Boom di tamponi in farmacia nelle Marche. Federfarma: "Vorremmo fare più vaccini". Sileri: "Il green pass frena il virus"
FERMO – Caccia al tampone. “Le prenotazioni per la somministrazione dei tamponi presso le farmacie delle Marche sono aumentate del 20% alla viglia dell'entrata in vigore del green pass obbligatorio nei luoghi di lavoro” sottolinea Andrea Avitabile, presidente Federfarma Marche. “Abbiamo appuntamenti già fissati e ci stiamo organizzando per far fronte in modo efficace ai picchi di richieste che ci saranno ogni due giorni, anche mettendo nuovi spazi a disposizione di chi vuole fare il test rapido. Del resto, le farmacie non hanno mai fatto mancare il loro apporto di fronte alle emergenze" prosegue il presidente. Il quadro regionale ricalca quello nazionale dove il numero di prenotazioni e richieste di tamponi per avere il Green Pass è cresciuto. Tanto che molte farmacie stanno aumentando l'approvvigionamento di tamponi e il numero di persone abilitate ad eseguirli, tra cui infermieri professionali. Secondo Roberto Tobia, segretario nazionale di Federfarma, però “l'obiettivo delle farmacie è vaccinare contro il Covid, e non fare i tamponi. Solo ieri sono stati eseguiti e lavorati 315.000 tamponi in tutta Italia, di cui 200.000 nelle farmacie - precisa - Stiamo registrando un aumento delle prenotazioni e delle richieste, ma lo ripeto, vorremmo fare molti meno tamponi e più vaccini”.
Ecco perché, per quanto possono, i farmacisti si stanno spendendo per convincere gli indecisi. “Lo scorso fine settimana, in un giorno, ho convinto tre persone che erano venute in farmacia per il tampone a vaccinarsi”. E questo avviene anche alla don Dino Mancini, centro vaccinale di Fermo, dove molti medici dialogando convincono gli indecisi. Poi c’è sempre la questione tamponi gratuiti. “Si può pensare di lavorare a una soluzione per alcune fasce precise della popolazione. Certo, con i tamponi gratuiti per tutti verrebbe meno l'impianto anche del Green pass che, sebbene abbia una doppia anima, cioè con la diagnostica mediante i tamponi e con la vaccinazione, è chiaro che il più è rappresentato dalle persone che sono vaccinate in Italia” commenta il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri. Che poi aggiunge: “Non c'è mezzo migliore della vaccinazione per proteggersi. Il tampone è sicuramente utile e sicuramente dà una fotografia di quel momento ma non previene la malattia e soprattutto, purtroppo, ha una durata breve, cioè anche se il tampone molecolare dura 72 ore, questo è correlato all'incubazione dell'eventuale malattia. Quindi non c'è nulla di meglio del vaccino. Il Green pass rimarrà ancora per molto tempo - ha proseguito Sileri - perché è chiaro che è l'ultima misura che consente, e lo vediamo dai numeri, di tenere l'Italia con una circolazione del virus molto bassa rispetto ad altri Paesi nord europei, dove oggi i contagi sono di più. Contagi che non significano per fortuna aumento della mortalità, ma sono pur sempre contagi”. Ultima riflessione sui ‘no vax’: “Quelli puri sono pochi, mentre invece molte persone hanno paura in prevalenza del Green pass e della vaccinazione. E sono queste le persone che dobbiamo convincere della bontà del vaccino e del Green pass”.
Raffaele Vitali
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