ministro dell'Ambiente Corrado Clini sta presentando al Consiglio dei ministri in corso a Palazzo Chigi. Cioè: chi inquina di più paga di più, chi inquina meno paga di meno. Obiettivo: la crescita sostenibile. E si può star certi che sarà così: cresceranno infatti i pedaggi. Quanto al "sostenibile", può darsi che la misura favorisca un ulteriore rinnovamento del parco macchine italiano (ma chi non se lo può permettere e gira con un catorcio pagherà di più e inquinerà come prima, oppure rinuncerà alle autostrade per andare a intasare le giù congestionate strade statali e provinciali. Dal punto di vista economico, però, l'idea potrebbe avere effetti devastanti: la maggior parte delle merci, in Italia, viene trasportata su gomma. E tir, camion e furgoni sono tra i mezzi più inquinanti (perch, in molto casi, datati). Quindi, l'autotrasportatore dovrà scegliere: comprare furgoni e camion nuovi spendendo decine o centinaia di migliaia di euro (a seconda delle dimensioni del parco-mezzi) oppure tenere quelli che ha, pagare di più il pedaggio e scaricare la spesa aggiuntiva sul costo del trasporto delle merci. Le quali, inevitabilmente, rincareranno. Su i prezzi, su l'inflazione, giù i consumi. Non bisogna essere ministri per intuirlo.

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