Caspita, quanti fascisti stanno a Roma! Quanti squadristi in piazza! Una marea sconfinata, una folla oceanica! Ma da dove escono? Chi li sta clonando? Presto, chiudete le fogne e sigillate i tombini! La democrazia del green pass è a rischio, la salute pubblica gravemente minata e, soprattutto, la libera informazione in pericolo! Non vorreste mica negare che le migliaia e migliaia di manifestanti che hanno riempito piazza del popolo erano tutti spavaldi nipotini del duce? Era palese, incontestabile, lapalissiano. Ah, benedetto sia il fascismo, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo! E’ la panacea di ogni male, la coperta sotto cui nascondere ogni ipocrisia, incongruenza e insensatezza. La maniera più efficace per smorzare qualsiasi protesta non gradita e chiudere la bocca all’interlocutore quando si esauriscono gli argomenti.
E, infatti, guai a sradicare queste bieche formazioni di violenti nostalgici. Siffatti utilissimi idioti sono i migliori alleati governativi, gli chef più abili per rigirare la frittata. Sì, per colpa loro i nostri bravi giornalisti stavolta non hanno potuto ignorare beatamente l’ennesima manifestazione di protesta contro la pacata “spinta gentile”. Ma grazie a loro sono riusciti a relegarla a mera devastazione. Per cui, è inutile girarci attorno. Non è vero che la protesta nasce da un senso di frustrazione avverso una norma che subdolamente lascia la libertà di non vaccinarsi, ma nel contempo rende il vaccino di fatto obbligatorio impedendo l’accesso ai diritti fondamentali. E' falso sostenere che si manifesta contro la discriminazione, la violazione dei diritti di studio, formazione e lavoro. E’ errato asserire che la rabbia si indirizza contro i politici che negano il tampone gratuito per i cittadini, ma lo riservano per loro. In verità si tratta di truculente sommosse popolari guidate dai… fascisti. E da chi se no? E la loro presenza tra le file dei manifestanti ne è la prova provata. Non lo si può negare! Sarebbe come negare che al G8 di Genova erano tutti back bloc! No…aspè…mi sa che ho sbagliato esempio…
Salvino Paternò
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